Capitolo 14 ... Il ritorno di Hopa

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Quella notte Wanapeya mi raggiunse nel tepee portando sotto un braccio una pesante scatola di cartone, la poggiò davanti alle mie ginocchia e l'aprì; con una mano cominciò a tirar fuori, uno per uno, alcuni volumi; mentre li estraeva li poggiava u...

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Quella notte Wanapeya mi raggiunse nel tepee portando sotto un braccio una pesante scatola di cartone, la poggiò davanti alle mie ginocchia e l'aprì; con una mano cominciò a tirar fuori, uno per uno, alcuni volumi; mentre li estraeva li poggiava uno sopra l'altro e io leggevo i titoli incuriosita. Dei libri! A chi appartenevano?

"Trattato di medicina interna", ... "Delle malattie delle ossa" ...

Il dottor Milton! Certo, sicuramente erano suoi.

Per ultimo Wanapeya adagiò sulla piccola pila un libretto con la copertina nera molto sgualcita, con il titolo in lettere d'oro brillanti sullo sfondo scuro: la sacra Bibbia.

Lo presi subito tra le mani stupita e commossa dalla bontà di Dio, che in mezzo a quel popolo pagano aveva lasciato con amore la sua Parola, un segno per me del desiderio del Creatore di portare la salvezza a tutti gli uomini e dell'universalità del sacrificio di Cristo. Lo aprii e lo porsi a Wanapeya.

- Prova a leggere - dissi.

Prese il libro dalle mie mani e gettò gli occhi su quelle due pagine che gli si presentavano fitte di scrittura.

- Be-a-ti ... i mi-se-ri-cor ... di-o-si ... per-ché ... ot-ter-ran-no ... mi-se-ri-cor ...di-a.

Il discorso della montagna.

Tacque mentre rifletteva. Più lo guardavo, più lo trovavo bello e attraente; indossava la tunica fatta da me che sembrava disegnata sul suo corpo poiché lo vestiva perfettamente, i lunghi capelli scorrevano sulla spalla sinistra così com'era inclinato leggermente col volto a guardarmi; non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi e sentivo l'affetto del mio cuore sgorgare da essi come la lava che scivola fuori dalla bocca del vulcano.

Divenni consapevole di ciò e abbassai lo sguardo prima di rivelare i miei sentimenti.

- Leggi ancora - mormorai.

Egli si sistemò accoccolato al mio fianco, allungò il braccio che sorreggeva il libro verso di me, perché potessi leggere con lui e continuò:

- Be-a-ti ... i pu-ri ... di ...cu-o-re ... per-ché ... ved ...

- Vedranno - suggerii.

- Vedranno ... Di-o.

Cosa mi stava dicendo il Signore con queste parole?

Wanapeya mi guardò perplesso.

- Cosa vuol dire? - mi chiese.

Ecco la risposta! Che strumento mi donava Dio tra le mani! Poter insegnare a leggere e scrivere con la sacra Bibbia e poter parlare del suo contenuto. Che responsabilità!

- Significa che vedranno Dio coloro che hanno il cuore distaccato da tutti i beni terreni e dalle passioni, coloro che mettono al primo posto la ricerca di Dio e della sua volontà.

WANAPEYA, HO AMATO UN INDIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora