Ghost Girl

Capitolo 5 - Flo, il gatto vero

Tao stava seduta in classe, era sabato. Per quel pomeriggio aveva programmato di andare a comprare il peluche che voleva tanto. Aveva accumulato un po' di soldi, e non vedeva l'ora di andare al negozio di giocattoli per comprarsi questo gattino. E, anche se tecnicamente era finto, lei lo avrebbe trattato come un gatto vero. Si, perché nella scuola non è concesso tenere veri animali. <<Tao. Tao-Tao. Tao?>> Kley la stava punzecchiando, dandole fastidio. Che voleva adesso? Tao era molto impegnata a pensare al suo futuro gatto. <<Non mi ignorare, dai. Ora che quella vecchia della prof non c'è possiamo chiacchierare.>> Tao sospira. Kleyer era volgare nei confronti delle prof, eppure è comunque la cocca di ognuna. <<No, ignorarti è molto più facile che risponderti->> Kley si stufa dopo un po', e si arrende, per poi appoggiarsi al tavolo con la testa, e guardando dritta negli occhi Tao. <<So di essere irresistibile, ma questo non è un buon motivo per fissarmi.>> Tao non aveva neanche alzato gli occhi dal diario che teneva in mano, eppure sentiva il pesante sguardo di Kleyer che la stava scrutando. <<Lascia almeno che ti guardi.>> Tao sospira. <<Ok.>>

Dopo quindici minuti buoni in cui Tao veniva fissata da Kley, la campanella suona. <<Finalmente.>> dice Tao, per poi alzarsi. Corre velocemente in camera senza neanche salutare Kley, non aveva tempo da perdere. Entra in camera, e vede Rei che gli ha preparato lo zaino, i vestiti e i soldi.

Ansimando un po' per la corsa, Tao chiede: <<Come mai mi hai preparato le cose? Come sai che sarei uscita?>>

Rei ridacchia. <<Non parlavi d'atro ieri. Peluche lì, peluche di là.>>

<<oh, uhm..>> Tao è un po' imbarazzata, ma prende le sue cose, si veste e dopo aver ringraziato esce con lo zainetto rosso pallido.

Ora è per la strata, e sta usando google maps per raggiungere un ToyCenter. Non era molto lontano, e lei stava andando a passo veloce. Si sistema la felpa, e fà come per tirarsi sù le cuffie, ma poi gli cade l'occhio verso due persone che sembravano litigare. 

<<No, non mi piaci più, lo vuoi capire?>> Questa voce era familiare. <<Lasciami il polso, mi fai male ..>> Tao sussulta, era Kley, che stava venendo strattonata da un tipo con i capelli marrone scuro. 

<<Zitta, e spiegami meglio, allora. Una ragazza bella e popolare come te, e io, eravamo la coppia perfetta. Perchè mi hai lasciato?>>

Tao si irrita, così và lì davanti al tipo. Lei era alta 1.78, e lui era un nanetto di 1.64. Lo guarda dall'alto in basso, separandolo da Kleyer. Si mette le mani in tasca.

<<E tu chi diavolo sei?>>  Dice il tipo, anche se era un po' spaventato da Tao. 

<<Sono la ragazza di Kleyer. E ora smamma, idiota.>> Tao dice con voce roca. Il tipo scappa via, non voleva farla arrabbiare di più.

<<Sono la tua ragazza..eh?>> Dice Kley. 

<<Era solo per farlo andare via, non farti strane idee.>> Ribatte Tao un po' borbottando, per poi tornare sulla sua strada. 

<<Dove vai? Non lasciarmi qua. Posso venire con te?>> Kley cerca di convincerla a farla venire con lei, facendo due occhioni. 

Guardando altrove e arrossendo un minimo sulle guancie, Tao accetta: <<Va bene, va bene..>> Dice, mentre finalmente arriva al negozio di peluche. 

<<Seriamente? Un ToyStore? Ma fammi il piacere, come potrebbe mai piacerti->> Prima che Kley possa finire la frase, Tao aveva già in mano un peluche di un gattino grigio, con una stellina in mezzo alla fronte. Era carinissimo, totalmente non lo stile di Tao, ma se a lei piaceva, allora andava bene. 

A Kleyer scappa una risatina veloce, e poi prende il telefono. <<Dai, dì cheese!>>

Tao non parla.

<<..Cheese!>> Kley fà una fotina a Tao, felice. questa me la tengo.. pensa, mentre osserva la foto di Tao spiccare tra le immagini del suo telefono. 

Le due passarono un bel pomeriggio, dopo: Prima al negozio, poi a visitare un museo delle belle arti, poi a mangiare un gelato.. fatto sta che tornarono in dormitorio verso le 19:34, e furono sgridate entrambe, ma conclusero la giornata con una risatina. 

Tao era contenta, era riuscita a conoscere meglio Kleyer, e ora aveva un peluche tutto suo!