diverso

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Sentii un grido offuscato di mia madre percorrermi nelle orecchie, comunicava che se non mi sarei alzato una volta per tutte mi avrebbe mandato a scuola senza colazione,mi ero addormentato di nuovo ,dall'ennesima volta in cui mi sono svegliato per spegnere la sveglia del cellulare o mia mamma  che ha ripetuto più volte di andare di là, ultimamente la pigrizia ha iniziato a far parte di me, levandomi la voglia di fare tutto,al che strano dato che non è da me.

Credo di essere cambiato molto da tempo fa,ero un ragazzo più ottimista che cercava sempre il bello in qualunque cosa,ora non faccio altro che trovare il peggio facendomi travolgere spesso dall'ansia,o quasi sempre.

Dopo essermi convinto  di iniziare la giornata al meglio, mi stiracchio facendo scroccare la maggior parte delle ossa nel corpo,era un senso di liberazione per me quindi nonostante mi consigliavano di non farlo lo faccio lo stesso, a malavoglia mi alzo dal letto infilandomi una delle tante maglie di jonathan rubate dal suo armadio, rimango in boxer,jonathan e Joyce non si sono mai meravigliati di vedermi cosi e sono sicuro che anche questa volta non lo faranno.
Mi dirigo in cucina con ancora gli occhi socchiusi e i capelli scombinati,me la prendo con comodo quindi con un passo alla volta riesco ad arrivare a destinazione

"possibile che ogni giorno la stessa storia,sono costretta a perdere le speranze e mandarti a scuola senza colazione!"alzai lo sguardo verso mia mamma scrutandola dalla testa ai piedi e senza rendermene conto emetto un ghigno infastidito, ignorandola completamente presi il mio piatto iniziando a mangiare le fette biscottate ricoperte da un velo di marmellata "cerca di fare più in fretta possibile e vai a scuola ci sentiamo dopo devo scappare a lavoro qualunque cosa chiamami va bene?"mi avvisa  come ogni giorno lasciandomi un bacio sulla fronte che ovviamente ricambio dandogliene un altro sulla guancia accennandoli un sorriso sereno "va bene mamma non preoccuparti ti chiamerò buon lavoro" frettolosamente prende le chiavi della macchina salutandomi con la mano per infine andarsene uscendo dalla porta di ingresso.

Ho sempre avuto un buon rapporto con mia madre e di questo possono sentirmene davvero fortunato,non ho mai avuto problemi di parlare con lei,da quando gli ho confidato di essere attratto dai ragazzi mi sento molto più libero ma soprattutto capito dalla persona più fondamentale della mia vita, farei di tutto per renderla felice pur di mettere in mezzo la mia vita.

Finito di mangiare mi alzo rimettendo apposto la tavola, l'occhio mi scappa sull'orologio appeso al muro e solo lì mi rendo conto di quanto fossi in ritardo,sgrano gli occhi e corro verso la camera togliendomi di nuovo la maglia per poi frugare nell'armadio tirando fuori la prima cosa che mi parve decente,un semplice jeans largo e una maglia a maniche corte con la stampa sopra,mi vesto molto rapidamente mettendo come d'abitudine le mie Vans,senza preparare lo zaino lo afferro passando davanti allo specchio,scuoto la testa cercando di rendere i miei capelli presentabili ed esco di casa prendendo la bici per andare a scuola.

Da qualche anno fa ho tagliato i capelli dato che mi ero abbastanza stancato di tenere quella scodella andata a male ho deciso di farmi un fluffy hair e devo dire che mi ci trovo molto bene.

Arrivato a scuola fisso per una decina di secondi l'ingresso,le mie gambe si bloccano sempre di più a quella vista come se un asse di acciaio mi impedisse di camminare;
ogni giorno è un inferno in quella struttura, cerco di isolarmi dai compagni dai prof...dalle persone  ma più lo faccio e più mi sento osservato come se il mondo c'è l'abbia con me, facendomi sentire diverso e forse a dirla tutta lo sono.

Entro a testa bassa cercando di evitare il più possibile il primo contatto visivo,un passo dopo l'altro,riesco ad arrivare al mio armadietto,alzo la testa e lo apro respirando profondamente per mantenere la calma e non sembrare agitato,poso lo zaino e afferro i libri della lezione che si terrà successivamente e adagio sopra essi il mio diario personale,amo scrivere di tutto li soprattutto nelle ore noiose,come chimica e fisica,solo lui riesce a farmi passare la maggior parte del tempo senza annoiarmi.

Mi giro e sussulto vedendo una figura con delle ampie spalle molto più alto di me proprio di fronte,il suo profumo mi avvolse terribilmente e lo squadrai prima di alzare la testa e deglutire non riuscendo più a mantenere quelle distanze.
Era Liam il capitano della squadra di basket,non faceva altro che angosciarmi e darmi fastidio da quando sono arrivato qui

"che c'è Will non parli più?ti hanno mangiato la lingua per caso?"
sussurra l'ultima frase vicino al mio orecchio facendomi rabbrividire,non trattenendomi più mi venne l'impulso di spingerlo e allontanarlo da me così feci "non rompermi il cazzo anche oggi Liam"
sentì un ghigno fuoriuscire dalle sue labbra e le sue mani stringere le mie braccia che riusciva perfettamente a bloccare data la sua forza,per poi spingermi verso l'armadietto,facendo cadere tutti i libri che avevo in mano a terra "non decidi di certo tu quello che devo fare frocio di merda"lo guardai impaurito cercando di spostarmi, con scarsi risultati dato che un secondo dopo mi ritrovai a terra a causa di un suo pugno.

Riuscì a percepire delle piccole risate vagare nel corridoio,ma la mia vista si fece sempre più offuscata e l'unica cosa che riuscì a intravedere fu un altra sagoma,non più Liam una più alta  slanciata e magra che mi porgeva un qualcosa
"chi sei lasciami stare ormai la figura di merda l'ho fatta"lo vidi abbassarsi inclinando leggermente la testa "non voglio farti del male"una voce cosi bassa e rassicurante non di certo poteva farmi del male,inizia a tamponare  quel qualcosa che alla fine era un fazzoletto sul naso, distinto ritrai la testa  allontanando la sua mano "lontano!"cerco di alzarmi ma sentii delle mani avvolgermi completamente i fianchi e nonostante non sapevo chi fosse rabbrividì violentamente a quel tocco spingendolo per staccarmi "lasciami stare non ho bisogno di aiuto!"lo allontanai ma caddi di nuovo perdendo completamente i sensi questa volta,quel che vidi fu solo buio e buio.

SPAZIO AUTRICE

regaaaaa sono tornataa ditemi se vi piace il mio modo di scrivere perfavore!

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