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"Devo fare ancora un sacco di cose prima di partire. Tipo abbronzarmi un po' per non sembrare una mozzarella, andare dall'estetista, cercare di non farmi licenziare prima delle ferie, e...oh, magari decidere cosa voglio fare nella vita." dissi a Lola, con il telefono tra l'orecchio e la spalla.
"Beh tesoro, siamo in due. Mia mamma mi sta pressando dalla fine degli esami su questa cosa del 'cosa farai da grande?'" Rispose lei, mentre io trafficavo dal bagno alla mia camera, per prepararmi per il lavoro.
Lavoravo in una yogurteria poco lontano dal centro.
Mi trovavo bene, avevo lo yogurt gratis per me e i miei amici e lavoravo solo quattro ore al giorno.
La paga non era altissima, ma pian piano stavo facendo il gruzzolo per le vacanze tanto attese.
"Sto uscendo di casa, vado a lavoro. Ci sentiamo presto." attaccai, infilando il cellulare nella borsa e attraversando il salotto in fretta.
Mi bloccai all'improvviso quando notai Ash e gli altri seduti intorno alla penisola della cucina.
Non era strano, anzi, fin troppo normale, se non per un piccolo dettaglio.
Oddio, piccolo per dire, perché 1.93 m non ha nulla di piccolo.
Luke era seduto accanto a Michael, con le maniche della maglia che gli coprivano anche le mani.
Mi domandai perché avesse le maniche lunghe in piena estate, ma dimenticai subito il mio pensiero quando Calum mi notó "Buongiorno Mia."
Entrai in cucina con passo sicuro, e salutai "Buongiorno ragazzi."
"Dove vai?" mi chiese Ash mentre mi avvicinavo al frigorifero per prendere una bottiglia d'acqua.
"A lavorare, fratello. Cosa che tu non fai mai." ridacchiai, voltando mi verso di loro.
Incrociai gli occhi di Luke e vidi il suo sguardo spento, con un bagliore strano.
"Dovrai continuare a mantenermi tu ancora per un po', mi dispiace." sorrise mio fratello, e gli altri risero.
"Ti danno ancora lo yogurt gratis?" s'informó Michael, e io annuii "Basta solo che vi presentiate con la sottoscritta e tutte quelle belle cosine nei distributori saranno vostre."
"Allora credo che oggi uno yogurt con sei kg di Nutella, cocco, noccioline, palline di cioccolato e piccoli pan di stelle ci possa stare." decise Mikey.
"Bene." annuii, poi mi avviai verso l'uscita.
"Oh...Mia, è stato qui Justin questa mattina. Era presto, e non ho idea di cosa volesse. Dovresti...chiamarlo." Ashton sembrava in difficoltà mentre mi parlava, e forse era proprio dovuto alla presenza di Luke.
"Lo farò." annuii a testa bassa, poi li guardai, uno a uno"Ciao ragazzi."

***
Quella mattina passó abbastanza tranquilla, non c'erano molti clienti.
Stavo per cambiarmi per tornare a casa, quando il campanello dell'entrata trilló.
La figura esile di Aleisha comparì alla porta.
"Mia, buongiorno." disse sorridendo.
"Ehi." cercai di sorridere, in fondo era una cliente, non potevo certo fare la maleducata.
"Tuo fratello mi ha detto che lavoravi qui. Per fortuna che ti ho trovata durante il tuo turno. Ho bisogno di parlarti." il suo tono si fece serio, e io aggrottai le sopracciglia.
"Dimmi pure."
"Si tratta... di Luke. È passato così tanto tempo dall'ultima volta che vi siete parlati. Io che sono accanto a lui, riesco a sentire quanto stia soffrendo.
Non so perché vi siate allontanati, e forse non voglio nemmeno saperlo se l'informazione servisse per farlo allontanare anche da me. Ho trovato in lui quello che cercavo da tempo, lo amo Mia, capisci? Hai mai amato qualcuno in quel modo? Non so, forse Justin è il fortunato.
Comunque, volevo dirti che...tu e Luke dovreste parlarne. È molto strano, soprattutto in quest'ultimo periodo, e io odio vederlo cosi. E vedo che nemmeno tu sei più quella di prima."
Già alle parole 'io che sono accanto a lui' un istinto omicida invase il mio corpo, tanto da farmi credere che potessi strangolarla con le mie mani.
"No ehi, frena. Perché?"
"Come, perché?" Disse confusa, al che mi slegai il grembiule verde acqua della yogurteria.
"Perché fai tutto questo? Che ti importa se io e Luke non siamo amici? Tanto ora tu stai con lui, dovresti evitare di far finta di preoccuparti." ringhiai.
"Non volevo farti arrabbiare, sono seriamente preoccupata per voi. Insomma, non so per che motivo abbiate litigato, e ti ripeto che non voglio saperlo. Sento che avete litigato per qualcosa che potrebbe cambiare la situazione, e se per me non fosse importante, credi che sarei qui a parlartene? Potrei perdere Luke. E io lo conosco bene, Mia. Mi dice tutto. So di com'era la vostra amicizia e so che lui ha bisogno di te."
"Ah si? Quindi sai anche che la sera del ballo siamo stati a letto insieme?" La sua espressione sorpresa mi fece ghignare.
"Ups, come pensavo." presi la borsa e la misi in spalla "Quindi, prima di venire a fare la persona comprensiva che per il suo ragazzo farebbe di tutto, cerca di capire anche la storia che ci sta dietro. Fai più bella figura. Buona giornata Aleisha, salutami Luke." conclusi acida, po i uscii dalla yogurteria.

one last time❁ l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora