PROLOGO

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"Basta, avete rotto voi due!" strillò Atar, avvolto da una fiamma ardente e scintillante "Ma pensaci! Possiamo creare qualcosa che ci assomigli di più rispetto agli animali creati fino ad ora, sarebbe tutto più divertente!" esclamò Yemaya, una figura scolpita da acque cristalline "Si facciamolo! Ripopoliamo questa terra noiosa, però non devono superare la mia bellezza e di certo non devono essere scheletri orripilanti come Atar..." rispose Atea, con il suo corpo evanescente che si presentava come un turbine di vento che danzava nell'atmosfera.

"Aberewa tu cosa ne pensi? Ho ragione, vero?" disse Yemaya in cerca di una conferma da parte di madre natura, che univa la bellezza di una donna alle caratteristiche di un albero, con rami intrecciati e foglie luccicanti "Per me è uguale, basta che i miei animali non si tocchino".

"Ah! Lo prendo come un sì! È deciso, il nostro mondo avrà nuovi esseri viventi che la popoleranno" esultò contento l'essere cangiante riempiendo l'aria con le sue parole coinvolgenti.

Nel principio esistevano quattro Titani, ognuno di essi governava un elemento: acqua, aria, fuoco e terra. I Titani, annoiati dalla loro eterna esistenza, decisero di unire il loro mana per creare una terra tutta loro, soprannominata...

"La chiamiamo 'La Terra delle Atee volanti'!"

"Mhh...che dite di 'La Terre delle Risate Titaniche" sì intromise Yemaya "Anzi meglio ancora 'Colossi e inabissati'?" si corresse subito dopo.

"Sono nomi di poco conto, mio caro Yema"

"Rispetto al tuo i miei sono migliori!" le rispose incrociando le braccia limpide.

"Bene allora ne propongo un altro 'The Perfect Air'" decretò con un ghigno Atea mentre si aggiustava i capelli semi-trasparenti che ricordavano le nuvole sospese nell'aria.
"Non nomineremo il nostro mondo 'The Perfect Air' o qualsiasi altro nome che riconduca a te e al tuo potere!" sbraitò Yemaya zampillante "Aspettate! Che dite di Titans..."

Delle dita lunghe e scheletriche con lingue di fuoco che uscivano dalle proprie giunture, coprirono le bocche dei due litiganti "Se un'altra parola oserà uscire dalle vostre labbra, giuro che incenerisco tutto quanto!" minacciò Atar. Una mano legnosa con foglie che l'adornano toccò la spalla del Titano fumante "Atar sai bene che agitarsi è inutile con loro due, sai che sono irrefrenabili" cercò di calmarlo.
Atea si allontanò in un battito di ciglia e riprese a parlare "Aberewa dato che sei così saggia perchè non decidi tu il nome?" passarono un paio di secondi prima che la donna albero rispondesse "'The Feral Earth'".

"Oh per allungarlo possiamo aggiungere..." prima che Yemaya potesse proferire un'altra parola Atar lo incenerì con lo sguardo "scherzo! 'The Feral Earth' è perfetto, ora decidiamo chi la popolerà...io voglio una creatura marina gigante!" disse emozionato il titano dell'acqua.

Il mondo venne presto popolato da creature magiche e piante di ogni genere, era una terra idilliaca, le creature vivevano nella più totale libertà e le piante crescevano nella loro più totale bellezza, ben presto però questa pace venne stravolta da nuovi esseri viventi magici...

"È possibile che nessuna razza riesca a trovare un punto d'incontro? Se continuano così prima o poi faranno del male anche alle creature e alle piante" sospirò Aberewa.

"Questa è tutta colpa di quei due gaglioffi e le loro stupide idee..." Atar strepitò "Atar non agitarti" disse la signora della natura.

"E invece mi agito, dovevi dire fin dall'inizio di no e invece te ne sei fregata come al solito! Ora ci tocca rimediare ancora ai loro stupidi errori!" infierì Atar contro il Titano della terra.

Atea planò con grazia celestiale "Ascoltatemi ho un'idea!"

"Un'altra delle tue affermazioni inconsuete? Se è così puoi anche non aprir bocca" Atar la schernì "Lasciamo che questa volta se la risolvano da soli" il Titano del fuoco andò su tutte le furie "DOVEVI TACERE!" sbraitò "Atea sai benissimo che non possiamo farlo" rispose con calma Aberewa.

Yemaya fece la sua comparsa "So come risolvere il problema!" disse con urgenza "Ditemi come diamine fate ad essere in sincronia ogni maledetta volta!" sì irritò Atar.

"Creiamo una nuova razza con il mana che ci è rimasto"

"Genio! Perché non ci abbiamo pensato prima? Ah no aspetta, l'abbiamo fatto con i drakindra affinché potessero calmare le varie faide e pensa un po' non è cambiato nulla, al contrario è peggiorata la situazione!" rammentò il Titano del fuoco.
"Questa volta sarà diverso! Possiamo dare vita ad una razza prettamente animale ma che possa comunicare sia con noi sia con le altre razze, così possiamo aggiustare la situazione senza che questa degeneri..." propose il Titano dell'acqua "Si ma il nostro mana sta per esaurirsi e ci servirà del tempo per riprenderci." Rispose il la dominatrice della Terra "Ed è qui che entreranno in gioco queste creature, loro avranno il compito di sostituirci e portare saggezza alle razze, fidatevi di me questa volta andrà tutto bene!" "Si, come no!" ironizzò Atar.

Successivamente i quattro Titani crearono le Kitsune, volpi magiche dalla grande saggezza, esaurirono il loro mana momentaneamente di conseguenza per poterlo recuperare furono costretti ad addormentarsi con la speranza di ritrovare il loro mondo in pace e in armonia al loro risveglio....

Dopo che il lungo sonno dei Titani iniziò, la pace durò per alcuni secoli, finché la razza degli umani non venne colpita da un'improvvisa epidemia che colpiva i soggetti più deboli sia di salute che di mana. Gli umani quindi decisero di trovare una soluzione affinchè la loro popolazione non fosse decimata, chiedendo aiuto alle varie razze: i nani decisero di aiutare gli umani offrendogli una delle loro pietre magiche, gli uomini scelsero il Gatga, pietra che riusciva a prosciugare il mana dei più forti; mentre gli elfi gli consentirono l'utilizzo delle loro preziose foglie magiche appartenenti all'albero Gigante ma i drakindra, una delle razze più potenti, decisero di non aiutarli poiché pensavano che se una razza già debole di suo non fosse abbastanza autosufficiente, debba estinguersi affinchè altre prosperino... Da qui nasce 'La Lunga Guerra' durata cent'anni che vide come vincente la razza degli umani...

"Ma quindi i Drakindra sono i cattivi?" domandò il piccolo "Si, vostra altezza per colpa loro ci sono state tante disgrazie, ma i vostri antenati sono riusciti a rimediare." rispose il precettore del fanciullo "E ora dove sono i Drakindra?" Chiese con curiosità il bambino "Stanno nel posto in cui si meritano di stare..." si irrigidì il precettore "E dove si trova questo posto?" insistette il principe "Nathaniel è ora degli allenamenti, saluta Joffrey" interruppe una voce con tono profondo e ritmo lento e controllato mentre un uomo entrava all'interno della biblioteca dove i due stavano studiando "Vostra maestà" Joffrey si inchinò alla vista del suo Re.
"Arrivo padre! Arrivederci precettore" salutò il bimbo buttandosi fra le braccia del padre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 28, 2023 ⏰

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