Capitolo 40

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"Eravamo solo io e lui nella stanza , il resto lo dimenticato "

Pov's Rosa 

-Rosa mi hai stufato-disse Silvia - adesso vuoi dirmi che devi tornare a casa? , questa è una bella scusa -

-E' che- stavo per dire qualcosa ma lei mi fermò

-No ora mi ascolti- disse Silvia - io ora vado dentro , tu fai quello che vuoi , ma sappi che c'è la possibilità che là  dentro -disse indicando la pizzeria - ci sia il ragazzo che ami , e anche lui ama te , a cosa serve essere venuta qui se hai paura di mettere piede in una pizzeria ?- e poi si incammina lasciandomi sola , sinceramente non potevo darle torto , vivevo con la paura praticamente da sempre , mi avvicino al posto e lo vedo , ride con il suo amico , non p affatto cambiato , forse però una cosa c'è , gli occhi , ha gli occhi spenti , proprio come i miei , non posso lasciarlo andare , traggo un respiro e entro 

-Rosa!- Kubra mi salta letteralmente in  braccio, mi era mancata così tanto , saluto tutti e Silvia sottovoce mi dice 

-Alla fine sei entrata- mi limito ad annuire , e inizia la cena , i ragazzi ci raccontano di quanto tutto sia cambiato da quando ce ne siamo andati

-E' una noia mortale-disse Pino 

-Perlomeno sono riuscito a recuperare il nostro pezzo Chiattilo -disse battendo il cinque , tutti parlano tranne me e Carmine , ci osserviamo , come se ci stessimo parlando 

-E tu Rosa come va la vita ?-domanda Kubra , e con quella domanda ritorno alla realtà

-Studio e lavoro-rispondo - non c'è nulla di più bello ma stressante - e sorrido , quando ci portano le pizze è come se avessi un dejavu , quando lui mi disse che gli avevo accesso l'anima , credo che anche lui pensi lo stesso perchè quando alzo lo sguardo sorride anche lui 

Ci leggiamo dentro , come è sempre stato, una volta mi disse che i nostri demoni una volta si erano toccati , e da lì in poi non c'era più via del ritorno , i miei demoni , aspettano  di essere toccati ancora una volta dai suoi , dico a Silvia che vado un attimo a fumare , non fumavo da parecchio ma lo necessitavo , portavo sempre un pacchetto con me , ma non trovavo l'accendino , in quel momento vidi una fiamma

-Ecco- la sua voce , dolce , limpida , amorevole 

-Grazie -dissi balbettando - cosa ci fai qui?-

-Davvero non ci arrivi?- domanda stupida , lo ammetto , ma ero così nervosa 

-Come stai?- 

-Ho trovato lavoro , e sto bene -

-Futura?-domandai 

-Cresce ogni giorno di più- e ridemmo poi calò in silenzio - Rosa , dobbiamo parlare-

-Lo so -dissi 

-Dopo la pizza , ti va di venire con me?-domandò 

-Si- risposi senza esitare perchè volevo stare da sola con lui , e finalmente dare una svolta a questi tormenti che avevamo dentro di noi una volta per tutte 

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