aiutami

844 38 3
                                    

Non ne potevo più di stare chiusa in quella cavolo di stanza, avevo saltato il pranzo e avevo una fame allucinante. Andai giù e lo trovai ancora addormentato nel divano, silenziosamente raggiunsi la credenza e alzandomi in punta cercai di prendere una pastina alla crema.

"Bassa" sentì
Mi girai e vidi Justin ancora steso nel divano con le mani dietro alla testa.
"Non sono bassa....sono inversamente alta."
A quella battuta si mise a ridere, aveva una risata melodiosa. Era la prima volta che lo sentivo ridere di gusto.
"Ti aiuto" disse e si alzò venendo da me
"Crema o marmellata?" Mi chiese
"Crema" dissi leccandomi i baffi.
"Ahaha hai fame eh!"
"Si molta!"dissi e mi passò la pastina, la presi, la aprì e la divorai completamente.

Lui si mise ancora a ridere. Mi trovava così buffa? Beh...forse ho esagerato un pò con la pastina ma ehy avevo fame!

"Tu non hai fame?" Dissi
"Ahahahha certo ora mi divoro una pastina anche io" disse
"Smettila di ridere!" Dissi nascondendo il mio viso tra le mani imbarazzata. Sicuramente ero rossa in viso.
"Non nascondere quel bel faccino" a questa sua affermazione sicuramente sono diventata più rossa di prima
"Qualcuno va a fuoco" disse ridendo
"Smettila!!" Urlai ridendo e dandogli uno pugno sul braccio.

Mi guardò per un pò e poi si andò a sedere nel divano accendendo la TV. Faceva zapping con i canali non trovando niente che gli potesse interessare così spense la TV e Sbuffò. Poi si girò e fece segno di sedermi vicino a lui. Mi intimoriva ma decisi di andare lo stesso, non volevo che si arabbiasse oggi era così tranquillo.

"Hai paura di me?" Disse mentre mi sedevo un pò distante da lui.

Non risposi, se gli avessi detto di si si sarebbe arrabbiato sicuramente, così abbassai lo sguardo.

"Mi dispiace" disse dopo alcuni secondi
"Eh?" Risposi confusa
"Non lo ripeto" disse girandosi per guardarmi.

Mi accarezzò la guancia e un lamento mi scappò dalle labbra, socchiusi gli occhi. Avevo paura quelle mani mi avevano picchiata più volte...

Pov Justin

Socchiuse gli occhi e fece un lamento quando la toccai, aveva paura, paura di me. Sono un mostro...sono diventato come mio padre. Come potevo picchiare una splendida creatuta come lei?

Avevo pensato così tanto a farmi aiutare da lei ma sono un codardo, avevo paura di cosa avesse pensato di me, avevo paura di essere giudicato, avevo paura che mi potesse puntare il dico contro come facevano tutti....come biasimarli sono solo un mostro..

Spostai i capelli che le ricadevano sul viso e glieli misi dietro l'orecchio. Oggi aveva un vestito floreale molto carino era stretto in vita e più largo verso le sue splendide gambe. Avevo una voglia matta di farla mia ma qualcosa me lo impediva... sapere che era così innocente mi faceva bloccare lei non è la solita puttana...doveva perdere la sua verginità con un ragazzo che la merita non con uno come me..

Pensavo a come sono diventato quello che sono, a tutto il mio passato a quanto mi mancavano mia madre e mia sorella. Senza accorgermene una piccola lacrima scese dai miei occhi. Da quanto non piangevo??? Cavolo...abbasai lo sguardo sperando che non si sarebbe accorta ma sentì le sue dolci mani alzare la mia testa e asciugare la lacrima nella guancia.

"Justin..." disse prendendomi la mano

Non risposi,abbassai di nuovo lo sguardo. Odiavo farmi vedere debole. Ma in fondo cosa avevo da perdere? Se le avessi raccontato tutto magari poteva riuscire a far tornare il Justin di prima. Non avevo più nessuno...volevo tornare come prima e la mia unica speranza era lei.

"Aiutami"dissi "aiutami a tornare come prima, aiutami a distruggere il muro che ho creato, aiutami, aiutami ti prego" le strinsi la sua piccola mano ancora stretta alla mia.

"Certo" sorrise sinceramente e felice. Ad un certo punto mi strinse tra il suo piccolo corpo.

Mi irrigidì, era da troppo che qualcuno non mi abbracciava e non sapevo come comportarmi. Mi imbarazzai, tutte queste emozioni erano troppe.

"Hey" disse, faceva su e giù con la sua piccola mano nella mia schiena.

Iniziai a tremare, il cuore accelerava e io mi sentivo un deficiente ad avere tutte queste sensazioni.

"Non...io..." inizia a balbettare, che idiota che sono
"Lasciati andare, non avere paura"
"Non ho paura " dissi, quando invece era il contrario

Le misi le mie braccia nei fianchi per poi passarle verso la schiena e stringerla a me come non facevo da tempo, mi sentivo così rilassato e a mio agio....

Nel prossimo capito vedremo se Justin avrà il coraggio di raccontare il suo passato a Cristal

Pain《Justin bieber》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora