capitolo 12

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pov Chatnoir
"dai principessa vai a dormire" dico con aria da rimprovero alla ragazza seduta sulla chaise lounge
che non ha la minima voglia di dormire.
"dai giochiamo a monopolyyyyy" dice mostrandomi il gioco in scatola.
"principessa domani abbiamo tante cose da fare, perché non vai a dormire?" ok che sono le 11 di sabato sera, ma non capisco perché fa così tanta resistenza.
"...e se facessimo altro?" mi chiede sorridendomi maliziosamente. mi giro in modo da non vederla e le do le spalle, avremmo modo di farlo domani.
"no significa no princip-" non riesco a finire la frase che me la ritrovo davanti e mi bacia. ma, con lo stupore di entrambi, mi stacco, la prendo a mo' sposa e la metto sotto le coperte.
"dormi bene principessa" le dico dandole un bacio sulla fronte mentre mi posiziono accanto a lei e la abbraccio da dietro.
"ti odio" mi dice girandosi e accovacciandosi contro il mio petto.
"ti amo anche io" le dico mentre le accarezzo i capelli.
vedo che si addormenta quasi subito e prima che possa farlo anche io, imposto su entrambi i telefoni una sveglia alle 5.

"si può sapere perché mi hai svegliata così presto?" chiede marinette stropicciandosi gli occhi.
"ora vedrai" le dico e dopo di ciò la porto in cima alla torre eiffel.
"l'alba... è stupenda mon amour" mi dice osservando il panorama attorno a noi.
"sai principessa... stiamo insieme da solo un anno, me ne rendo conto, ma sento che tra di noi c'è qualcosa di enorme. qualcosa che appena farò cadere la maschera sarà solamente più forte. ti amo con tutto me stesso, non avrei desiderato essere con nessun'altra a guardare l'alba alle 5 di mattina. spero che un giorno ci sposeremo e avremo la famiglia che abbiamo sempre voluto. una mia amica mi ha detto che non è importante dove e cosa ma con chi, e ovunque io sono con te, mi sento bene. mi sento vivo. mi sento amato come non lo sono mai stato. marinette dupain-cheng, spero che ogni volta che guarderai questo anello penserai a me e cosa provo con te. affronteremo tutte le difficoltà insieme, perché è così che siamo destinati a essere. insieme." le dico e inginocchiandomi le porgo un anello di diamanti con al centro una zampa di gatto fatta di smeraldi chiuso in una scatolina di velluto. mi guarda con le lacrime agli occhi.
"oh chat" mi dice coprendosi la bocca con una mano.
"ti amo tantissimo" mi dice afferrandomi il viso e baciandomi. "ma te sei pazzo, quanto ti sarà costato un anello del genere?" mi chiede ridacchiando.
"pazzo per te principessa, questo sì. mi è costato pochissimo paragonandolo all'amore che provo per te" le rispondo.
"ora il mio regalo è orrendo rispetto a questo" dice ridacchiando osservando il suo dito con l'anello.
"nessun regalo è orrendo principessa, se fatto da te ancor meno" le dico abbracciandola.
ci sediamo e rimaniamo abbracciati ancora un po' mentre guardiamo il sole sorgere finché non sento che marinette si è addormentata e la riporto a casa.

mentre riposa ancora decido di prepararle la colazione. l'unica cosa è che non ho idea di come si facciano i pancake.
"ritrasformami... plagg! sai come si fanno i pancake?" chiedo al mio kwami che mi guarda storto.
"si lo so, ma se vuoi che te lo spiego dovrai darmi del formaggio" dice girandosi e incrociando le braccia.
sbuffo e cerco qualcosa nelle tasche della felpa nera che indosso ma sfortunatamente non c'è niente.
decido di toglierla perché iniziava a fare molto caldo allora rimango solo con una maglietta bianca mentre cerco un pezzo di formaggio nel frigorifero di marinette.
poco dopo trovo una forma di camembert e ne do un pezzettino a plagg.
"ora vuoi dirmi come si fa?" chiedo sbuffando.

mezz'ora dopo la colazione è pronta. guardo l'orologio: 8:45. mi trasformo e torno al piano di sopra dove vedo la mia principessa che sta maneggiando con qualcosa alla sua scrivania. mi avvicino di soppiatto e la abbraccio da dietro.
"che combini principessa?" le chiedo appoggiando la testa sulla sua spalla cercando di vedere cosa stava facendo. mi mette immediatamente una mano sugli occhi e mi spinge indietro.
"aspetta un attimo gattino" mi dice togliendomi la mano dal vivo.
sbuffo e mi vado a sedere sulla poltrona. "la colazione è pronta comunque" dico sbadigliando dopo qualche minuto. "mi ha aiutato plagg ovviamente" dico dopo aver visto il suo sguardo preoccupato siccome sa che non so farmi nemmeno un latte con i cerali. ridacchia e dopo mi porge un sacchetto arrossendo leggermente.
"è orrendo lo so, e rispetto al tuo lo è ancor di più" dice mentre io inizio ad aprire il pacchetto. trovo una scatolina simile alla mia e trovo un anello d'argento liscio fuori e con una frase incisa dentro "wherever you are, that's home. I love you my silly kitty".
guardo l'anello e sono sicuro mi si siano illuminati gli occhi. alzo lo sguardo su di lei e senza dire niente le prendo il viso nelle mani e la bacio. "ti amo principessa, e questo è centomila volte migliore del mio" dico togliendomi il guanto nella mano dove non c'è il miraculous e mi infilo l'anello nell'anulare.

fatto ciò scendiamo al piano di sotto e ci sediamo. mentre le servo i pancake vedo marinette puntare lo sguardo su qualcosa di nero posto sul piano cucina.
"è tua?" mi chiede analizzando la felpa. "wow gattino, gabriel agreste. sei ricco davvero" dice ridacchiando e infilandosi la felpa che le va enorme. "ora è mia" dice e mi fa la linguaccia.
ridacchio. "sta meglio a te che a me" dico iniziando a mangiare seguito a ruota da lei.
"me la porto in gita" dice stringendosi nella felpa "è già la mia preferita"
ridacchio mentre mi avvicino a lei e la bacio.
"ti va di vedere un film?" le chiedo mentre accendo la tv.
"mi aiuti a preparare la vaglia prima?" 
"certo" le rispondo e ci dirigiamo in camera sua.

"ci penso io" le dico mentre lei si siede sulla sedia.
"come desideri" mi dice ridacchiando.
apro l'armadio e tiro fuori qualche maglietta, qualche jeans e qualche felpa. lei annuisce a tutto quello che prendo finché arriviamo ai costumi e alla biancheria intima.
"oh dio chat nessuno mi vedrà la biancheria intima" mi dice mentre io cerco nella cesta dei mutandoni da nonna.
"hai ragione" rispondo e mi dedico alla cesta dei costumi.
"hai intenzione di metterti questo davanti a banana, pomodoro e mirtillo?" le chiedo prendendo in mano un tanga nero.
"assolutamente no" risponde lei arrossendo e rimettendolo al suo posto.
"pensavo più a questo" dice prendendo in mano un costume intero nero e verde.
"mhhh si ci può stare" dico cercando anche un secondo costume. tiro fuori un altro costume con la parte sopra a fascia rosso e la parte sotto una mutanda a vita alta nera. lei annuisce e mettiamo tutto in valigia. 

verso le 20 ordiniamo una pizza e finiamo di guardare un film.
"resterei qui stanotte principessa, lo sai benissimo, ma domattina devo fare anche io una cosa importante" le dico mentre ci abbracciamo.
"ci vediamo tra sei giorni amore mio" le dico baciandole la testa.
"ti amo tanto chat" mi dice e io la stringo di più. appena ci separiamo vedo che ha gli occhi lucidi.
"ei principessa non piangere, non muoio mica in questi 6 giorni. non è nemmeno una settimana, ci vediamo presto" le dico accarezzandole la guancia e lei in tutta risposta mi bacia.
"conterò i minuti e i secondi" le dico mentre esco dalla finestra diretto a casa mia per fare la valigia.

talk to me, my princessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora