CAPITOLO 5: LA COLAZIONE

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Syril e le sue compagne di stanza, tutte vestite con le scomode divise dell'istituto, apparvero nella sala d'accesso del dormitorio, al cospetto di Carol.

Il dormitorio si stava riempiendo di gente, alcuni Trayani furono riconosciuti da Syril come loro compagni di classe, altri erano quelli che erano stati sul nastro con loro, altri ancora li aveva visti di sfuggita nell'atrio o addirittura non li aveva mai visti. C'erano anche numerosi Yulnen e Listrid, quasi in numero eguale. Assurdo che le caste inferiori potessero condividere liberamente il loro spazio vitale, perdipiù vestiti nello stesso modo dei nobili Trayani. Quelle Istitutrici erano veramente una bella rottura di scatole.

Syril si soffermò un attimo a guardare le divise maschili. I maschi indossavano una camicia bianca sovrastata da una giacca nera, dei pantaloni corti neri lunghi fino alle ginocchia, delle calze bianche di quello che sembrava cotone che arrivano fin quasi al ginocchio e scarpe nere. Al collo avevano tutti una cravatta rossa. Dal rigonfiamento dei pantaloni era piuttosto ovvio che anche loro indossassero il pannolone.

Dopo qualche minuto, Carol si mise davanti a tutti e si schiarì la voce.

"Molto bene, vedo ci siete tutti, sia dall'ala maschile che da quella femminile. A breve le sorveglianti verranno a prendervi."

"Sorveglianti?" chiese un ragazzo.

"Oh, sì, sono le Istituirci incaricate di condurvi da una parte all'altra quando siete in gruppi troppo numerosi per le collaboratrici scolastiche." spiegò Carol "Hanno l'autorità di farvi finire sul nastro, quindi fossi in voi eviterei di fare scenate."

Il nastro. Quel dannato coso era una minaccia costante. Syril decisamente non ci teneva a finirci nuovamente sopra: non aveva mai provato tanto dolore in vita sua come quando la mano le aveva percosso le natiche con l'oggetto di legno.

Passarono pochi minuti, poi la porta si spalancò e fecero il loro ingresso due Istitutrici, entrambe dal portamento altero e dalla camminata lenta.

La prima molti dei presenti la riconobbero subito: gonna e fiocco neri, sulla quarantina, alta e possente, occhiali spessi, naso adunco, occhi verde oliva e capelli color carbone legati in uno chignon. Era la stessa che li aveva accolti nell'atrio e che aveva attivato il nastro. Syril la maledisse mentalmente: era colpa di quella donna se si era presa la sua prima sculacciata.

L'Istitutrice al suo fianco era ugualmente alta, ma molto meno robusta. Aveva i capelli lunghi e molto mossi, che le cadevano delicatamente sulle spalle, di un bel rosso tiziano. Gli occhi invece erano di una strana sfumatura grigia, e trasmettevano un'estrema severità. Indossava la stessa divisa della sua collega, incluso il colore della gonna e del nastro, neri. Forse quel colore le identificava come sorveglianti.

"Signori, signorine, buongiorno." disse l'Istitutrice dai capelli rossi "Il mio nome è miss Prism, mentre la mia collega è miss Thorn. Siamo le sorveglianti, le Istitutrici preposte a farvi da guida durante gli spostamenti in grandi gruppi."

"Pretendiamo la massima disciplina durante tale attività." aggiunse la donna che a quanto pareva si chiamava miss Thorn "Non credo serva ribadire che alla minima mancanza verrà attivato il nastro."

Quella miss Thorn riusciva a far sembrare la donna che aveva al fianco e perfino miss Rogers delle simpaticone, era perfino più ingessata e seria di loro.

Ci fu qualche secondo di silenzio, poi miss Prism riprese a parlare "Vi siete svegliati in un luogo diverso da quello in cui vi siete addormentati e avete fatto conoscenza con l'ambiente, inclusa la responsabile della vostra classe, avete visto la vostra stanza e vi siete messi le divise. Ora verrete accompagnati in sala mensa, dove vi verrà servita la colazione."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2023 ⏰

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