Capitolo1

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Solita giornata; la sveglia che suona alle sei, scuola, campanella che informa della fine della lezione, casa e palestra. La mia vita è così noiosa che a momenti penso a cosa serve vivere. Quand'è che succederà anche me uno di qui miracoli? Proprio come in un film, in cui di punto in bianco avviene di tutto e di più, tutte cose positive, non come a me.. se deve capitare qualcosa ovviamente è una cosa di merda.
"Signorina!" Ecco, lei è la tipica prof rompi coglioni.
"Dica" dissi seccata come sempre. Non c'è ora e giorno in cui non mi becchi distratta o chissà che altro
"Sto spiegando, ripeti quello che ho detto"
"Non ho seguito" e sbam, come al solito il due non manca mai in ogni sua lezione. Avrò preso più 2 che tutti i voti messi insieme.. Non supererò quest'anno è ho pure la maturità.

"Mio Dio, quand'è che la finirai di fare la minchiona!" Mi disse Lucy divertita, la mia migliore amica o così si definisce, nel tragitto del ritorno a casa. Non le risposi, continuai a guardare fuori ed è tutto così bello. Sole, sole e sole.
Amo il sole, amo l'estate, è tutto così rilassante se non fosse per il caldo e per l'esame di quest'anno.
Tornata a casa mi cambiai e mi misi sul letto e non mangiai neanche, non ho fame e tanto meno la voglia di preparare qualcosa. Mamma è al lavoro e come al solito non ha mai tempo di preparare neanche il pranzo mi padre pure ma tanto non farebbe il pranco comunque e poi c'è mio fratello che se ne sta sempre fuori che a momenti si dimentica di avere una sorella e dei genitori, bella vita proprio.
Si sono fatte già le 17. 30 e devo andare in palestra con tutta la mia voglia pari a zero.. Avrei incontrato il solito ragazzo palloso che non fa altro che strami accanto e parlare, parlare della sua vita e vorrei tanto dirgli che mi frega nulla ma sembra interessato quindi evito di ferirlo.

E così fu per la millesimi volta in palestra, secondo la mia teoria per lui palestra equivale a stare fermo davanti a me e parlare.
"Ho litigato con mia madre.." e bla bla bla, non ho neanche sentito la motivazione.
"Scusami devo andare, ciao" lo salutai e andai al bagno per sciacquarmi la faccia e poi tornai a casa.
Sono stata poco, non mi andava di faticare tanto.
Stranamente c'è mia madre e sono solo le 19.10. La salutai e andai subito in camera, come al solito.
All'inizio mi arrabbiavo così tanto, più che rabbia era tristezza e delusione, del fatto che non si preoccupasse di me ma ormai ci ho fatto l'abitudine così con mio padre e fratello.

Passai la serata su internet e a parlare con Lucy, ha sempre qualcosa da dire..

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