DIECI ANNI

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Flashback, su Asgard

Loki non aveva mai conosciuto l'intimità del suo primo amore, né aveva mai condiviso il suo corpo con un'ancella destinata a dargli una discendenza infinita o con una guerriera passionale.

Odino aveva sottratto tutto a Loki sin dall'inizio, privandolo di qualsiasi ricordo sano di ciò che, in teoria, avrebbe dovuto essere un atto consensuale, colmo di amore e felicità.

"Qualcuno si prenderà cura di te," sibilò Odino a bassa voce, gettando il giovane Loki all'interno di una cella fredda e buia. Lì, nel buio totale, Loki tentò a tentoni di trovare qualcosa su cui aggrapparsi per alzarsi. L'ambiente era opprimente, e i rumori provenienti dalla cella numero 140 erano inquietanti.

Loki riconobbe subito quella voce, era Frigga, l'unica donna che lo aveva mai sostenuto invece di deriderlo.

Il giovane, erede rinnegato dal Re della popolazione dei Giganti di Ghiaccio, chiamò il nome di sua madre, ma il suono venne soffocato dai gemiti provenienti da tutte le direzioni.

Loki, incapace di decifrare la provenienza di quei lamenti, si girò nel buio, cercando un barlume di luce tra tanta oscurità.

Nel buio, vide due donne stese a terra, nude. Entrambe avevano uno sguardo famelico nei loro occhi, pronte a divorare il giovane Dio degli Inganni, senza preoccuparsi del suo piacere o della sua soddisfazione.

"Chi vuole iniziare per prima, principe?" chiese una delle donne con un sorriso sinistro e malizioso sulla carnagione olivastra.

Loki si sentì confuso e inorridito. Quella esperienza era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato a dieci anni.

Mai aveva pensato al sesso o alla masturbazione, erano stati gli ultimi dei suoi pensieri.

Ma ora era costretto a fronteggiare questa orribile realtà.

Una delle donne gli fisso l'inguine, con un sorriso malevolo. "Non capisci, vero?"

Loki iniziò a soffocare, portandosi una mano al collo nel tentativo disperato di respirare.

L'altra donna lo toccò intimo con le mani, facendo sì che il giovane Dio si sentisse ancora più disgustato da sé stesso.

Mentre le due donne facevano ciò che erano state ordinate di fare, Loki alternava gemiti di piacere a singhiozzi di terrore. La tormenta sessuale andò avanti per ore, con Loki che perdeva ogni vestigia di dignità e umanità.

Ormai privo di ogni indumento, una delle donne gli strappò via la maglia e sali a cavalcioni su di lui, incastrando il suo sesso sul membro del giovane Dio degli Inganni. Loki rimase rigido tutto il tempo, con gli occhi urlanti di dolore, le labbra bianche e secche, e alcune ferite causate dai propri denti che sanguinavano.

La donna che era prima sul suo pen scese, lasciando spazio all'altra compagna che decise di concludere il lavoro con le labbra. Afferrò con forza il suo membro e lo inghiottì, facendo urlare Loki di disgusto e paura. Le sue labbra si muovevano con frenesia attorno al suo pene, su e giù, lentamente e poi velocemente, finché il giovane emise sussulti misti a conati di vomito, che vennero soffocati da una delle mani delle donne.

La giovane donna continuò a succhiare, inghiottendo fino all'ultima goccia del suo seme, mentre l'altra lo teneva ferito e impotente. Le sue labbra si muovevano incessantemente, fino a quando Loki non emise sussulti di disagio e si contorse sotto di loro.

Odino poteva essere un Re apprezzato, ma le storie che circolavano su Loki parlavano di abusi e crudeltà. Erano racconti sussurrati, voci infamanti, eppure la gente aveva paura della verità. Con un linguaggio eufemistico, si diceva che Odino massacrava i suoi prigionieri per

𝐒𝐇𝐄 | laufeyson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora