Capitolo 20

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"Puoi restare ?" Michael torna dalla cucina con un pacchetto di patatine al pomodoro in mano. Ho resistito per tutto il periodo della dieta, non posso permettermi il via libero e tornare indietro.

"Sì" annuisco facendogli posto nel divano.

"Dove porterai Ka-"

"vuoi? " mi interrompe offrendomi le patatine. Rifiuto con la mano le patatine accendendo la TV.

"Non mi piacciono al pomodoro, lo sai" spiego facendo girare i canali.

"Quando arriva mia mamma ordiniamo la pizza" comunica stirando le gambe. Annuisco continuando a fare zapping da un canale all'altro.

"Giochiamo a xbox?" Chiede andando in cucina.

"Sì, in televisione non c'è niente" affermo impostando i canali per la xbox.

"Dove porterai a Kayla?" Richiedo maliziosa raggiungendolo in cucina ma ci scontriamo e mi bagna con il tè che aveva in mano.

"Scusa!" ride mentre io resto con le braccia aperte. Almeno non era fredda. Odio la maglietta bagnata, tutta attillata e appiccicosa.

"Vuoi un abbraccio? " chiedo malefica, indietreggia scuotendo la testa e ridendo. Faccio un passo in avanti e immediatamente scappa. "Mickeeeey" lo inseguo, per sbaglio inciampa e cade nel divano, gli salto sopra muovendomi come un'anguilla sopra di lui per bagnarlo con la mia stessa maglietta. "Noo! Il solletico no!" Urlo appena inizia a toccarmi dietro il collo, cado per liberarmi.

"In realtà volevo strozzarti" ride mettendosi seduto.

"Simpatico." Sbuffo alzandomi da terra. Mi sono anche fatta male al sedere.

"Hai un cambio per favore?" Tiro la maglietta bagnata che si stacca dalla mia pelle. Brr, che schifo.

"Sì, vieni." Entriamo in camera sua e mi passa una maglietta bianca dei Rolling Stones. Esce dalla stanza permettendomi di cambiarmi da sola. Piego la maglietta bagnata e la appoggio nella scrivania, mi cade l'occhio su una cornice trasparente in plastica con una foto in bianco e nero mia e di Michael l'anno scorso. La prendo in mano e la guardo. Siamo cambiati così tanto entrambi. Lui aveva i capelli cortissimi e biondi, mi mancano i suoi capelli biondi. Ero così grossa? Avevo una palla al posto del viso. In fondo è scritta la fata -14 febbraio 2011- mi ricordo benissimo quel giorno, ero triste perché la mattina a scuola Luke aveva portato dei fiori a Rosy per San Valentino, lei si vantò davanti a tutti. Ovviamente io stavo malissimo e il pomeriggio il mio migliore mi invitò a casa sua per distrarmi, per passare il tempo abbiamo scattato delle foto. La giro e c'è scritta una frase con il pennarello indelebile.
'A volte dovresti fermarti dalla tua corsa e voltarti a controllare chi ti segue.'
mi morsi la lingua.

"Sei ancora viva?" Chiede ridendo Michael aprendo la porta, mi giro velocemente dallo spavento con la foto in mano.

"Quando l'hai fatta plastificare?" Chiedo indicandola, non vengo a casa di Michael da ottobre e questa prima non l'aveva. Mi guarda con sguardo assente stringendo il pomello della porta.
"Michael sono tornata" sento Karen al piano di sotto. Michael raggiunge sua madre ed io lo seguo.

"Ciao Karen" saluto con un sorriso.

"Oh! Ciao Vivian" ricambia scrutandomi "Stai benissimo bionda" mi tocca una ciocca di capelli "grazie"

"Prima o poi diventerai calvo Gordon " scuote la testa disapprovando i look di Michael.

"Non chiamarmi Gordon" risponde irritato "è per un'opera di bene" sorride cupo guardando in basso.

"Comunque mamma-"
"immagino che mi stai per chiedere se può restare a mangiare" intuisce guardando il figlio che ride sotto baffi. "Ovvio che puoi" annuisce guardandomi sorridente. "È da tanto tempo che non ti fai vedere, ordino le pizze. Come le volete?" Prende la rubrica e sfoglia cercando il numero della pizzeria.

New Me • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora