La città dei Due Mari

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9 Settembre.

Sud Italia.
Mare, spiagge e buon cibo.
La città bianca a pochi km di distanza e le luci dei fari che illuminavano la piazza.

Lei era lì.
Sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti o era l'inizio di molte altre?
Cercava di non pensarci mentre si faceva strada tra le infinite sedie fronte palco, seguita dalla sua migliore amica.

Non aveva detto niente a nessuno di come sarebbe proseguita la serata.
In realtà non sapeva dirlo nemmeno lei.

Non lo aveva visto accompagnato dalla solita ragazza bionda che si portava dietro da un paio di giorni.
Era venuto da solo...

Un caso?
L'aveva fatto apposta?
Chi può dirlo...

Immersa nella musica, era l'ultima cosa a cui lei voleva pensare.

Si erano sentiti solo tramite Instagram ed in certi momenti aveva pure dubitato che stesse parlando davvero con lui.
Anche se i suoi atteggiamenti provavano il contrario.
Eppure, questa sera, non un messaggio né alcun segno della sua presenza.
Se non sguardi incrociati durante l'evento.

Alla fine di tutto, con la sua migliore amica era andata a prendere un drink.
Lui sembrava scomparso nel nulla.
Sicuramente troppo impegnato per cercarla o troppo stanco e menefreghista per importargli veramente qualcosa.
Quasi alla fine del secondo giro di drink, ecco, l'inconfondibile beep del telefono.
Un indirizzo con poche e semplici parole.

"Ci vediamo più tardi."

"Qui è tutto sistemato."

Il cuore sembrava scoppiarle nel petto e non si sarebbe calmato se non alla fine di quella serata.
Si salutarono con l'amica, ignara di tutto quello che stava accadendo, dandosi appuntamento al mare in spiaggia il giorno dopo.
Una volta saluta in quel fatidico taxi e varcata la soglia dell'hotel era consapevole che da quel momento tutto sarebbe stato solo un GROSSO E STUPENDO SBAGLIO.

Una volta in camera gli scrisse.
Non voleva che questa tortura interiore durasse un minuto di più.
Dopo non so quanto tempo, il campanello della stanza d'hotel suono.
Le opzioni erano due: ignorarlo e mandare a monte tutto o, semplicemente, vivere quello che stava accadendo.

Scelse la seconda.

Aperta la porta la sua presenza riempi la camera.
Le pareti sembravano aver raggiunto la stessa sfumatura di verde dei suoi occhi e la stanza sembrava stringersi intorno a loro sempre di più.
Non riusciva a capire se lui si fosse reso conto di quanto fosse nervosa.
Non lo era mai stata così, con nessuno...

Raggiunsero il balcone.
In compagnia della nicotina, parlarono.
Parlarono molto.
Una discussione che sembrava non avesse mai fine.
Le loro vite così diverse, il lavoro, la famiglia...
Forse discorsi troppo serie per due persone che erano sconosciute fino a pochi mesi fa.

Poi accadde...
Lui la tirò a se e con un sorriso che mai gli aveva visto, si baciarono.
Pretendeva.
Era abituato ad avere ciò che voleva, da una vita che gli aveva quasi tolto tutto, ed in quel momento voleva lei.
Esistevano solo loro due.
Lei, d'altro canto, non aspettava altro che quel momento.
Tutti i ma ed i se accumulatisi nel suo cervello si disciolsero in quell'istante.

Voleva donargli la sua prima volta.
Poteva sembrare un cliché ma non lo era.
Sapeva benissimo che quel ragazzo era ben lontano dall'essere il principe azzurro delle fiabe...
Il ragazzo che aspetti da una vita per potergli donare la tua verginità.
Non sapeva se in futuro avrebbe rimpianto quella scelta.
Ma, in quel momento, era il ragazzo perfetto.

"Ci penso io a te, fidati".

Quelle parole furono capaci di abbattere tutti i muri che si era creata per difendersi da lui.
E quando entrò dentro di lei fu come se il mondo intero si stesse concentrando solo su loro due e su quel momento.
Tutte le particelle del suo corpo erano come risvegliate. Non poteva fare a meno di osservare i tatuaggi che adornavano la sua pelle color latte, mentre continuava a spingersi dentro di lei.
In quel momento, non esistevano tutte le altre ragazze che probabilmente avrebbe rivisto una volta rientrati da quel week-end.
Lui, d'altro canto, non distolse mai lo sguardo da lei.
Per tutto il tempo "impose" la sua presenza su di lei.
Voleva che ricordasse chi fossero loro due e, per quanto tutto questo potesse apparire folle e sbagliato, voleva che ricordasse bene chi fosse lui.

Non fingevano di essere due persone che non erano.
Due persone diverse.
Non sarebbe stato giusto...

Quella era la loro notte.
La notte in cui cambiò tutto.
La notte in cui lui le permise di diventare donna... la sua.
Una notte tra piacere ed incertezze.
Passione e dolcezza.
Una notte che il resto del mondo invidierà.

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