Apro gli occhi e mi ritrovo in un mondo diverso da quello passato ,da che ero alle elementari adesso mi ritrovo alle medie .Sentivo un vuoto allo stomaco ,e una paura che non permetteva il respiro .Mi trovai davanti a questo cancello enorme ,con una centinaia di ragazzi come me ,che aspettavano di entrare.Prima che annuciassero le classi notavo che si erano creati certi gruppetti,"I popolari,i tossici e le persone comuni ".
Io in quel momento pensai a solo una cosa nella mia testa "se mai dovessi diventare una persona popolare ,cercherò di comportarmi in modo differente partendo dal comportamento".
Entrata in quella classe minuscola squadrai ogni persona per volta,e trovai in ciascuno di loro un difetto .Tranne in una persona, Sara una ragazza con i capelli castani ,occhi marroni ,e un viso semplice .Faceva parte del gruppo "popolari"ma sapevo che di animo era buona.Il secondo giorno Sara si avvicinò a parlarmi per la prima volta ,iniziammo a parlare di cose riguardanti la scuola ,da la' iniziai a capire che magri non tutte le persone
dovevano essere come degli "assassini",
pronti a pugnalarti alle spalle non appena ti giri.Iniziai una vera e propria amicizia con Sara,al tal punto da decidere di vederci al di fuori della scuola.Dopo una serie di mesi di amicizia con Sara iniziò a farmi conosce dei suoi amici,tra cui un mio compagno di classe che all'inizio mi sembrò molto scortese ma conoscendolo meglio riuscii a capire che dietro a quella maschera c'era una persona simpatica e soprattutto rispettosa.Appena conosciuto ,il mio cuore iniziò a battere più velocemente del normale .Da là capi che il ragazzo che mi immaginavo fin da piccola biondo con occhi azzurri si sarebbe trasformato in moro occhi scuri di nome Andrea.
Da quel momento l'unico mio pensiero fisso nell'arco dell giornata era rivolto ad Andrea.
Io scusatemi se non mi sono ancora presentata ,il mio nome è Viola e sono come si può capire follemente innamorata di Andrea .
Nel momento in cui capii di provare qualcosa per Andrea iniziai a sentire non solo le farfalle nello stomaco ma anche una sorta di ansia o come un peso sullo stomaco non saprei bene come descrivere quella sensazione. Quello che non ho detto è che sto portando avanti una relazione con un ragazzo di nome Christian già dalla quinta elementare .Sentivo di starlo tradendo ma non sapevo ancora se questa mia ossessione per Andrea potesse continuare ,per cui decisi di mantenere questa relazione in piedi.
A Sara di questa mia relazione decisi di non parlargliene dato che lei e Andrea erano migliori amici ,per paura di essere giudicata .
Questa mia amicizia con Sara prosegue,non immaginavo di poter provare tanto bene per una persona e soprattutto di potermi fidare di una ragazza popolare.Grazie a Sara il mio nome iniziò ad essere conosciuto e più si andava avanti più mi innamoravo ogni giorno di più di Andrea provando l'istinto di baciarlo.Capii che comunque se arrivo al voler baciare una persona conferma il mio innamoramento ,per cui decisi di uscire la notte di Halloween con dei miei amici tra cui Christian per dirle di prenderci una pausa.
Ricordatevi bene questa data, 31 Ottobre 2021 ecco questo credo che sia uno dei momenti che non mi leveró mai dalla testa .
Decidemmo di incontrarci tutti verso le 7 sette di sera in un parchetto, e tutti i presenti sapevano cosa volevo fare ,e il perché eccetto ovviamente Christian.Passammo una serata tranquilla (alcuni di noi decisero di bere un po' di birra tra cui anche Christian) fino ad arrivare al momento più atteso della serata .
Chiamai Christian in privato e appena si avvicinò sentii quel odore marcio di alcol ,lo guardai delusa da quello a cui stavo assistendo. Cercai di togliermi dalla testa il pensiero di aiutarlo e sputai subito il rospo dicendo "dobbiamo chiudere, non sono più felice con te " lui appena senti queste parole passo da uno sguardo divertito ad uno serio intento nel farti del male.Tutti sentirono il botto dello schiaffo che mi diede,che mi fece sbattere la testa per terra,in meno di cinque secondi tutti vennero verso di me chiedendomi se stessi bene.
Non ebbi tempo di rispondere, che Matteo iniziò a picchiare Christian urlandogli contro "prova a toccarla ancora e sei morto".
Vedevo qualche volta il volto di Matteo infastidito quando stavo con Christian ma non avrei mai detto che potesse difendermi in quella maniera.Chiesi subito di andarmene via e Matteo fu il primo a prendermi in braccio e portarmi in un altro posto dato che cadendo
presi una storta.Tornai a casa verso le 2 di mattina, mi feci una doccia e mi misi a letto con un livido alla caviglia e le lacrime agli occhi per la paura del momento.