Parte 3

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I suoi occhi erano rivolti alla luna che si rifletteva in quei rubini che non davano cenno di chiudersi in quel letto così improvvisamente stretto. La osservava così intensamente cercandovi in essa due occhi smeraldo che non poteva dargli.

Lì sdraiato con le braccia dietro la nuca e le gambe incrociate, la guardava cercando risposte. Era strano, sarebbe bastato solo alzarsi , uscire dalla sua camera e bussare a quella porta ma era più forte di lui , non si sarebbe mai sottomesso a fare un gesto del genere.

La sua mente tornava a quelle parole lette e proprio non riusciva a non pensarci, e gli anni a dietro gli si palesarono d'avanti.

Erano anni che lo amava in silenzio ,che si rodeva quando lo vedeva vicino a qualcuno di qualunque gene fosse ,non glie ne fregava un cazzo di alpha ,beta ,omega sapeva che quel nerd era suo ,che gli apparteneva da quando se ne era reso conto alle elementari ,ma non voleva accettarlo ,lui ,il grande Katsuki Bakugou innamorato di una mammoletta come quel nerd per giunta quirkless.

Poi tutto cambiò alla UA ,la scoperta di quel potere lo aveva ferito nel profondo, gli aveva mentito da quando erano bambini ,poi quella sconcertante verità accertata da All Might in persona .

Il vederlo migliorare ogni giorno di più senza mai arrendersi nonostante le difficoltà e quelle fratture continue non fece altro che aumentare il desiderio di averlo per se ,ma invece di avvicinarsi a lui , cercava in tutti i modi di tenersi impegnato e stargli lontano.

Qualche giorno prima di fare quel test purtroppo per lui già conosceva il responso perchè quella sera, una sera che doveva essere una delle solite ,lui lo vide uscire dalla doccia comune dopo il solito allenamento con addosso solo quell'asciugamano e quando il suo sguardo si era posato su quel torace ben scolpito e strutturato pieno di cicatrici ed efilidi , una strana sensazione si era formata nello stomaco mentre lui si era voltato per vestirsi ma più immaginava quel corpo più quel dolore allo stomaco aumentava e qualcosa dentro ai suoi pantaloncini incominciava a sentirsi come in una gabbia stretta e poi quell'improvviso ,odore ,che non riusciva a capire da dove provenisse, senza nemmeno girarsi afferrò la canotta dalla panchina e se la svincolò mentre un verdino lo osservava allontanarsi.

Purtroppo per lui la sua destinazione non fu la sua camera ma l'infermeria ,si perchè per strada i sintomi erano peggiorati e decise di passare prima da Ricovery Girl che appena lo vide ,senza dire nulla ,riconoscendo i sintomi gli passò subito i soppressori.

Il suo sguardo passava da quel blister che conteneva quelle compresse alla donna anziana sconcertato.

Il suo modo di fare ,il suo fisico ,il suo carattere ,tutto faceva pensare che sarebbe diventato un alpha ,ma il mondo gli crollò addosso sentendosi dire quel "su figliolo ,a quanto pare il test a te serve a poco il tuo gene da omega si è manifestato prima ,ora hai bisogno di stare qualche giorno in camera, non sarà facile se non hai un compagno" e aveva ragione perchè quei giorni furono infernali per non parlare della vergogna di sapere di essere un 'omega.

All'inizio non sembrava ,ma poi quelle sensazioni di voler che qualcuno lo possedesse fecero capolino nella sua mente ,ma non un qualcuno qualsiasi ,lui voleva il nerd e fu un 'attimo che in una sera che lo sentì uscire per andare in sala mensa, sgattaiolò nella sua camera per prendere un suo indumento qualsiasi per poter respirare il suo odore e fu allora che lo sentì per la prima volta ,menta e cioccolato fondente da alpha che gli penetrò nell'anima. Che ironia della sorte. Quella mammoletta era un Alpha. Aprì quell'armadio e fu avvolto da quell'odore come una folata di vento e le gambe gli crollarono schiantandosi a terra ,ma non poteva restare lì ,quel nerd sarebbe ritornato dopo cena e con uno sforzo sovraumano afferrò un maglione che si trovava in fondo ad una pila di maglie e quasi si strascicò verso la porta mantenendosi lo stomaco bloccandosi un paio di volte e mentre girava quella maniglia una strana, nuova sensazione si fece largo nel suo essere.

Il profumo che respirava in quella stanza gli aveva provocato un'erezione abbastanza evidente e non solo quello. Qualcosa di liquido scendeva dal suo di dietro sporcando le sue mutande e pantaloni e gocce di sudore incominciavano a colare dalla sua fronte mentre le sue guance diventavano rosse, doveva uscire da lì al più presto e senza pensarci due volte quella maniglia si abbassò e fuggì barcollando in camera sua che per fortuna era di fianco e una volta arrivato fece la cosa più imbarazzante che avesse fatto in vita sua .

Appoggiato alla porta ,si abbassò i pantaloni velocemente assieme agli slip e una mano afferrò quel membro retto e duro al punto da fargli male e cominciò a muoverla avanti e indietro e le gambe tornarono a tremare ma stavolta non si trattenne e si lasciò scivolare lungo quel legno fino a sentire il pavimento freddo mentre continuava a muovere quella mano sempre più velocemente ,poggiando la testa alla porta e fissando il soffitto mentre sospiri affannosi uscivano dalle sue labbra e un odore di caramello si sprigionò nella camera.

Quegl' occhi smeraldo lo richiamavano come una calamita ,e un altro respiro su quel maglione riempì il suo essere e una fitta assurda allo stomaco lo fece scivolare di lato fino ad essere completamente rannicchiato a terra continuando a pompare per calmare quel dolore che gli lacerava le viscere e quel liquido che continuava a colare da dietro desiderando di essere riempito e posseduto da una sola persona ,un dolore immenso , e rabbia tanta rabbia e fu allora che si sentì .BRUCIATO.

Si ,un odore di bruciato si era unito al caramello e la rabbia e l'umiliazione per quello che stava facendo lo fece esplodere coprendo quel buon odore dolciastro di caramello e mentre arrivava al suo limite di nuovo respirò quel profumo di menta e un gemito profondo di piacere mise fine per un po' a quel tormento.

Un lungo respiro, poi calma e quei battiti che cominciavano a tornare regolari e la mano ,la sua mano era sporca di quel liquido biancastro e il pavimento viscido da quegli umori che vi si erano riversati sopra e delle lacrime uscivano da quegl'occhi di fuoco carichi di vergogna per essersi abbassato così a tanto.

Rimase lì rannicchiato per un po' prima di alzarsi ed andare a fare una doccia e dopo ripulire quello schifo . Nascose quel maglione in un posto dove non sarebbe stato facile trovarlo e dopo si mise a letto con un unico pensiero in testa, doveva cercare di stare il più lontano possibile da lui.

Ironia della sorte le cose non erano andate così e ora si trovavano a vivere insieme sotto lo stesso tetto e con quella notizia letta la sera prima la situazione si era complicata improvvisamente.

Il nerd gli doveva delle spiegazioni e al più presto possibile e continuando a fissare la luna i suoi occhi cominciarono a diventare pesanti fino a mandarlo nel mondo di morfeo.

Quando si svegliò il mattino seguente e si diresse in cucina il suo sguardo fu attratto da un biglietto poggiato sul tavolo e le sue labbra si inarcarono da un lato mentre una sopracciglia si incurvava e due rubini brillavano come non mai accecati da un improvviso nervosismo.

-Kacchan starò via per qualche giorno.
Sono stato chiamato per una missione e starò impegnato per un po'.

Ci vediamo al mio ritorno.

DEKU.

Appallottolò quel foglio e un solo pensiero gli passo nella mente mentre scintille e scoppiettii sbucavano dalla sua mano vaporizzandolo all'istante.

-Stai davvero scappando nerd?
Preparati.
Sto venendo da te.

Caramello e MentaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora