UNO

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Ed eccomi qua davanti alla mia nuova casa. Dopo la morte dei miei genitore a causa di un incidente mia zia ha deciso che era meglio per me cambiare aria e per questo mi ha mandato da sua sorella ,a Londra.

Ero davanti alla porta,immobile con la mia valigia in mano aspettando che mi aprisse.

"oddio Electra,da quanto tempo"

Avete presente quegli abbracci che vi lasciano senza fiato? Letteralmente senza fiato.

"ciao Zia Lindy"

"più cresci più assomigli a tua madre"

"già,posso entrare?"

"oh,si giusto. Se vuoi, appena finisci di sistemare le tue cose puoi andare a fare un giro. Per vedere la città"

"non credo di avere tanta voglia di uscire.."

"ok,ti accompagno io. Insisto"

"allora vado di sopra"

La camera era normale. Un letto matrimoniale con piumone e lenzuola viola,scrivania,libreria e armadio. Non sono mai stata una di quelle ragazze ordinate quindi presi i miei vestiti e velocemente li infilai negli appendini e cassetti. 

"ok,dove andiamo? "

"ti porto in un bar,fanno una cioccolata fantastica e poi andiamo a fare un giro in città"

Lo ammetto ,la cioccolata era buonissima. La città,non so,non mi piaceva granchè. Forse perché mi dovevo ambientare oppure per il tempo dato che ero abituata al caldo.

"per cena che ne dici di ordinare una pizza?"

"per me va bene.."

"senti lo so come ti senti ma prometto che qui starai bene. Ci sono io e ogni volta che dovrai sfogarti o parlare io ci sono"

"grazie"

"allora domani inizi la scuola"

"già,sono un po preoccupata. Sai nuovi compagni,nuova scuola"

"anche io sono sempre stata terrorizzata dai primi giorni di scuola ma vedrai che te la caverai"

"speriamo."

Dopo la pizza andai subito a dormire. Appena arrivata e dovevo subito andare a scuola,questa si che era un'ingiustizia. Non è divertente essere l'ultima arrivata, la 'straniera' . odiavo anche la scuola di prima ma almeno avevo la mia migliore amica ad aiutarmi ma adesso è lontana chilometri e chilometri da me. Le mandai un messaggio e praticamente passai la notte a messaggiare con lei.

"Electra,su sveglia"

"mhh..."

"dai preparati che ti accompagno io stamattina"

Carcere arrivo. Mi lavai e decisi di vestirmi normalmente visto che tanto non dovevo mica andare a una sfilata, era solo la scuola. Giusto? Quindi un paio di jeans e una maglia andavano bene. E non scordiamoci le mie amate converse nere basse.

"pronta,andiamo?"

"non mangi niente? Ti ho preparato dei toast"

"ho lo stomaco chiuso"

"forza,ti aspetto in macchina"

Da fuori la scuola non era male,almeno non assomigliava a un carcere con le sbarre alle finestre come la mia vecchia scuola.

"allora io vado,mi vieni a prendere te?"

"sicuro. Poi andiamo a pranzo così mi racconti"

Forza Electra,ce la puoi fare. Oltrepassai l'entrata e andai in segreteria.

"salve sono la nuova studentessa,mi chiamo Electra e dovrei ritira-"

Non finii la frase perché un'idiota mi finì addosso facendomi cadere

"ma guarda dove vai!"

"ops,scusa. Non ti avevo vista"

"comprati un paio di occhiali allora"

"woo calma ragazzina"

"non chiamarmi ragazzina"

"hei voi due! Ecco il tuo orario Electra Miles. Ora filate in classe"

"Electra,bel nome. Io sono Luke. Luke Hemmings per la precisione"

"oddio,sto parlando proprio con quel Luke?"

"ti hanno parlato di me?"

"no! Ora spostati. Devo andare"

Una cosa che odio sono questa tipologia di ragazzi cioè pieni di se che si credono il Dio sceso in terra solo perché sono carini.

Prima ora Storia..niente male. Amavo la storia e no,non sono una secchiona. Me la cavo

Presi un banco in fondo all'aula vicino alla finestra ed aspettai il professore.

"è libero?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 07, 2015 ⏰

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