Frequentai l'ultima lezione e poi finalmente tornai a casa .
Il tragitto in macchina è stato silenzioso .
Emre era alla guida ed io ero nel posto affianco a lui .
Dietro di noi c'era Leyla.
Arrivati a casa ognuno aveva ripreso i ritmi quotidiani .
Emre era andato agli allenamenti di basket , leyla si è rinchiusa in stanza a parlare al telefono con un ragazzo ed io sono in cucina senza far nulla .
Decido di andare a fare i compiti , però la stanza era occupata da leyla che si era chiusa a chiave dentro .
Avevo due opzioni : Andare in terrazzo o fare i compiti in cucina .
Non volevo incontrare Kemal quindi decisi di rimanere in cucina .
Presi i libri ed i quaderni e mi appoggiai sul bancone .
Dopo due ore abbondanti di studio avevo finito tutto.
Erano i primi giorni di scuola e quindi avevamo ancora pochi compiti .
Stavo riponendo le cose in cartella mentre delle urla nel terrazzo attirarono la mia attenzione .
Di chi poteva essere questa voce se non di Kemal?
Decido di origliare un po' della conversazione per capire il motivo del suo tono di voce alto .
Ascolto giusto un po' eh !
Aprii leggermente la porta finestra per sentire meglio .
Sentivo Kemal dire : <<Papà ,non voglio venire nella tua azienda oggi , mi sono rotto . Queste non sono delle mie responsabilità! Se non sei capace vendi le tue quote , ma non rendermi partecipe di una vita con la quale non voglio avere niente a che fare >>
Stava parlando con suo padre al telefono .
Sapevo che Suo padre aveva un'azienda , sapevo che Kemal lo aiutava a gestirla , ma non sapevo che il padre lo caricasse così tanto di responsabilità.
Immaginavo che Kemal dava il 100% di se stesso , ma non credevo fosse obbligato. Pensavo lo facesse volentieri , ed invece dopo aver sentito questa telefonata ho capito che è il contrario .
Stavo per voltare le spalle perché non è buona Educazione origliare e soprattutto non mi riguarda , ma mentre stavo chiudendo la porta finestra sento il rumore di un vaso che si rompe .
Pensavo si fosse rotto un vaso per sbaglio , ma quando sento un secondo tonfo penso che non è più casuale .
Mi affaccio e vedo i cocci di terracotta sparsi dappertutto. Sia dalla sua parte di terrazzo che dalla mia .
Kemal aveva chiuso la telefonata ed era visibilmente irritato .
Mi preoccupai e gli chiesi : <<cos'è successo?>>
Nel frattempo Che gli posi la domanda stavo raccogliendo con le mani i cocci più grandi .
Kemal non rispose .
Gli chiesi di nuovo : << perché hai spaccato i vasi ?>>
<<lasciami stare ! Non sai quante preoccupazioni mi stanno assalendo . Non ti ci mettere anche tu ! È Possibile che mi stai sempre tra i piedi ?>>
Mi urlò lui .
Kemal non mi stava simpaticissimo , ma decisi di dargli una mano lo stesso .
<<se hai bisogno di qualcuno con cui parlare io ci sono , so che non sono la persona più indicata , ma ripeto , se hai bisogno ti sono vicina >> cercai di dirlo in un tono "amorevole".
Il mio tono non servì a niente perché lui continuò ad urlarmi contro : <<facile per te vero? L'unica preoccupazione che hai è quella di finire su una classifica . >>
Dopo quella affermazione non riuscì a trattenere le lacrime . Non volevo farmi vedere piangere , ma ormai le lacrime mi avevano rigato il viso .
Kemal si risvegliò da quel momento di rabbia e se ne accorse . Provò a dirmi :<<Kiraz , io.. >> ancora quel soprannome. Forse voleva dire : io non volevo .
Ma ormai era fatta .
Me ne andai con il viso tutto bagnato dalle lacrime .
Ho il pianto facile e non riesco a trattenermi soprattutto quando mi urlano contro .
Ritornai dentro e scrissi un messaggio a mia madre .
Ero in Turchia da 3 giorni e la sentivo solo per messaggio ultimamente. Non avevo tempo di chiamarla . Ho sempre avuto un buonissimo rapporto con mia madre , ma da quando sono quì voglio imparare ad essere più indipendente ed a cavarmela da sola senza chiedere sempre aiuto a mia mamma . È per questo che la sto sentendo di meno.
Mi ero fatta spedire da mia mamma un pacco con un contenuto speciale.
Era arrivato stamattina,ma essendo a scuola non avevo il tempo di andare a ritirarlo.
Non c'era più nessuno a casa oltre a me perché Leyla era uscita con il ragazzo con cui stava parlando al telefono .
Non me la raccontano giusta , secondo me sono fidanzati.
Non mi riguarda, sono felice per lei .
Era il momento giusto per andare a ritirarlo.
Mi asciugai le lacrime , presi la borsa ed uscì .
Diciamo che non riuscì a non piangere durante il tragitto, perché il solo ricordo della conversazione avuta poche ore prima mi faceva lacrimare , ma cercai di distrarmi .
Andai all'ufficio postale e il pacco era più grande e pesante del previsto , non me lo ricordavo così .
Era da tempo che non vedevo l'oggetto all'interno .
Cercai di non cadere come l'ultima volta e per non commettere gli stessi errori decisi di chiamare un taxi al ritorno .
Chiamai L'ascensore e salii al piano .
Arrivata a casa mi sistemai in stanza e iniziai a spacchettare il pacco .
All'interno c'era la mia amata chitarra elettrica insieme all'amplificatore.
La mia chitarra elettrica era tutta viola .
Era da un po' che non la suonavo . Non che io sappia realmente suonare da professionista , però me la cavo a suonare qualcosina da principiante .
La uscii delicatamente ed attaccai l'amplificatore .
Non c'era nessuno a casa e avrei potuto alzare un po' di più il volume .
Mi ero fatta spedire la chitarra perché così avrei avuto qualcosa da fare nel tempo libero e non sarei riuscita a resistere molto tempo senza di essa .
Iniziai a suonare Slow down dei Chase Atlantic come passatempo .
Ascolto molto i Chase Atlantic ed amo suonare le loro canzoni.
Ero totalmente sola , di nuovo .
L'unico suono che c'era era la canzone che stavo suonando .
Mi sentivo bene nel mio silenzio, fino a quando una notifica sul mio telefono mi disturbò, nemmeno la guardai che subito dopo sentí qualcuno suonare alla porta .
Chi era mai a quest'ora ?
Mi alzai dalla sedia con ancora la chitarra attaccata addosso con la cinghia ed andai ad aprire .
Dietro la porta c'era Kemal .
Che cosa voleva a quest'ora ?
Gli dissi << accomodati , aspetta un attimo che torno subito >>
Mi misi a correre verso la mia stanza a posai la chitarra in fretta e furia .
Ritornai di là senza la chitarra e trovai Kemal seduto sul divano .
Disse << sbaglio o avevi la chitarra prima ?>>
<<no>> non so perché mentii, ma non volevo concedergli un pezzetto della mia personalità.
Cercai di glissare l'argomento.
Gli dissi : << cosa sei venuto a fare ? >>
Solo adesso noto che stringe tra le mani un rametto con dei fiori di ciliegio . I miei preferiti . Come fa questo ragazzo a sorprendermi sempre .
Mi porse i fiori e mi disse : <<appena li ho visti ho pensato a te . Kiraz, perdonami ero arrabbiato >>
Non sapevo cosa dire , c'ero rimasta veramente male per il suo comportamento però apprezzo che sia venuto a chiedere scusa .
Sussurrai un <<grazie >>
Lui si alzó dal divano e venne verso di me , si abbassò alla mia altezza e mi diede un bacio sulla guancia .
Questa cosa mi spiazzò.
È stato dolce , ho apprezzato il gesto .
Si incamminò verso l'uscita ed io lo accompagnai .
Mi salutò ed io lo salutai in modo molto infantile scuotendo la mano .
Avevo un sorrisino stampato in faccia , lo andai a coprire subito con la mano . Non mi piace il mio viso quando sorrido .
Mi sto rammollendo.
Un bacetto sulla guancia mi fa reagire così?
Mi devo riprendere .
20 minuti dopo sentii la porta aprirsi .
Era tutta la famiglia al completo che ritornava a casa.
C'erano anche Dilara e Murat che erano usciti prima dal lavoro per cenare tutto insieme .
Io , Leyla ed Emre apparecchiammo .
Dilara e Murat cercarono di cucinare il più in fretta possibile perché eravamo tutti affamati .
Ci mettemmo tutti a tavola e parlammo del più e del meno .
Dilara ci chiese se eravamo stati interrogati o avevamo fatto qualche verifica oggi .
Gli dissi che ero stata "interrogata" in scienze .
Dilara mi chiese : << Ti hanno già dato il voto? >>
<<si>> dissi io
<<quanto hai preso ?>> domandò Emre mentre sorseggiava un po' d'acqua .
<<10>> dissi io
Emre quasi di strozzò, infatti sputò un po' d'acqua fuori dalla bocca .
<<10? Abbiamo lo stesso professore e in 5 anni non ho mai preso un 10 con lui . Bravissima !>> mi disse Emre
Dilara sgridò Emre per aver sputato un po' d'acqua e poi mi disse :<< brava Luna , sono fiera di te >>
Poi cambiammo argomento , abbiamo parlato del lavoro di Murat, gli allenamenti di basket di Emre e della nuova promozione di Dilara .
Questa serata è stata abbastanza gioiosa e abbiamo festeggiato tante cose .
Mangiammo a volontà anche se cercai di trattenermi dall' assaggiare tutto .
Sparecchiammo e tutti andarono a letto , tranne me .
Ero rimasta seduta sul divano a Leggere fino a che ad un tratto sentii qualcosa sbattere sul vetro della porta finestra .
Era Kemal che stava sbattendo la mano per farmi capire che dovevo aprire la porta .
Aprii la finestra e gli dissi : <<dimmi >>
Lui mi sussurrò : << sappi che troverò chi ti ha messo su quella lista>>
<<non c'è bisogno ormai non ci penso più >> sapevo pure io che non era vero , ma non volevo che Kemal si mettesse nei guai per un mio problema .
<<Buonanotte>> gli dissi
<<notte >> mi disse lui mentre se ne andava via .
Andai in stanza cercando di non svegliare come sempre Leyla .
Mi misi sotto le coperte e pensai : questo ragazzo è propio particolare . Prima non mi sopporta e mi tratta male e poi si scusa e mi regala il mio fiore preferito .
Decisi di smettere di pensare e cercai di prendere sonno , ma senza successo .SPAZIO AUTRICE🌙:
Bentornati su questa storia .
Scusate se non ho pubblicato subito .
Devo essere sincera , non avevo molte idee, ma adesso sono tornata più carica di prima .
Quindi non vi preoccupate perché cercherò di pubblicare al più presto il nuovo capitolo .
Kemal ne ha combinata una delle sue , ma secondo me ha risolto al meglio il problema anche se non giustifica ciò che ha fatto .
Spero il capitolo vi sia piaciuto .
Alla prossima !🌸🫶
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🌙Yakamoz🌙
RomansLuna è la classica ragazza gentile e studiosa, non le piace farsi mettere i piedi in testa da nessuno . Finalmente il suo sogno si è realizzato, ovvero quello di riuscire ad entrare in una delle più prestigiose scuole superiori della Turchia come Ex...