Goal.

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È appena finito il match. Zayn è stato brillante come al solito. Il calcio per lui? Uno scherzetto: uno scatto irraggiungibile ed un piede preciso. Un vero asso nella manica per la squadra.
Già, un ottimo giocatore e anche un ragazzo che vuole quello che gli spetta, ad esempio le lodi. Orgoglioso ed egocentrico, quando sa il fatto suo.
Se li gode tutti i complimenti, mentre io lo aspetto al fondo della palestra. Mentre si lascia baciare la guancia da una delle tante ragazze, il suo sguardo incrocia il mio e mi fa cenno che fra poco arriva. Con la mano gli rispondo che aspetto fuori.
Perché vederlo accerchiato da ragazze di ogni tipo e lontano da me mi rende vulnerabile e nervoso.
Ci conosciamo da poco più di un anno, Zayn è stato subito essenziale per me. In realtà è molto strano il nostro rapporto, anche se con lui ogni cosa sembra normale. Un abbraccio stretto, un bacio con la lingua, stare sul letto in mutande e sorprenderci a fissarci.
Zayn ha un effetto su di me travolgente, trascinante, malsano. Ogni volta che mi tocca, gli organi si mescolano e ci mettono parecchio a tornare al loro posto.
Ogni bacio che c'è sfuggito è stato un piacevole pugno in faccia, no, un disastroso pugno in faccia. Il suo corpo richiama le mie mani, i miei occhi, e delle volte mi fa venire una strana fame.
So di esserci completamente e fottutamente sotto, ma la paura di fare questo passo in avanti e concedermi a lui mi blocca.
Ultimamente pare serio quando mi dice che mi vorrebbe avere, che vuole sentirmelo dire, che lo amo, e non solo dimostrare con le continue preoccupazioni, con i miei sguardi gelosi, le domande indagatrici, gli abbracci possessivi, i silenzi alle sue domande.
Seduto quindi su una panchina fuori dalla palestra, fisso lo sguardo nel vuoto.
Piano piano si svuota la palestra, io mi alzo e cammino su e giù lungo il marciapiede, poi mi sento chiamare e mi volto.
Eccolo, con il borsone sulle spalle, ancora tutto sudato. Mi sorride malizioso. Ci incamminiamo verso casa sua.
"Allora? Sono riuscito a dimostrare al mondo quanto sono figo?"
Guardo il suo viso dai tratti taglienti, il mento marcato, il naso dritto, gli occhi assottigliati e dolci. Quelle labbra bastarde che mi prendono a pugni l'autocontrollo.
"Sbruffone."
Mi guarda sorridendo, poi mi appoggia il braccio appiccicoso di sudore intorno alle spalle "Mi interessa solo che lo sia sembrato a te. Lo sai."
Il mio cuore salta un battito. Non riesco a dire niente.
"Sei diventato viola. Perché non ti decidi ad ammettere che mi vuoi bene?" mi stuzzica avvicinandosi al mio orecchio.
Sono puttane quelle labbra, non bastarde. Vorrei ucciderlo. No, baciarlo. No, scappare. No, baciarlo.
"Ma certo che te ne voglio. Passo le mie giornate con te, sei praticamente il mio migliore amico" rispondo proseguendo.
"Harold, sai cosa intendo."

Arriviamo davanti casa sua... Perché ho il cuore in gola?
Zayn apre la porta, mi afferra per un polso e mi tira dentro casa, bruscamente.
"Ehi, mi fai male!" mi lamento.
"Succhiamelo."
Cosa? Lo guardo stizzito, shockato dal suo comportamento.
"Harold, pensi che stia scherzando? Succhiamelo" si avvicina con lo sguardo serio, io cerco di arretrare.
Dio, no, non sono pronto per questo. Perché mi guardi serio, Zayn? Gli occhi accesi, le labbra assottigliate e concentrate.
Mi afferra con le due mani la testa e me la abbassa con forza. Mi costringe in ginocchio e affoga il mio viso nei suoi pantaloncini. Inarca il bacino e preme violento il pube sulla mia faccia.
Non respiro.
"Non ce la faccio più, Harold" ringhia. "Quando mi guardi con quella cazzo di faccia da cane bastonato che sbava per addentare l'osso succulento mi mandi in palla. Non riesco più a trattenermi Harold, lo capisci?" Appena finisce la frase inspira profondamente e mi strofina sul viso il bacino. La sua erezione gonfia preme sul mio viso attraverso i pantaloncini.
L'odore acre di urina e sudore mi entra nelle narici. Non penso più a nulla. Non so dove mettere le mani, mi pizzicano da morire.
Zayn si tira i pantaloncini giù con una mano, mentre con l'altra mi allontana dal suo viso, scoprendo la sua imponente erezione.
"Ti prego, prendilo in bocca" dice sofferente e per la seconda volta mi prende in modo brusco e mi infila il suo sesso duro in bocca.
Per la seconda volta mi mozza il respiro.
"Guardami" dice, mentre mi spinge le dita sulla fronte e verso il capo indietro, incontrando i suoi meravigliosi occhi.
Non posso, dio. Cosa cazzo fai, Harold?
Il mio corpo non reagisce ai miei comandi, la mia testa si muove avanti e indietro e mi ritrovo a succhiare il cazzo dell'unica persona che ho vicino a me da un sacco di tempo.
Lascio che il suo membro mi scavi nei meandri più nascosti della gola, e famelico lo assaporo, spingendolo sempre più giù.
"Quanto ti amo Harold" dice col viso deformato dal piacere.
La sua mano mi stringe ancora di più contro il suo bacino, il mio naso preme contro il suo ventre bollente e il suo seme caldo comincia a scorrere fra le mia labbra. Ma continuo a succhiare imperterrito, avido. Non ho mai desiderato una cosa così ferocemente.
Voglio che continui ad abbandonarsi agli spasmi, che mi dica ancora che mi ama.
Mi sfilo dalla bocca il suo sesso grondante della mia saliva, prendo avido una boccata d'aria, poi passo la lingua sulla sua cappella.
Gemo. Lui ride.
"Non ti facevo così ardito, signorino" dice mollandomi uno schiaffo contro la guancia.
Lo guardo serio attraverso le ciglia, lui si prende l'erezione con una mano e inizia a strusciarmela in viso. Sugli occhi, lungo le guance, ora sul collo...
Ma me la spinge di nuovo in gola e si riversa del suo piacere liquido.
Ho la bocca piena. Aria. Ho bisogno di respirare, e lui finalmente sfila dalle mie labbra il suo sesso spesso, poi mi tappa la bocca con la mano, velocemente.
"Ingoia" mi intima, stringendomi i capelli in una mano, e io lo guardo negli occhi ed obbedisco, arrossendo violentemente.
Ora mi accarezza i capelli e si abbassa a baciarmi le labbra ed io continuo a guardarlo negli occhi. Butto le braccia al suo collo e lo abbraccio forte, poi respiro contro io suo orecchio.
"Ti amo anche io".

N.d.A.
Era nata come una cosa da niente, non ci doveva minimamente finire qui, ma questa cosa è stata un po' rivisitata e ora l'ho pubblicata qua.
Spero venga calcolata più dell'altra e niente, la dedico di nuovo alla mia bimba.
Bye.

Zayn's goal.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora