Quella era la loro notte.

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Kibum era solo in casa.
Jonghyun non era ancora tornato.
Faceva un po' le pulizie. Cambiava le lenzuola del loro letto, spolverava i mobili e tutto il resto.
Chissà se il biondo se n'era ricordato.

La porta si aprì e poté vedere la figura del suo ragazzo.
-Bentornato, Jonghyun...- disse sorridente.
Jonghyun sorrise e andò a chiudersi in camera, per continuare il lavoro che ancora non aveva finito.
Kibum si sentì trafitto.
No, forse se l'è ricordato.

-Amore... a mangiare...-
Il biondo uscì dalla stanza con il lavoro ancora non del tutto finito.
I due mangiavano in silenzio.
-Non hai niente da dirmi?- disse a un certo punto.
-No... niente...- rispose, Jonghyun.
Kibum scoppiò a piangere.
-Te ne sei dimenticato... lo sapevo...- disse, alzandosi dal tavolo e correndo in camera, chiudendo poi la porta a chiave.
Jonghyun lo guardò correre via, confuso. Provò a ricordare.

Il loro anniversario.

Il biondo si alzò. Bussò alla porta della stanza.
-Kibum... non me ne sono dimenticato... come potrei dimenticare... sei la mia vita...- disse, andando man mano a sfumare di più, fino a che l'ultima frase la disse sussurrando.
La porta si aprì e davanti a Jonghyun c'era un ragazzo in quel momento molto fragile, con gli occhi rossi.
-E allora che giorno è?-
-Il nostro anniversario... esattamente un anno fa, io e te, ci siamo dichiarati di amarci...- rispose, prendendo la mano di Kibum. Quest'ultimo lo abbracciò forte.
Lo tirò in camera e gli diede un bacio, chiudendo poi la porta.
Il biondo lo prese in braccio e gli accarezzò le cosce.

Perché Kibum aveva solo bisogno di questo. Aveva solo bisogno di affetto.
Affetto che solo Jonghyun gli riusciva a dare. Affetto come quello dei genitori che non ha mai avuto accanto.
Quella sera, voleva stare solo fra le braccia del suo ragazzo. Ripeterli "Ti amo" quando sente il bisogno di ricordarglielo.

Jonghyun lo posò dolcemente sul letto, mettendosi sopra.
Le magliette che già erano volate via, per far unire quella pelle pallida e fredda di Kibum con quella calda e leggermente più scura di Jonghyun.
I cuori che battevano l'unico contro l'altro.
-Jonghyun, non voglio fare sesso...- sussurrò.
-Allora, Kibum, facciamo l'amore...- rispose il biondo.
Così, con movimenti lenti e estremamente delicati, anche i pantaloni dei due scivolarono via.

Perché Jonghyun amava tutto questo.
Amava quando Kibum aveva paura di sentire dolore. Amava quando quelle sottili mani stringevano forte le lenzuola, in uno strano tentativo di controllarsi.

E lentamente arrivò la prima, delicata, spinta.
La seconda.
La terza.
La quarta, che già era più intensa.
E la quinta, che fece scoppiare la passione.

E come previsto, Kibum stringeva forte le lenzuola e inarcava la schiena, facendosi di tanto in tanto scappare qualche gemito.

La decima, forte.
L'undicesima.
E l'ultima, che fece venire entrambi con un gemito soffocato da un bacio pieno di emozioni.

-Buon anniversario...-sussurrò Jonghyun.
-Ti amo...- rispose Kibum.

Quella sera andarono a dormire sul tardi, presi dal festeggiare.
Anche nel sonno, però, continuavano a coccolarsi.
Piccole carezza fatte inconsciamente, piccole strinte, come se avessero paura.

Quella era la loro notte.

·JongKey·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora