Ecco qua la mia presentazione per il concorso "Coppa Wattpad".
La consegna è Fare una presentazione creativa di sé stessi.
Io ho pensato di descrivermi in un modo diverso dal solito "tema scolastico" infatti mi sono descritta come fossi un libro, non una persona... Ecco ciò che è venuto fuori.
Spero vi piaccia ;)*
Do una veloce occhiata al libro che la donna ha posto davanti a me: è piccolo, ma sembra abbastanza pesante, ha una copertina spessa monocolore blu, come se volesse nascondersi tra le centinaia di libri in questa stanza.
Lo prendo in mano, è rivestito ai lati con della pelle color ocra, su cui è inciso "Anita", il mio nome, in ogni singolo spazio libero.
Alzo il viso verso la donna che mi squadra con aria curiosa. «Perchè?» chiedo semplicemente.
«Sei tu.» mi risponde con un sorriso.
«Io non sono un libro.»
«Quello ti rappresenta.»
«Non capisco.»
Lei si appoggia allo schienale della poltrona. «La copertina identica a tutte quelle che sono presenti in questa stanza indica la tua tendenza a nasconderti in mezzo alla folla.»
«E perché la copertina è così grossa?»
La donna non risponde, si limita a guardarmi con i suoi piccoli occhi grigi.
«Ho capito! È difficile capire quello che sono. Bisogna scavare molto a fondo prima di trovare la vera me.» dico amaramente.
La donna annuisce.
Inizio a picchiettare nervosamente l'indice sopra il libro. È così strano toccare quel libro, sento che è una parte di me e questo mi inquieta.
Come può essere questo libro l'esatta copia di quello che io sono?
Come posso essere così... monotona, noiosa?
La copertina inizia a muoversi come fosse acqua e in due secondi al posto del monotono colore blu c'è una mia foto: capelli lunghi, ricci e castani, grandi occhi marrone scuro con qualche accenno di verde, viso allungato, un naso importante, labbra un po' carnose, statura media e abbastanza magra. Non uno schianto, ma va bene così.
Il libro brilla, ovunque emana una luce dorata che mi abbaglia e anche un bellissimo odore di primavera, di fiori, di allegria. È bellissimo.
«Non te l'aspettavi?» domanda la donna.
Io scuoto la testa sorpresa.
«È quello che sei tu. Sorprendente. Tutti si fanno un preciso modello di te, ma la maggior parte delle volte è quello sbagliato. Appena dimostri quello che sei veramente tutti si sorprendono, perché sei una persona speciale, unica. Di certo nessuno di questi libri è uguale al tuo, Anita. Ma tu non lo capisci e come il libro indossi una maschera che copre quello che sei.»
«Posso aprirlo?» chiedo curiosa.
La donna scuote la testa. «Prima devi leggere la trama. »
Giro svogliatamente il libro e inizio a leggere:"Una ragazza che punta in alto. Non si arrende al primo fallimento e insiste fino allo stremo delle sue forze per raggiungere il suo obbiettivo."
Guardo la donna. «Non capisco.»
Lei sorride. «Ci scommetto che hai molti traguardi da raggiungere giusto?»
Annuisco.
«Non ti sei mai arresa, anche dopo anni di fallimenti?»
Ha ragione: io lotto sempre per raggiungere quello che voglio.
«Ora puoi aprire.»
La prima pagina è quasi tutta bianca, l'unica cosa scritta è:"2001 Elisabetta e Daniele
Vicenza - Italia
Unica edizione : 28 maggio 2001"Dovrebbe esserci scritto l'anno dell'edizione, o la casa editrice eccetera, invece c'è scritto il nome dei miei genitori, il nome del luogo dove sono nata e il giorno del mio compleanno. Non me l'aspettavo!
Nella pagina dopo c'è un'altra scritta:"A Sabrina, Elettra e Giulia..."
Tutta la mia vita è dedicata alle mie tre migliori amiche! Ciò non mi sorprende molto, perché loro sono speciali per me.
«Giro?» chiedo impaziente.
«Gira.»La prima pagina è tutta nera.
Lancio uno sguardo interrogativo alla donna. «Prima che tu nascessi non avevi coscenza.»
Questa invece ha qualche puntino sparso per la pagina, niente di più e più avanzo con il numero di pagine girate, più parole compaiono, la maggior parte sono pensieri. Dopo capitoli e capitoli di soli pensieri, ormai illeggibili, noto che le pagine cambiano colore, alcune più scure, alte più chiare.
«Cambiano in base all'umore che avevi in quel periodo. Ad esempio, all'età di dodici anni avevi avuto un calo di autostima e vedi le pagine? Sono grige.»
Noto che i capitoli sono nominati in base all'argomento principale della giornata.
Libri.
Amiche.
Studio.
Musica.
Leggere.
Giri in bici.
Nuoto.
Questi sono i capitoli che si ripetono più volte, forse perchè la maggior parte sono le mie passioni.
«Sei brava a scuola?» mi chiede la donna.
«Abbastanza.» mormoro continuando a sfogliare il libro.
«Si vede, molti dei tuoi pensieri sono rivolti allo studio, come quelli sui libri.»
Mi piace leggere, lo adoro, è una mia passione, forse il mio hobby.
Arrivo alla fine del libro e resto stupita: continuano a comparire parole nuove, i miei pensieri.
«Wow.» sussurro.
«Cosa vorresti fare da grande?»
«Vorrei andare via dall'Italia, vorrei trovarmi un lavoro e imparare perfettamente alcune lingue come inglese e spagnolo.» dico con gli occhi che brillano.
Lei sorride guardando il libro.
«Qui c'è scritto il mio futuro?» chiedo iniziando a sfogliare le pagine impaziente.
Con un movimento secco mi tira via il libro.
«Sì. Ma non puoi leggerlo.»
«Nemmeno una sbirciatina? La scongiuro...»
«No! E ora è meglio che ti svegli. La sveglia sta suonando.»