L'autista di Yoongi ci lascia all'ingresso del complesso residenziale dove abitano i Bangtan. Non ha insistito perché ci accompagnasse fino all'ingresso di casa di Yoongi, e Yoongi non gliel'ha chiesto.
Scesi dalla macchina mi prende la mano e comincia a camminare nel parco, chiaramente diretto verso il suo appartamento. Intreccia le dita alle mie in silenzio, con un gesto deciso che mi ricorda qualche tempo fa, la prima sera che ho dormito a casa sua. Non posso fare a meno di chiedermi, però, se le implicazioni di questa serata saranno totalmente diverse da quella sera.
Quando arriviamo davanti a casa sua si volta verso di me mentre apre la porta, un'espressione un po' colpevole in viso.
«Credo di aver dimenticato di programmare il riscaldamento. Holly deve odiarmi un sacco, in questo momento» commenta con una smorfia, ma io m'illumino.
«Holly è a casa?» chiedo conferma. «È la prima volta che lo vedo da quando ci conosciamo.»
«Sei emozionata?» Yoongi mi prende in giro mentre entriamo e ci chiudiamo la porta alle spalle, ma io sono davvero emozionata.
«Certo che lo sono! È così carino e – no, aspetta. Sto diventando la versione "fan innamorata" di me stessa.»
«Non è un problema» mi rassicura Yoongi, «a meno che tu non preferisca Holly al padrone.»
Gli rivolgo un sorriso a trentadue denti. «Non posso promettere nulla.»
Yoongi sorride ma non risponde. Si piega fino a inginocchiarsi davanti a me, invece, spiazzandomi con quel gesto così insolito.
«Ma cos—»
Le dita lunghe e delicate afferrano un mio piede. Non oppongo resistenza mentre lo solleva leggermente da terra e sfila la scarpa, regalandomi istantaneo sollievo. Mi aiuta a calzare la pantofola e ripete la stessa operazione anche per l'altro piede senza una parola. Quando torna in piedi davanti a me siamo di nuovo i soliti Soo-Yun e Yoongi, senza troppi artifizi.
«Vuoi qualcosa di più comodo?»
Ero così immersa nel momento da aver dimenticato d'indossare ancora l'abito da sera. Annuisco, senza fidarmi troppo della mia voce, ma Yoongi afferra di nuovo la mia mano e mi guida verso il percorso familiare che porta alla sua camera da letto, comunicante con il bagno.
«Ti ricordi dove sono tutte le cose?» mi chiede Yoongi, mentre fruga nell'armadio alla ricerca di qualche abito per me. Ne emerge con un paio di pantaloni neri, una felpa bianca, una maglietta a maniche corte dello stesso colore. «In caso avessi molto freddo», spiega.
Li afferro, un po' incerta, ma prima che possa dire qualsiasi cosa Holly compare alla porta, correndo subito verso il suo padrone.
«Ehi, batuffolo. È tutto pronto per la nanna?» mormora Yoongi, chinandosi per lasciare qualche carezza al cane.
Holly però continua a guardarmi. È sulla difensiva e non riesco a prendermela, perché sto davvero invadendo il suo territorio. Così mi accovaccio a terra e allungo una mano verso di lui, invitandolo ad avvicinarsi a me. Guardingo, percorre la poca distanza che ci separa soltanto dopo aver lanciato un'occhiata a Yoongi, che con un cenno le dà il suo benestare.
Quando mi raggiunge lascio che scopra il mio odore, che esplori quanto vuole, e soltanto quando è lui ad avvicinarsi di più, a darmi confidenza, mi permetto di allungare le dita e lasciare una coccola sulla nuca, concedendogli di dettare le regole di questo primo incontro.
Alzo gli occhi su Yoongi, sorridendo. «Gli piaccio!»
«Ma certo che gli piaci. Piaceresti a chiunque.»
STAI LEGGENDO
Both in this life and the next | Min Yoongi [COMPLETA]
Romance[storia COMPLETA] Park Soo-Yun ha ventisette anni compiuti da poco e un posto come insegnante d'inglese in una scuola superiore di Seoul. Non ha crucci per la testa e ha risolto i suoi problemi anche e soprattutto grazie ai Bangtan Sonyeondan, che l...