•𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 17•

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La luce che filtrava dalla finestra mi costrinse a svegliarmi, ma tenni gli occhi socchiusi. Mi alzai e andai verso il bagno e rimasi bloccata alla porta e non potevo crederci hai miei occhi.

Mattheo era lì nudo in doccia.

"Vuoi ammirare ancora il mio bellissimo corpo o ti vuoi unire a me?" Aveva un sorrisetto sul viso e subito uscì dal bagno sbattendo la porta.

"Cazzo non sono nella mia stanza" sussurrai per non farmi sentire da Mattheo.

Però lo aveva grosso

Sta zitta! ZITTA

Passai davanti ad uno specchio e non avevo il mio vestitino, ma bensì una maglia che mi arrivava al ginocchio. Mattheo io ti uccido.

Mi sedetti e mi massaggiai le tempie per il forte male alla testa.

Notai Theodore ed Enrique che ancora dormivano, presi le mie cose e mi avvicinai alla porta.

"Te ne stai andando?" Mi girai e vidi Mattheo appoggiato allo stipite della porta con solo l'asciugamano addosso.

"Poi te la riporto la maglia" dissi aprendo la porta e uscì velocemente e andai nel mio dormitorio ed entrai nella mia stanza.

Mi cambiai mettendo la divisa invernale e misi dei stivaletti con i tacchi alti fortunatamente era un tacco largo.

Mi sistemai e uscì tornando nella stanza di Mattheo e gli diedi la maglietta.

"Aiuto" Enrique si buttò da letto e si mise a strisciare

"Tutto ok?" Chiesi entrando nella stanza

"No, per niente" Theodore si teneva lo stomaco con la mano e si lamentava

"Vi porto in infermieria?" Guardai i ragazzi e subito si sono zittiti.

"Che patetici che siete" Mattheo aiutò ad Enrique a mettersi sul letto e poi uscì dalla stanza e lo seguì.

"Ieri che abbiamo fatto?" Chiesi

"Ti ho portata in camera dato che tuo cugino era impegnato a scoparsi Astoria, e poi abbiamo scopato" rispose tranquillamente

"Cosa?! Abbiamo scopato?!" Urlai e feci girare i ragazzi che erano fuori le loro stanze

E Mattheo si mise a ridere "Hai tentato di persuadermi e ti sei spogliata, ti ho messo addosso la mia maglia e abbiamo solo dormito assieme" lo guardai e sospirai.

Andammo verso la mia stanza e presi tutte le cose per fare la maledizione.

Andammo nella torre di astronomia dove non vi era nessuno.

"Io dopo vado a vedere la partita di Harry" dissi posando tutte le cose per terra

"É contro al tuo fidanzatino" Mattheo chiuse la porta e si avvicinò a me

"Mh, non ho voglia di parlarne" dissi prendo un gessetto e disegnando per terra un simbolo, presi i capelli di tutti i professori e li misi intorno al cerchio tutti separati e al centro mancava qualcosa.

"Cosa posso metterci?" Dissi parlando ad alta voce

"Non so dovresti indebolirli giusto?" Mattheo si sedette e mi osservò

"Potrei trasferire i loro poteri in qualcosa facendo si che si indeboliscano" dissi

"Il medaglione" senti una voce e mi girai

"L'ho sentita solo io?" Guardai Mattheo

"La voce? No lo sentita pure io" rispose

Mi tolsi il medaglione e gli diedi un bacio e lo poggiai in fronte per poi metterlo al centro e collegarlo hai capelli.

Stavo svolgendo il 'rituale' e il medaglione iniziò a brillare e poi smise. Lo presi e lo misi al collo e sistemai il tutto e bruciai i capelli così che nessuno vedeva cosa avevo fatto e puli il pavimento.

"Andiamo" mi alzai e uscì insieme a Mattheo e corsi verso il campo di quidditch e presi posto, la partita già era iniziata

"10 punti per Grifondoro (80 Grifondoro, 90 Tassorosso)"

Harry stava cercando di prendere il boccino dato che il suo compito era quello, il boccino valeva 150 punti.

Passò più di un'ora e ancora la partita non era finita, Harry riuscì a prendere il boccino e la sua squadra vinse.

Andai verso gli spogliatoi

"Sei stato bravissimo Harry" dissi abbracciandolo e lui mi sorrise

"Domani saprò i risultati del test" disse sorridendo

"Allora speriamo sei andato bene" risposi dandogli una pacca sulla spalla e lo lasciai andate dai suoi compagni

"Quindi ora te la fai con lui" mi girai e vidi gli amici di Cedric.

"Siamo solo amici, e poi anche Cedric ha amiche femmine quindi che volete da me" li guardai

"Cedric può, tu no" li guardai e li spinsi e uscì dagli spogliatoi andando verso Cedric e lo tirai in un angolino

"Cos'è questa storia che tu puoi avere amiche e io no?!" Lo guardai male e lui si liberò dalla mia presa, era più freddo del solito.

"Io non c'entro nulla con loro, non mi stressare Lilith" lo guardai con astio anche se dentro ci sono rimasta male per la sua risposta, dovrebbe difendermi e invece non fa nulla.

"Dovresti difendermi Cedric" dissi avvicinandomi a lui prendendogli la mano ma la scansò

"Sono incazzato perora Lilith, non é il momento per le tue fottute paranoie!" Urlò e lo guardai allontanandomi da lui.

"Lilith io non volevo... Scusa" si avvicinò e mi allontanai

"Ti lascio in pace" me ne andai di corsa al lago nero e mi sedetti sul molo portando le ginocchia al petto e vi ci appoggiai il mento.

Non volevo piangere, mi rifiutavo di piangere anche se già avevo gli occhi lucidi con le lacrime che premevano per uscire fuori dai miei occhi.

"Hey musona, che succede?" Sentì la voce di prima

"Mh, nulla..." Dissi guardando il lago

"Non ti credo, sto con te da quando sei piccola. So quando stai male" la voce di prima continuo a parlare

"Salazar" dissi

"Ti ha fatto del male quel ragazzo?" Chiese

"Non é più come prima... Mi tratta male..." Dissi

"Posso consigliarti io un ragazzo?"

"Spara " dissi ridacchiando

"Bhe non posso dirti Malfoy perché é tuo cugino, ma opterei o su Nott o su Riddle"

"Mattheo? Sei impazzito? Mai" dissi

"Su via, oltre ad essere una principessa potrai esser
e moglie del prossimo signore oscuro"

"Ci odiamo Salazar, potrà essere anche un bellissimo ragazzo, ma non credo potrà funzionare fra noi" dissi

"Una nuotata?"

"Stai scherzando?" Dissi

"Si hahah"

"Vabene, grazie per avermi fatto compagnia a dopo" dissi alzandomi

"A dopo piccola peste"

Risi e me ne andai nella sala comune serpeverde, ancora vi erano residui della festa di ieri.

"Con chi parlavi?" Mi girai e vidi Theodore e urlai per la spavento

"Inizia a correre scemo!" Dissi iniziando a inseguirlo fino alla sua stanza e gli saltai addosso ed entrambi cademmo per terra.

𝕷'𝒆𝒓𝒆𝒅𝒆 𝒅𝒊 𝕾𝒂𝒍𝒂𝒛𝒂𝒓 𝕾𝒆𝒓𝒑𝒆𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆//Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora