Capitolo 1

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Avvolta in una coperta termica, con i capelli biondi incollati al viso e un odore di salsedine a stringermi lo stomaco fissai l'agente di polizia davanti a me.  Le sue labbra si muovevano mentre cercava di dirmi qualcosa, parole che non arrivavano alle mie orecchie coperte dal frastuono di sirene, di volanti della polizia, di ambulanze, elicotteri e motoscafi che setacciavano il mare di fronte. 

Attorno a me, medici si affannavano a prestare soccorso a quello che il mattino successivo sarebbe stato definito come "Catastrofico naufragio della nave da crociera Giant". I giornalisti cominciavano già ad accorrere e scattare immagini da sbattere in prima pagina. Andava bene tutto, dal poliziotto al soccorritore ma i più cinici cercavano di immortalare un superstite tremante o, meglio ancora, un corpo galleggiante tra i rottami che tornavano a riva. Sciacalli. 

Mi voltai ancora verso l'agente, non parlava più con me. Ora una giovanissima soccorritrice con grandi occhi azzurri mi stava scortando all'interno dell'ambulanza per portarmi in ospedale. Non sapevo se ero ferita, non sentivo più i miei arti ormai stremata dalla lotta per la sopravvivenza. 

Nuota Luna! Non arrenderti e mettiti in salvo! gridava mio padre emergendo a tratti tra le onde del mare. Quando il naufragio ebbe inizio, lui mi gettò addosso un giubbotto di salvataggio e corse a prenderne uno per mia madre. Da quando mi avevano tratta in salvo sul motoscafo dei soccorsi non avevo più visto nessuno dei due. 

"Riesci a dirmi come ti chiami?" chiese con gentilezza la ragazza che mi aveva aiutata a salire in ambulanza. 

Ci riuscivo? Non ne ero sicura, ogni respiro mi provocava un'ondata dell'odore di salsedine che mi chiudeva lo stomaco e mi provocava dei conati. Eppure solo pochi giorni fa, il mare era tra le cose che amavo di più al mondo, e quella breve crociera avrebbe dovuto essere il regalo per i miei 17 anni. 

Cercai di alzarmi e il mondo girò intorno a me. La ragazza mi porse un sacchetto dove vomitare. 

Luna! Nuota! Non voltarti indietro e sopravvivi!

E io lo avevo fatto, avevo mosso il mio corpo con tutta la forza della disperazione, avevo lottato contro quel mare che era mio amico, mio confidente e che ora si era preso i miei genitori.



Aprii gli occhi in una sala bianca, sdraiata su una barella con numerosi tubi conficcati nel corpo. La vista annebbiata e la testa pesante. Dovevo trovarmi in una stanza del pronto soccorso, almeno a giudicare dalle tendine che serravano la mia visuale. Intorno a me, nessuno. Non un viso conosciuto a raccontarmi cosa stesse accadendo. Nel fondo della sala una televisione che trasmetteva l'edizione straordinaria del telegiornale in cui una giornalista ben vestita e piuttosto truccata recitava a memoria un articolo probabilmente nemmeno scritto da lei

Tragedia al largo della coste dell'Oceano Pacifico, la nave da crociera Giant è scoppiata a causa di un guasto ai motori. Numerose le vittime. Tra i dispersi i famosi biologi marini Henry e Charlotte Meister, salva la loro unica figlia Luna Meister.

Henry e Charlotte Meister, erano divenuti famosi in tutto il mondo per aver ricevuto appena lo scorso anno il Nobel per la medicina a seguito di importanti scoperte in ambito marino. Loro il ritrovamento di una specie marina ormai data per estinta, la Lunae esperia, che se coltivata in laboratorio potrebbe essere efficace per la cura del cancro. Non sono state rese note le condizioni di salute della loro unica figlia, che si trovava in vacanza con loro al momento dello scoppio del motore all'origine del naufragio del Giant. 

 Proseguono incessanti le ricerche dei dispersi mentre le vittime salgono di minuti in minuto. 


Luna_Just a stupid KissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora