Mi hai stravolto la VITA

6: Il Pranzo e la Nuova Vita

Feci un sospiro di sollievo appena sentii le dolcissime e rassicuranti parole di Louis. Il suo tono calmo e premuroso mi fece sentire immediatamente al sicuro, e annuii silenziosamente e fermamente alla sua proposta.

Avevo molta fame. Non avevo mangiato tutto il giorno, e sapevo che dovevo nutrirmi anche per il mio bambino. Ma ero anche esausto, il corpo mi faceva male, e avevo bisogno di riposarmi.

Quando Louis mi chiese cosa volessi mangiare, mi sentii subito un po' confuso. Non mangiavo molto spesso, quindi non sapevo bene cosa rispondere. Non conoscevo molto il cibo, e la mia condizione fisica lo dimostrava. Ero magro e denutrito, ma non era mai stato il mio focus fino a quel momento.

"Grazie, Louis... starò sempre qui," dissi sinceramente, abbassando lo sguardo per un attimo. "Ho fame, sì... non ho mangiato tutto il giorno. Devo mangiare anche per il mio bambino, ha fame anche lui. Non so cosa mangiare, non mangio molto spesso, e non conosco molto il cibo..." La mia voce si fece più bassa, un po' incerta. "Decidi tu, Louis... cosa mangiare." Sorrisi timidamente, cercando di sembrare più a mio agio di quanto mi sentissi, sperando che capisse quanto fosse difficile per me esprimere queste cose.

POV Louis

Sentendo la sua risposta, rimasi un attimo fermo e confuso. Il pensiero che Harry fosse in difficoltà con il cibo mi fece sentire una grande responsabilità. Cosa avrei mai potuto cucinare per lui? Mi sentivo un po' in panico. Poi, dopo un attimo di silenzio, mi venne in mente qualcosa che sicuramente gli sarebbe piaciuto. La mia ricetta speciale.

"Okay, piccolo, adesso ti cucinerò la mia ricetta speciale," dissi, cercando di tranquillizzarlo. "Farò pollo ripieno di mozzarella avvolto nel prosciutto di Parma, con purè di patate fatto in casa. Spero ti piaccia." Era sempre stato il mio asso nella manica, un piatto che avevo preparato molte volte, e ero sicuro che sarebbe stato perfetto per Harry. Ma, piano piano, avrei scoperto anche altri piatti che gli sarebbero piaciuti.

Lo feci accomodare sul divano, dove poteva riposarsi un po' mentre preparavo.

"Resta pure qui sul divano a guardare la TV, io vado in cucina a preparare," gli dissi con dolcezza. "Appena sarà pronto, ti vengo a chiamare. Va bene?"

Non volevo forzarlo a rimanere lì, ma volevo che stesse comodo. "Harry, tesoro, non ti sto obbligando a stare lì sul divano," aggiunsi, alzando leggermente la voce per sovrastare il rumore dei fornelli. "Questa è casa tua. Puoi fare quello che vuoi. Se vuoi venire in cucina, puoi farlo tranquillamente."

POV Harry

Annuì silenziosamente, debolmente. Non conoscevo molte delle cose che Louis aveva detto, ma mi fidavo di lui, e speravo che mi avrebbe aiutato. "Grazie, Louis. Proverò il tuo piatto," risposi timidamente, sorridendo in modo fragile, ma sincero.

Louis mi fece sistemare sul divano, dicendo che avevo bisogno di riposarmi. Mi sorpresi sentendo quelle parole, perché pensavo fosse un ordine, ma in realtà era una proposta gentile. Per me era importante stare tranquillo, senza stress, quindi accettai volentieri. Mi sentivo più sicuro di quanto mi aspettassi, e il pensiero di essere lì con Louis mi faceva sentire protetto.

"Va bene, Louis, grazie... ma sto qui a guardare la televisione," dissi a voce alta, cercando di far capire a Louis che mi stavo sistemando.

Mi avvolsi nella coperta calda e accesi la televisione, cambiando i canali senza un vero scopo. Mi ritrovai a respirare il profumo dei miei vestiti morbidi e freschi, e un sorriso timido mi si dipinse sul volto. Mi sentivo più sereno.

"Così stai al caldo, piccolo," mormorai dolcemente, coprendo il mio pancione con la coperta e accarezzandolo amorevolmente. Sorrisi, sentendo il battito del mio cuore e il movimento tranquillo dentro di me. "Da adesso avremo una nuova vita, piccolo... una vita migliore," dissi con dolcezza, continuando a carezzare il mio pancione.

In quel momento, mi sentii profondamente grato. Non solo per Louis, ma per la possibilità di ricominciare, di costruire qualcosa di bello per me e per il mio bambino. Una nuova vita ci aspettava, e avevo la sensazione che, finalmente, non sarei più stato solo.