MARIKA

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«Mari corri farai tardi a lavoro.»Disse mia madre in panico, come sempre d'altronde.
Dopo essermi vestita mi lavai i denti e scesi di corsa a cercare l'appartamento.
Avrei avuto voglia di starmene a letto, ma mia madre per farmi
"guadagnare" qualche soldo ha deciso di farmi fare la babysitter.

Appena lo trovai suonai il campanello a fianco alla porta. Ad aprirmi fu un ragazzo più grande di me. Era vestito elegante ed emanava un forte profumo.

<<aspetta,so che sembra strano, l'ultima volta che ho lasciato da solo mio fratello,ha portato una ragazza in casa e non so se vorresti sapere cosa hanno fatto>>
<<basta così, vabbene verso che ora tornerai?>>dissi rivolgendomi a markos
<<verso le 23 penso>> guardò l'orologio sul suo cellulare.

<<ciao>>mormorai appena markos andò via,cercando di approcciare con il ragazzino
<<ciao >> continuò a smanettare con il telefono.
<<ora basta>>dissi scocciata togliendoli il cellulare dalle mani mettendolo nella tasca dei miei jeans.
<<che dobbiamo fare>>si stropicciò gli occhi.
<<non so,vuoi uscire?>>
<<nah non voglio farmi vedere con te>>liquidò
<<sentì,io vengo qui perché mi pagano,non perché io voglia stare con un bambino>>
<<bambino io?>>
<<si guardati>>
<<io sono bellissimo cosa stai insinuando>>
Lo guardai quasi squadrandolo malamente.
Afferrai il telecomando e passammo la serata a cantare come delle oche in calore.

<<ragazzi sono a casa>>disse markos entrando
<<ciao markos>>sforzai la voce
<<cosa è successo>>chiese preoccupato
<<abbiamo fatto karaoke>> mormorò amed anche lui senza voce.
<<beh vi siete divertiti immagino>>
disse ridendo
<<si dai,amed?>>mi girai nella sua direzione
<<si mi sono divertito>>scrollò le spalle
<<vabbene Marika grazie,ci vediamo il prossimo Giovedì>>mi diede qualche banconota
<<grazie markos, è stato un piacere,ciao amed>>salutai entrambi e mi sbrigati a scendere le scale.

&quot; ho sempre voluto tu fossi la mia babysitter&quot; /amedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora