IL REGNO DI RHAENYRA. GLI ANNI DELLA PROVA IV

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I giorni passarono e divennero settimane, lo stesso accadde per le settimane che divennero lune. La vita a corte ricominciò a scorrere normalmente, il viaggio reale venne rimandato una seconda volta per motivi di facile comprensione e venne fissata a breve una mischia per scegliere i nuovi membri della Guardia Reale. (L'idea venne ripresa dalla Guerra delle Cappe Bianche, i celebri scontri in cui vennero scelti i primi sette di re Jaehaerys I, che aveva proposto l'idea lui stesso).

Purtroppo però a pochi giorni dalla mischia, mentre la regina stava intrattenendo alcuni mercanti e dignitari commerciali provenienti da entrambi i lati del Mare Stretto (i gentiluomini originari di Essos speravano di coinvolgere Rhaenyra nella rinnovata guerra delle Stepstones, così da portare il conflitto a una fine rapida e fermare il danno ai loro commerci), la principessa Rhaenys, allora di sette anni, si era fiondata nelle stanze della regina vedova singhiozzando e con le lacrime agli occhi.

Tra lo sconcerto delle proprie dame, Alicent Hightower aveva subito abbracciato la figlioccia e le aveva domandato con gentilezza e sincera preoccupazione cosa le fosse accaduto.

Purtroppo la risposta non fu immediata, in quanto ci volle un po' di tempo per consolare la piccola principessa prima che parlasse, ma alla fine la bambina confessò che molti cortigiani, dopo che il suo uovo si era finalmente schiuso rivelando un cucciolo di drago dei colori del tramonto ma privo di ali, malaticcio, malformato e simile a un verme, avevano messo in circolo sussurri e voci infamanti che dubitavano della sua paternità.

Secondo tali calunnie infatti l'esito della nefasta schiusa sarebbe stato dovuto al fatto che la dolce Rhaenys non fosse figlia del principe Daemon, ma il frutto dell'adulterio della regina con lord Harwin Strong, il suo campione nonché marito di una delle dame a lei più care.

Come un'allibita regina vedova si ritrovò a spiegare alla figlioccia dagli occhi arrossati, quella voce non poteva che essere una completa falsità. Certo, la regina non godeva di una reputazione immacolata (come si premurò di confermare lady Eleanor) e il desiderio di lord Harwin per sua grazia era ben noto, così come la sua vicinanza alla sovrana (le era stato vicino per tutto il suo primo matrimonio e anche a corte, e aveva battezzato in suo onore la sua unica figlia femmina); eppure non solo era irrealistico pensare che la regina avesse mai tradito il principe Daemon, che aveva adorato fin dall'infanzia e amato (così sembrerebbe) da prima che si sposassero, ma la principessina non assomigliava per nulla a lord Harwin, né nell'aspetto né nella condotta.

Inoltre, come doveva esserle già stato spiegato almeno una volta, anche l'uovo di suo fratello Aegon non si era schiuso, non certo perché non era figlio di suo padre (qualunque cosa venisse sussurrata in proposito), ma perché era destinato ad avere un altro drago.

Una volta terminata l'opera di consolazione, la regina vedova chiese alla figlioccia dove avesse sentito quelle voci malevole e la bambina confessò di avere origliato da alcune servette e che le sue damigelle le avevano confermato ogni cosa. C'erano stati dei sussurri anche prima, aveva poi aggiunto, ma non aveva voluto crederci.

La regina vedova aveva sentito abbastanza. Dopo essersi congedata dalle proprie dame, e nonostante le proteste di quest'ultima, aveva trascinato la nipotina nel solarium della regina Rhaenyra, dentro il quale si introdusse senza bussare e invitando una reticente Rhaenys a esporre la situazione alla madre.

Il racconto della figlioletta incendiò il volto della regina dell'ira più intensa, tanto che la principessa Rhaenys iniziò a tremare visibilmente e la regina vedova a temere per lei. Nonostante ciò sua grazia fece immediatamente arrestare tutti coloro che si sospettava avessero diffuso la voce e decretò che le loro lingue dovessero essere tagliate. (Stranamente tra coloro che avevano diffuso le calunnie non furono trovati nobili di rango particolarmente elevato o che rivestissero cariche prominenti a corte. La cosa venne considerata sospetta da più di una persona, prima fra tutte la stessa lady Mysaria che fornì i nomi dei dissidenti, e ancora oggi si dibatte sull'argomento).

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