45 - All'hotel

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Ryland- "e se ci restassimo per un'altra settimana?"

Riker- "sai che non possiamo, abbiamo il viaggio alle Hawaii tra una settimana."

Ryland- "allora sei giorni.."

Riker- "capirai che differenza.."

Rocky- "fermi tutti. Ho un'idea."

Stiamo decidendo quanto stare a San Diego. Abbiamo pensato di stare in un hotel, invece che in quella logora macchina puzzolente. Tanto, sono avanzati dei soldi per qualche notte.

Rocky- "stiamo altri tre giorni."

Io- "io direi che è perfetto." dico stesa sulla sdraio con Ross appiccicato.

Riker fa un conto veloce dei soldi che abbiamo.

Riker- "direi che va bene. Ma dobbiamo diminuire i pasti. Voglio dire, non diminuire i pasti, ma mangiare di meno."

Annuiamo. Restiamo un altro po' in spiaggia, senza fare il bagno perchè l'aria è freddina. Poi Riker prende il cellulare e inizia a cercare su internet degli alberghi decenti.

Riker- "questo "San Diego Hotel" sembra carino..."

Rydel- "nah..le stanze danno l'idea di una sceneggiatura da film horror..."

Rocky- "appunto, potremmo macchiare le pareti di rosso con il tuo rossetto e fingere che sia sangue.."

Rydel- "qualcos'altro?"

Riker- "mmh..." scorre velocemente sullo schermo. "Questo "Village Hotel" sembra bello.."

Io- "troppo costoso..."

Riker- "già.."

Dopo qualche altro hotel scartato decidiamo un certo "Holiday Village".

Non costa troppo e le stanze non sono da film horror. Inoltre ha i pasti inclusi nel prezzo.

Ci dirigiamo all'Holiday Village seguendo le indicazioni del navigatore.

È un palazzo bianco, grande e con tante finestrelle. Deve avere almeno cento piani. Qua e la sono piazzati dei balconcini. In cima al palazzo appare maestosa la scritta nera in corsivo "Holiday Village".

Entriamo. All'interno, l'atrio è spazioso e pieno di poltrone e divani con davanti televisioni che trasmettono la replica di qualche partita di football.

Ci avviciniamo al bancone della reception, dove ci accoglie una signora sulla quarantina vestita di grigio con i capelli raccolti in uno chignon un po' troppo ordinato.

Riker- "salve. Vorremmo prenotare tre camere per tre notti."

Signora- "certo. Che tipo di camere?"

Riker- "ehm...due con un letto matrimoniale e una con tre letti singoli."

La signora annota tutto su un computer.

Signora- "tre notti, giusto?"

Riker fa un cenno d'assenso.

Ci consegna le chiavi delle stanze 345, 346 e 347. Poi ci porge un volantino.

Signora- "qui ci sono tutte le attività possibili nell'hotel. Se avete problemi, siamo da voi. Arrivederci."

Entriamo negli ascensori. Premiamo il pulsante contrassegnato dal numero 3 e io e Dells diamo un'occhiata al volantino.

Io- "ehi...c'è la piscina riscaldata.."

Rydel- "e la spa! Strano che sia costato così poco..."

Oltre a questo c'è una sala fitness, una sala giochi, un ristorante e una palestra.

Ci dirigiamo nelle rispettive camere. Io e Ross afferriamo la chiave con il numero 346 ed entriamo.

Si butta sul letto come se fosse esausto.

Ross- "sono esausto!"

Ecco, appunto.

Io- "non avrai mica fatto tanto." dico seguendolo sul letto.

Ross- "beh, sai com'è, la spiaggia è stancante, specialmente con tutte le ragazze che ti fissano e..."

Si ferma, fulminato dal mio sguardo.

Ross- "sai che c'è, sono stanco e basta."

Mi prende dai fianchi e mi avvicina a se.

Ross- "ehi, ti amo." sussurra.

Mi rendo conto che a volte ho bisogno di sentirmelo dire. Da lui. Di sentirmelo dire da lui.

Io- "anche io."

Lui sorride guardando le mie labbra.

Ross- "è sempre un piacere quando mi rispondi "anche io". Voglio dire, non me lo dici quasi mai e quando lo fai mi sento tipo Dio sceso in terra."

Sorrido anche io.

Io- "lo sai che ti amo."

Dirlo è imbarazzante, ma allo stesso tempo mi fa sentire a mio agio. È una strana sensazione, non la so spiegare bene.

Ross- "lo so."

Le nostre labbra distano un centimetro, e sia io che lui vogliamo distruggere questo centimetro una volta per tutte. Ma nessuno dei due lo fa. Respiriamo la stessa aria e passo un attimo in rassegna i momenti belli tra noi. La mia mente viaggia fino a quel giorno a Seattle, in cui abbiamo litigato, e poi si ferma al nostro primo bacio, alle stelle sopra di noi e ai nostri universi che si univano. Alle nostre labbra che si incrociavano, ai nostri corpi caldi attaccati, sul prato morbido.

E meccanicamente le nostre labbra si sfiorano, come desiderose le une delle altre, andando a formare un bacio.

Io- "sono innamorata di te, Ross. Disperatamente innamorata di te."

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Awwwwww ma che piiiccoliiiiiiiiiii. Ma awwwww.
Ho messo una bella foto sopra per la gioia di ioticredevo, godetevela eh.
Comunque, ci tengo a specificare che in molti dei posti in cui sono stati i nostri amici, io non ci sono mai andata. Quindi tipo gli hotel a San Diego me li sono inventati ahaha.
Beh, spero vi siate goduti il piccolo momento amoroso tra i due piccioncini. Bacionessssssssss.
Ah e commentate eh grazie.
Vi voglio beneee.

-r5claudia-

On The Road With You || Ross LynchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora