21.SEAN

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E se Sean fosse come Dan Reynolds degli Imagine Dragons?


Ah, dimenticavo...
Anche questo capitolo è 🔥


Buona lettura
💭👀


Joycelyn era così strafottente, con quella perenne sfida nei miei confronti.

Il suo silenzio, nelle ultime due settimane, si era conficcato nella testa come un chiodo fisso, così in profondità da perforarmi il cranio.

Quella notte me la ricordavo fin troppo bene. Mi aveva tormentato tutti i giorni avvenire ma non era stata colpa mia.
Le avevo risparmiato un dolore immenso perché ero più che certo che non sarebbe stata così che doveva andare la sua prima volta.
Non con due ragazzi alla volta.

Fu per questo che l'indomani mi ero salvaguardato nell'incrociare i suoi passi. Se lei era in cucina io ero fuori, se lei era fuori io ero... ovunque fosse lontano da lei.
Sapevo che c'ero andato giù pesante, ma non avevo avuto altre scelte e anche se ci stavo riuscendo, sapevo che quel piano di non condividere dove ci fosse anche lei sarebbe finito e quella fine arrivò prima del previsto.

Mi ero svegliato alle cinque di questa mattina.
Ero già al mio secondo caffè, avevo fatto le mie solite commissioni quando varcando la porta della cucina mi imbattei proprio nel mio campo minato. Finsi di non vederla ma fu impossibile vederla sussultare quando si mosse sulla sedia.
Immediatamente mi ritornò alla mente cosa avevo provato quella notte..
Il cazzo si gonfiò a vista d'occhio e compresi che tutto questo era fottutamente perverso e la cosa più assurda era che non se ne rendeva neanche conto.

A quel punto afferrai una padella e mi feci delle uova strapazzate: se non potevo colmare quel vuoto che sentivo dentro almeno lo avrei riempito con una ricca colazione. Il mio intento sarebbe riuscito se non sentissi echeggiare nella cucina la sua risata. 

Qualcosa mi diceva che Drew era il destinatario del suo divertimento e questo non fece altro che attirare la mia attenzione.

Joycelyn era splendida; aveva legato i capelli in due codine, indossava dei jeans consumati e una di quelle magliettine a maniche corte che le lasciavano scoperta la pancia piatta. 

Dio, se era bella da vedere e anche se l'inverno oramai era solo un lontano ricordo, questo alimentava la voglia che avevo di affondare le mie dita nella sua morbidezza.

Distolsi lo sguardo e lo puntai fuori dalla finestra.

L'aria di Fox era più calda, le giornate si erano allungate e oramai era tempo di caccia.

"Tra venti minuti usciamo" dissi buttando nel cestino le mie uova strapazzate bruciate e senza aspettare che uno dei due commentasse mi avvicinai alla porta.

Avevo bisogno di distrarmi e basta e anche se davo per certo che Joycelyn mi stava guardando la schiena, sentivo i suoi occhi marchiarmi, preferì non mi voltai neanche in questa occasione.

💨

Venti minuti dopo Drew e Joy mi raggiunsero.

Alec ci stava aspettando proprio nel punto in cui gli avevo scritto di raggiungerci.

Non nascondevo che mi fu difficile rinunciare a scambiare due parole con lei: non aveva perso tempo a chiedere cosa stava per fare, ma tanto ci aveva pensato Drew e riempire i suoi vuoti, come d'altronde accadeva spesso.

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