IO TI SEGUIRÒ

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Questa è la mia prima storia sul Signore degli Anelli; ho visto il primo film due sere fa e dopo la terza volta che Aragorn cadeva tra le braccia di Legolas il mio cuore di fujoshi non ha più retto e ha dovuto subito scrivere qualcosa su di loro...

Non ho ancora visto gli altri film, per cui spero di non aver scritto cavolate e che questo breve momento vi piaccia!

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Nella foresta regnava il silenzio, si sentivano solo ogni tanto le foglie che frusciavano per via del vento, e nient'altro.

Aragorn, gli occhi chiusi ma la mente sveglia, in piedi tra alcuni alberi stava cercando di calmare il suo cuore.

Gandalf era morto, Frodo se n'era andato con Sam, Boromir era morto; la loro unica opportunità per fare ancora qualcosa, era riuscire a recuperare Merry e Pipino.

Erano giorni che li inseguivano, e per quanto la strada fosse sicuramente giusta, ancora non erano riusciti ad avvistarli... Doveva assolutamente pensare a un piano per riuscire a recuperarli prima che fosse troppo tardi.

D'un tratto, sentì un ramoscello spezzarsi alle sue spalle e si voltò di scatto, la mano sulla spada; si rilassò però quando notò che era una sua conoscenza a starsi avvicinando.

- Non pensavo facessi rumore, gli elfi di solito sono molto più agile di così- commentò, mentre si voltava completamente verso il nuovo arrivato.

- Se ti avessi colto alle spalle, avrei rischiato di venire attaccato; ho preferito avvisare del mio arrivo- affermò Legolas, fermandosi a pochi passi da lui.

- Gimli dorme? Non sarà pericoloso lasciarlo da solo?- commentò Aragorn. La compagnia del biondo nella missione era più che gradita, averlo con lui durante le battaglie lo faceva sentire sicuro, sapeva di poter contare su quel ragazzo; ma se si trattava di rimanere soli in altre occasioni...

- Ho controllato in giro, e in ogni caso siamo sempre in all'erta: non ci sono pericoli se anche rimane solo per qualche minuto- affermò Legolas, senza distogliere lo sguardo dal moro.

- Capisco. Sei venuto a cercarmi per qualche motivo?- chiese Aragorn, cercando un modo per uscire da quella situazione.

- Stai mantenendo il sangue freddo dall'inizio della battaglia. Hai preso in mano le redini, soprattutto dalla morte di Gandalf, e anche ora che la situazione non è delle migliori stai mantenendo tutta la tua decisione. Sono venuto a concederti, almeno per qualche ora, la possibilità di rilassarti anche tu- dichiarò Legolas.

Aveva sempre ammirato il modo in cui quel ragazzo riuscisse a rimanere razionale anche nei momenti più disperati, ma sapeva bene quanto un comportamento simile potesse essere pericoloso e non voleva rischiare che Aragorn si facesse male per quello.

- Non potrò rilassarmi fino alla fine della battaglia. E poi, puoi ringraziare anche te stesso, Legolas: in fondo, anche se non sempre comprendi subito le mie motivazioni, non hai mai esitato a darmi ascolto e seguirmi. Se mi sento così libero di agire è anche grazie a te- dichiarò il moro.

- Ci conosciamo da tempo Aragorn, so bene qual'e il tuo valore. E so bene che anche tu hai un grande cuore, e desideri poter dare sfogo ai tuoi sentimenti- affermò Legolas.

- Non so di quali sentimenti tu stia parlando, Legolas. Ti pregherei di rimanere concentrato sulla missione- ribattè Aragorn.

Non poteva affrontare quella storia in quel momento, aveva troppo per la testa.

- Sai bene di cosa parlo, Aragorn. Ricordi la nostra ultima missione insieme? Sei stato tu stesso a dirmi che, se non stacchi mai la mente da ciò che stai facendo, rischi di perderti completamente in esso- affermò Legolas.

ARAGORNXLEGOLAS ~ ONE SHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora