Capitolo 4

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[Discussioni/uso di droghe]


"Ahh, fottuto stronzo!" Urlò Yeji, asciugandosi l'alcol che le colava dal mento. Lanciò uno sguardo indignato a Wooyoung che aveva appena rovesciato la sua birra mentre la stava bevendo, riversando i resti della bottiglia sulla sua camicia. "Mi compri una camicia nuova."
"Oh, che noia, stronza!" Wooyoung si mise a ridere, dando il cinque a Yeonjun.
Yeji sgridò i ragazzi, si alzò dal divano e andò in cucina a prendere una nuova birra.
"Non smette di parlare di quella camicia, sai che è la sua preferita." Ridacchiò Yeonjun, mentre Wooyoung faceva spallucce.
"Voi siete i peggiori, se non avessi la birra impazzirei." Gemette Yeji, ricadendo sul divano. Mise il bordo della bottiglia tra i denti facendo scattare il tappo. "Hai qualcosa di buono per noi, Gyu?"

Gli occhi di Beomgyu erano vitrei e fissavano il vuoto, non riusciva ad affrontare il fatto che Taehyun fosse lì e che fosse seduto a pochi metri da lui. Cercò di fare finta di niente, come se non fosse infastidito ma la sola sensazione dello sguardo di Taehyun, gli fece venire voglia di scoppiare a piangere.
"Ehi, non parliamo di queste...cose, Taehyun è qui." Parlò Soobin ansioso.

Yeji sgranò gli occhi e bevve un sorso di birra. Wooyoung cercò di nuovo di ribaltarle la bottiglia ma lei gli tolse subito la mano. "Giuro Woo, ti taglio l'uccello."
"Oh, ho tanta paura."
"Come vuoi." Yeji spinse Wooyoung, facendolo sbattere contro Yeonjun.
"Comunque, pensavo che a Taehyun piacessero queste cose."
"Di che cosa stai parlando?" Chiese Taehyun, anche se in realtà conosceva già la risposta. E come faceva a conoscere già la risposta? Perché conosceva Beomgyu.
Yeji si abbassò scherzosamente e, rendendo la sua voce estremamente bassa gli disse: "Droga." Poi scoppiò improvvisamente in una risata.
Anche gli altri ragazzi scoppiarono a ridere, tranne Soobin, che guardò nervosamente Taehyun. E naturalmente Beomgyu, che sembrava essere da tutt'altra parte.

"Non ti dispiace se ne facciamo un po' anche noi, non ti obbligheremo a farlo." Affermò Yeonjun, gettando un braccio su Soobin.
"Certo, non mi dispiace. Però passo."
Taehyun poteva vedere i flashback di cinque anni fa. Il sangue che gli colava dal naso, le gocce cremisi che scendevano sulla sua pelle pallida, il suo corpo senza vita steso sul tavolo. Ricorda le lacrime versate, quell'immensa sensazione di paura, la paura di perdere l'unica persona che amava di più al mondo.
Quindi sì, gli importava.

"Ok, bene. Gyu hai qualcosa di nuovo per noi? Gyu?"
Il gruppo guardò Beomgyu ma il ragazzo era ancora nel suo mondo. Yeonjun fece un gesto a Taehyun, dicendogli silenziosamente di spingere il ragazzo accanto a lui.
Taehyun lo accontentò, scuotendo delicatamente Beomgyu, finché non tornò improvvisamente sulla terra.
"Ma che cazzo? Non toccarmi!" Scattò Beomgyu, allontanandosi di più da Taehyun.
"Ehi, non fare lo stronzo! Non avrebbe dovuto toccarti, se tu avessi risposto al tuo fottuto nome!" Yeji si girò di scatto, ricevendo in cambio solo un grugnito. "Hai qualcosa di nuovo per noi?"

Beomgyu sentì una fitta al cuore, riempiendosi di quel senso di colpa. Era una sensazione che si era dimenticato da tempo, molto nostalgica.
"Ehm, non lo so. Ho della coca, fammi controllare." Rispose, frugando in tasca. "Ho dell'LSD..."
"Oh, cazzo, no." Interruppe Wooyoung, lasciando cadere la testa tra le mani. "L'ultima volta che mi sono fatto di quella roba mi sono svegliato tre giorni dopo, circondato da prostitute, in una prigione spagnola."
"Allora andiamo con la coca." Disse Yeonjun e Beomgyu gli porse il sacchettino bianco.

Yeji tirò fuori dalla borsa una carta di credito e la fece girare tra le dita. "Facciamo sempre la coca, la prossima volta prendici qualcosa di nuovo Gyu, ok?"
"Beh, non ho ancora deciso. Ne parlerò con Yoongi."
Yeji approvò con un cenno del capo, mentre Yeonjun rovesciava la polvere bianca sul tavolo. Yeji iniziò a tagliare le linee, facendone cinque distinte.

"Ho bisogno di un po' d'aria fresca." Commentò Beomgyu, uscendo di corsa dalla stanza senza un motivo particolare.
"Che problema ha?" Chiese Wooyoung.
Yeonjun sniffò la sua dose, respirando profondamente mentre tornava a sedersi. "Non ne ho la più pallida idea."

__________

Faceva ancora freddo come prima, forse anche di più. Beomgyu si appoggiò al muro in cima alle scale e tirò fuori dalla tasca una piccola scatola, aprì il pacchetto di carta e ne estrasse una sigaretta. La mise tra i denti e accese l'estremità con l'accendino.
Inspirò profondamente ed espirò una boccata di fumo bianco.
Ne aveva proprio bisogno, lo stress lo stava davvero distruggendo.
Le orecchie di Beomgyu si tesero al suono della porta che si apriva di scatto. Non si voltò per vedere chi stesse uscendo ma si limitò a osservare la figura, non ci volle molto prima che capisse di chi si trattasse.
"Pensavi che con i capelli biondi non ti avrei riconosciuto?" Intervenne Beomgyu con freddezza. "Cazzo..." Borbottò dopo.

Taehyun si avvicinò alla ringhiera, appoggiandosi alla lamiera. Guardò il ragazzo in piedi di fronte a lui. "Non l'ho scelto io, ma la mia fidanzata."
"Ovviamente sei fidanzato." Lo schernì Beomgyu. "Vivi una vita perfetta, vero?"

"Dovresti smettere di fumare."
"Dovresti uscire dalla mia vita."

I due ragazzi si guardarono, quasi sentendo il tempo riavvolgersi. Non erano più quelli di adesso, ma il Beomgyu e il Taehyun di allora.
Tuttavia, questo non significava nulla.

"Per te è stato abbastanza facile cinque anni fa." Continuò Beomgyu, facendo un altro tiro di sigaretta.
Prima di rendersene conto, la sigaretta gli fu strappata di mano. Taehyun la gettò sulla grata metallica e la calpestò senza alcuna esitazione.

"Spacci di nuovo?" Taehyun si avvicinò a Beomgyu, solo pochi centimetri separavano i loro volti.
"Non sono affari tuoi." Beomgyu spinse indietro Taehyun, guardandolo in lontananza. "Forse lo sapresti se non te ne fossi andato."

"Ok, ti ho lasciato. Cinque anni fa ho scelto di lasciarti." Taehyun fece di nuovo un passo avanti con sicurezza e Beomgyu si sentì rimpicciolire sotto il suo sguardo. "Volevo avere una bella vita, ed è esattamente quello che ho avuto."

Il respiro di Beomgyu si fece pesante e sentì delle mani afferrargli la vita. Taehyun spostò la testa in avanti, premendo le loro fronti insieme.
"Mi odi?"
"Tantissimo." Sussurrò Beomgyu.
Un sorrisetto si insinuò sulle labbra di Taehyun. Poi si avvicinò all'orecchio di Beomgyu, pronunciando dolcemente. "Non potrei mai odiarti, Gyu."

Si sentiva come se migliaia di farfalle gli stessero svolazzando nello stomaco. Beomgyu non pensò molto a quello che avrebbe fatto dopo, agendo solo in base a quell'ondata di sentimenti.
Le dita di Beomgyu afferrarono la nuca di Taehyun, avvicinandolo e facendo incontrare le loro labbra.
Il battito del suo cuore era l'unica cosa che riusciva a sentire, essendo già assuefatto a quella sensazione dimenticata da tempo. Un mix di nicotina e birra travolse le loro papille gustative, mentre Taehyun infilava la lingua nella bocca dell'altro, prendendo il controllo del bacio.

Quando si staccarono, i due ansimarono in cerca di aria. Beomgyu guardò Taehyun quasi chiedendosi se fosse solo frutto della sua immaginazione, era stato via per cinque anni e Beomgyu non aveva fatto altro che provare rancore nei suoi confronti. Ora era tornato e, dopo essere stato con lui per meno di cinque minuti, si stavano già baciando.
Cosa sarebbe successo dopo? Sarebbero tornati insieme. Sicuramente no.

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