Dedicato ad ogni ragazza o ragazzo, che avrà pace a leggere questa storia.
Buona lettura :)Doncaster era sempre stata una cittadina soleggiata, solare e molto calda rispetto alla lugubre e fredda Londra; di questo, Harry Styles, se ne era accorto quando era sceso dal treno e il sole pungente di mezzogiorno gli era picchiato sulle spalle, facendo rimpiangere il povero riccio per essersi messo tutte quelle maglie. Ma il ragazzo alzò le spalle e zizzagando tra le persone riuscì a uscire dalla stazione - di questo veloce passaggio aveva ringraziato le sue gambe veloci e magre e il suo corpo da palestrato. Harry Styles era sempre stato il ragazzo taciturno e solo, la maggior parte delle volte. A lui non piacevano le feste, gli alcolici e soprattutto a lui non piacevano le ragazze. Ovviamente preferiva una cioccola calda e un bel film il sabato sera alle cose prima elencate. Harry Styles portava lunghi e ricci capelli che incorniciavano il suo volto in modo particolarmente perfetto; occhi penetranti e così verdi da sembrare diamanti; e labbra carnose che non si stendevano quasi mai in un sorriso splendente. O almeno, non dopo la morte di sua madre. Ma di questo Harry non voleva parlare quasi mai. Da allora gli piaceva viaggiare, sempre, da città in città, cambiando continuamente scuola o amici - ma di questo lui non se ne preoccupava. Quel giorno di metà Luglio, Harry Styles era capitato a Doncaster con la strana sensazione di poter ritornare a vivere, a sorridere, come se quella città gli trasmettesse sicurezza. Ma Harry sapeva che quella era una delle tante sensazioni che provava ogni volta arrivato in una nuova città. Era sempre la solita storia; ogni volta arrivato in un nuovo posto Harry si convinceva che era arrivato al suo traguardo e che era l'ora di smetterla con queste cazzate. Ma Harry Styles, anche se cauto e taciturno, era testardo e quando lui cercava qualcosa non si arrendeva finchè non l'aveva trovata. Ma, questa volta, Harry non sapeva cosa stesse cercando. E forse era per questo che vagava da città in città: sperava di trovare quel qualcosa da farlo sentire protetto. Quindi, quando Harry varcò la soglia della piazza centrale di Doncaster, si disse che ormai quella sensazione la provava in ogni posto e che sarebbe ripartito in cerca ancora una volta. Ma Harry Styles non sapeva quanto, quella volta, si stesse sbagliando di grosso.
Louis Tomlinson. Se questo nome non vi dice niente vuol dire che non fate parte della piccola cittadina di Doncaster. Louis era nato, cresciuto e conosciuto da tutti, lì, in quel paesino sperduto che non si trovava sulla cartina geografica ma che aveva un posto speciale riservato nel cuore di Louis. Pazzo, ribelle, giocherellone, festaiolo: ecco come era Louis. E se ti fosse per caso dimenticato di queste piccole - ma enormi - qualità del nostro piccolo Louis, allora di certo non ti scorderai dei suoi occhi talmente azzurri da penetrarti dentro con un solo sguardo, o delle sue labbra fini che molto spesso si aprivano in un grosso sorriso giocoso. Louis Tomlinson non era di certo una persona vergognosa, no di certo, o nemmeno taciturna - e chi lo fermava più se incominciava a parlare? Logorroico in un modo impressionante e bellezza inumana, ecco. Aveva un sacco di amici a scuola, o ai bar o ai locali, non importava dove andassi; tutti erano amici di Louis Tomlinson, tanto che certe volte entrava in discoteca gratis grazie ai due omoni che lo salutavano con gentilezza facendolo passare. Sua madre, che era venuta a sapere di questo fatto, gli aveva mandato un'occhiata di fuoco per poi incominciare a ridere - perchè, andiamo, era fiera di suo figlio! Louis Tomlinson era beato tra i suoi amici e parenti, ma anche lui voleva qualcuno da amare - che sia maschio o femmina, a lui non importava - ed era certo che se non aveva ancora incontrato la persona giusta in venticinque anni di vita a Doncaster, si era convinto che mai l'avrebbe trovata. Ma anche Louis Tomlinson si sbagliava di grosso.
Harry Styles e Louis Tomlinson non avevano assolutamente niente in comune, ne dalla parte del carattere ne dall'aspetto fisico, e questo poteva sembrare che non sarebbero mai andati d'accordo su nulla, ma una cosa in comune forse l'avevano: l'odio verso i Lunedì. Oh si, Louis odiava a morte i Lunedì tanto quanto Harry.
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Smile // OS!LS
Short StoryHarry non si ricorda più come si sorride, forse perchè è da molto che non lo fa. Cerca speranza, cerca una via di fuga ed è per questo che viaggia. Ma ogni volta che si ritrova in una città diversa, una sensazione che gli dice di esser arrivato nel...