Non mi piace festeggiare il mio compleanno.
Odio questo giorno.
Mi sembra di non aver concluso nulla nella mia vita, di essere rimasto fermo nella stessa casella fino ad oggi, guardando il resto del mondo scorrere davanti a me, senza poter fare niente che mutasse questa routine.
Ma oggi, oggi è... diverso.
Perché io e Sound festeggiamo assieme, posso tenergli la mano.
Posso ripetergli quanto lo amo.
Mi avvicino alla sua schiena.
Sorrido d'istinto.
I suoi genitori assieme ai miei hanno deciso di dare una piccola festa, un ritrovo privato solo per noi. Sanno che conviviamo da un bel po', che passiamo il tempo la maggior parte da Sound per scrivere la tesi o preparare qualche lista degli invitati o altri eventi prima del matrimonio stesso.
Solo che...
Guardo White, il suo papà preferito.
Mi guarda, sorride un po'.
Credo che abbia sempre saputo che cos'è Sound per me, dal primo giorno che gli ho detto di amarlo. È stato comprensivo, non si è mai infilato direttamente nel nostro rapporto, ci ha guardato da lontano come se fossimo delle pedine, aspettando che arrivasse il momento giusto, vale a dire oggi.
Oggi.
Con un braccio dietro la schiena scoperta di Sound, che beve dal suo calice di vino, seduto sul divanetto di fronte al tavolino ricoperto da vassoi di delizie, che ascolta suo fratello parlare delle lezioni di equitazione, e di qualcos'altro che ha a che fare con l'insegnante o il figlio.
Non che mi interessa, sinceramente.
Vedo solo Sound, adesso.
Le labbra rosate ricoperte dallo strato lucido del burro cacao - l'ha messo in camera da letto, quando ci stavamo preparando per scendere a cena - rivolte verso l'alto, che arriccia leggermente quando sorride durante la conversazione.
Le dita piccine appoggiate sulle cosce, sopra al pantalone di velluto nero.
Ha freddo, ne soffre tantissimo.
Non mi sorprende che abbia scelto qualcosa di comodo, ma elegante, che indossa la maggior parte delle volte che usciamo a fare una passeggiata fuori dal Campus, per recuperare la cena della serata.
Però...
Deglutisco.
Indossa una maglietta scoperta sulla schiena.
Merda.
Ma posso scoparlo fino a farlo gridare?
Sono andato in camera sua per fargli una sorpresa, prima di venire giù. L'ho aspettato per un paio di minuti, non mi sono reso conto che si fosse cambiato fin quando non mi ha preso per mano, con quel sorriso compiaciuto che sembrava dire "non hai notato qualcosa?" e mi portava giù, qui dai suoi genitori a festeggiare il mio ventitreesimo compleanno.
Che cazzo.
È stato sleale.
Non riesco a levargli gli occhi di dosso, non ce la faccio a non guardarlo.
La maglietta ha uno scollo a v che scivola all'altezza del torace, la rilegatura trasparente scura arriva fin sopra le clavicole, lasciando quella parte di pelle scoperta, ma non in maniera volgare, semmai in modo estremamente elegante, a tratti persino sensuale.
Sta ricurvo in avanti, leggermente.
Ha qualcosa di regale nei suoi movimenti, nel modo in cui ignora le mie carezze sulla schiena scoperta.
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☽ 𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹 𝗯𝗮𝗯𝘆 ʷᶦⁿˢᵒᵘⁿᵈ
Fanfiction➯ ᴡɪɴsᴏᴜɴᴅ ➯ sɪᴅᴇ sᴛᴏʀʏ: ʜᴇᴀʀᴛʟɪᴍɪɴɢ ➯ ᴍʏ sᴄʜᴏᴏʟ ᴘʀᴇsɪᴅᴇɴᴛ / ɴᴏᴛ ᴍᴇ / ᴍᴏᴏɴʟɪɢʜᴛ ᴄʜɪᴄᴋᴇɴ !ᴀᴜ ➯ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ↳ 𝙇𝙤 𝙧𝙞𝙘𝙝𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙪𝙣'𝙖𝙡𝙩𝙧𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖, 𝙘𝙤𝙣 𝙫𝙤𝙘𝙚 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙗𝙖𝙨𝙨𝙖. 𝙎𝙞 𝙖𝙥𝙥𝙤𝙜𝙜𝙞𝙖 𝙘𝙤𝙣 𝙞𝙡 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖 𝙡...