Ci sono tante cose che ho sempre voluto fare.
Non ho raggiunto nessuno degli obiettivi che mi ero prefissato, ma ho avuto la fortuna di cambiare completamente la mia vita, dal giorno in cui ho incontrato Sean.
Sembra una frase fatta, una storia d'amore nata come nei classici film romantici. Non è del tutto errato, se non fosse che provengo da una famiglia di nobili origini e che il mio futuro era già prescritto, da prima ancora che nascessi.
Io ho messo le carte in tavola, però.
Ho cambiato le regole del gioco.
Mi sono innamorato.
Per la prima volta, non ho seguito le regole imposte dalla dinastia. Mi sono creato una famiglia con chi mi aveva fatto innamorare, con il padre dei miei figli.
A differenza di Black, che non ha mai voluto proseguire secondo i piani imposti dalla dinastia, perché ha preferito sparire e andar via di qui.
Siamo sempre stati la sorpresa indesiderata della nostra famiglia.
Black non seguiva le regole, io cercavo di coprirlo come mi era possibile. Io ero domabile, lui no.
Quando eravamo bambini giocavamo con Gram, il figlio dei nostri amici più cari. Eravamo un bel trio, fin quando Black non si è innamorato di lui o Gram si è innamorato di Black. Ad essere sincero, non ho mai capito come due caratteri così differenti potessero andar d'accordo.
Black non è mai stato innamorato. È sempre stato un'anima impura, il ragazzo che faceva disperare l'istruttrice di equitazione perché le rispondeva male se provava a dirgli di non incurvare la schiena durante le prove per le gare.
Al contrario di me, che ho cercato di seguire i consigli dei nostri nonni. Ho accettato di dare il mio consenso, qualsiasi fosse la causa.
Sono stato un burattino.
Fino a che non ho incontrato Sean.
In un piccolo locale fuori da Bangkok, seduto su una sedia davanti a un bancone.
Mi guardava.
Solo qualche anno più tardi, ho scoperto che si ricordava di me.
Da bambini frequentavamo la stessa scuola privata, solo che io non ricordavo il suo viso. Non ci eravamo mai rivolti la parola, in effetti.
Però, lui mi aveva notato.
Sono abituato che gli occhi degli sconosciuti siano puntati su di me, ma non mi piace.
A meno che non si tratta di Sean, non sono disposto a nulla.
Mi sdraio su un fianco, avvicinando le labbra al suo orecchio.
Sta ancora dormendo.
È stanco, per colpa dei turni dell'ultima settimana.
Dato che oggi si sposerà Sound, abbiamo cercato di spostare ogni visita urgente giorni prima.
Ma non ci siamo riposati, anzi, la dose di lavoro è aumentata giornalmente e l'unica cosa che facevamo appena arrivati a casa, era controllare che Nueng fosse già tornato dalle sue lezioni di equitazione, e che noi potessimo già andare a riposarci in camera, anche senza cenare assieme a lui.
Mi sento un po'... indolenzito, ad esser sincero.
Ieri... è stato come le altre volte, forse anche meglio.
Ma non sono più abituato a questo ritmo.
«Papii? Papii... dobbiamo scendere a fare colazione, Papii. Vuoi vedere che Sound si sposa o no?»
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☽ 𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹 𝗯𝗮𝗯𝘆 ʷᶦⁿˢᵒᵘⁿᵈ
أدب الهواة➯ ᴡɪɴsᴏᴜɴᴅ ➯ sɪᴅᴇ sᴛᴏʀʏ: ʜᴇᴀʀᴛʟɪᴍɪɴɢ ➯ ᴍʏ sᴄʜᴏᴏʟ ᴘʀᴇsɪᴅᴇɴᴛ / ɴᴏᴛ ᴍᴇ / ᴍᴏᴏɴʟɪɢʜᴛ ᴄʜɪᴄᴋᴇɴ !ᴀᴜ ➯ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ↳ 𝙇𝙤 𝙧𝙞𝙘𝙝𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙪𝙣'𝙖𝙡𝙩𝙧𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖, 𝙘𝙤𝙣 𝙫𝙤𝙘𝙚 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙗𝙖𝙨𝙨𝙖. 𝙎𝙞 𝙖𝙥𝙥𝙤𝙜𝙜𝙞𝙖 𝙘𝙤𝙣 𝙞𝙡 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖 𝙡...