Capitolo 24: Pov: Vuoi tornare alla Nevermore, ma poi ci ripensi

111 8 8
                                    



Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Although I'm not perfect, I feel perfect in your eyes
Turn the lights on, honey, I don't really wanna hide, not tonight
Come and crash into me 'cause I want us to collide»

Poggio la custodia del violoncello a terra con estrema delicatezza.

Mi fa effetto tornare alla Nevermore, nella mia vecchia stanza eccetera.

Mi guardo intorno, è tutto esattamente come lo avevo lasciato, nulla è fuori posto.

Osservo la grande vetrata a forma di ragnatela e scuoto la testa quando noto che è ancora divisa a metà da plastica colorata e scotch nero.

«Ciao».

Mi volto lentamente, molto lentamente appena sento la unica e stridula voce di Enid, nonché compagna di stanza anche per questo semestre.

«Vedo che anche tu sei tornata» ricambio il saluto in questo modo con un tono leggermente distaccato.

Sono stata fuori dalla mia stanza soltanto due settimane eppure mi sembra passata un'eternità.

«Come è andata la vacanza?» le chiedo mentre sistemo le mie cose, «Beh, bene anche se devo dire che mi sei mancata. Sei mancata a tutti in realtà, persino a Kile».

«A me no».

Faceva parte degli studenti lagna, e in più era anche stupido e stronzo, quindi non vedo perché abbia dovuto sentire la sua mancanza.

«Lo immaginavo. Oh, credo che tu debba chiarire con Xavier» faccio per ribattere ma lei si chiude la porta alle spalle.

Maledizione a te Enid.

Dove potrei trovarlo?
Pensa pensa pensa Mercoledì!

Ma certo, il atelier.

***

Mi faccio coraggio e busso (già, ho imparato a bussare dopo le spiacevoli esperienze fatte qui dentro).

«Finalmente! Ajax aspettavo quei colori da-» inutile dire che quando mi vede sgrana gli occhi dallo stupore.

«Vuoi restare lì a farmi la radiografia oppure farmi entrare?».

Si sposta di lato e chiude la porta.

«Wow, hai ristrutturato questo posto» «Si vede tanto?» «Risposta onesta?» «Non lo so» «Allora non risponderò».

«Beh, ho pensato che dopo quello che è successo fosse ora di togliere tutti quei dipinti macabri» «Guarda che a me piacevano».

Mi fermo.

«Si, quello l'ho tenuto» fa animare il quadro dove ci sono io che suono il violoncello.

«Mi sembra scontato, è uno dei più belli. A differenza di quegli orrendi murales che facevi prima, smettila ti prego» roteo gli occhi sbuffando.

Hold on Mercoledì x Tyler Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora