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L'altra volta l'ho vista, ero al bar e lei al ristorante di fronte, io vedevo lei ma lei non vedeva me.

Non so se volevo che mi vedesse ma mi sistemavo i capelli nel caso si fosse girata.

Era con dei suoi amici, con una ragazza.

Non ho sentito la morsa allo stomaco che avrei sentito prima,

Ma non ho potuto fare a meno di pensare che lì con lei, se le cosa fossero andate diversamente, ci sarei potuta essere io.

È cambiata fisicamente, ma i gesti e le espressioni sono rimaste le stesse.

Questo mi fece sorridere (un po' amaramente)

Mi chiesi se a volte pensa ancora a me, io lo faccio ma molto meno di prima.

Mi chiesi se avesse mai parlato di me ai suoi nuovi amici, se lo stava facendo in quel momento, se si riferiva a me come Bibba o come Eleonora.

Mi chiesi se le mancavo.

Lei mi manca, meno di prima.

Non so se mi manca lei o l'idea di lei.

Mi chiedo, adesso, se lei si fa le stesse domande.

Se se le abbia mai fatte.

(...)

Avrà ancora le nostre foto sul cellulare? Perché io ce le ho.

Non le guardo mai, ma so che ci sono.

Starà pensando a me in questo momento?

Starà scrivendo di me in questo momento?

Forse no.

Probabilmente no.

Ma non fa niente.

Forse è bene che sia andata così.

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