Nervosamente mi torturavo le labbra screpolate arrotolando tra le dita i lacci della felpa.
Erano passati solo cinque minuti da quando mi trovavo seduto su uno degli sgabelli della cucina, che ad ogni minimo movimento scricchiolava rumorosamente, e ora iniziavo a provare una sensazione di ansia, che cresceva sempre di più con lo scorrere del tempo.
Non avevo idea di come Seungmin e Jisung avessero convinto gli altri ad ascoltare quello che avevo da dire, eppure ora si trovavano tutti e sei attorno a me.
Minho era seduto su una sedia, aveva i gomiti poggiati sul tavolo, il mento sorretto dai palmi delle mani e i ribelli ciuffi viola che gli contornavano il volto, sembrava abbastanza assonnato probabilmente si era svegliato da poco.
Changbin aveva la schiena appoggiata al frigo e le braccia incrociate, da quella posizione risaltavano sia le sue braccia muscolose che il suo petto ampio, e per la prima volta lo vidi portare un paio di occhiali da vista con le lenti grandi ma sottili, mentre Hyunjin gli era affianco ma a differenza del moro era rigido come un bacchetto di legno, aveva i pugni stretti lungo i fianchi, le spalle dure e il suo caratteristico sguardo felino puntato su di me.
Chan invece era girato di schiena e guardava fuori dalla finestra, era stato l'ultimo ad entrare nella stanza poi, in silenzio, si era allontanato scostandosi verso destra e voltandomi le spalle.
Quel gesto mi aveva fatto perdere tutto il coraggio della sera precedente, lasciando invece spazio alle mie insicurezze.
In quel momento avrei voluto solo andarmene via di lì.
Sentì qualcosa accarezzarmi la nuca e vidi un braccio completamente fasciato passarmi sopra la fronte e posizionare una tazza di the fumante davanti ai miei occhi.
"Andrà tutto bene" la voce di Jisung mi risuonò forte nelle orecchie, nonostante stesse sussurrando per non farsi sentire, "noi siamo qui"
Un lungo sospiro mi uscì dalla bocca, facendomi sentire un po' più alleggerito.
Era vero, Seungmin e Jisung erano dietro di me, pronti a sostenere parte del peso che mi portavo dietro da sempre.
"Adesso che siamo tutti qui penso che sia giusto parlare di quello che è successo" fu Minho a rompere il silenzio, "per questo, Jeongin, vorremmo sapere la verità, su tutto"
Avevo tantissima paura, sentivo il cuore martellare nel petto e le palpebre tremolare.
Stavo per andare contro la prima regola; quella più importante.
Ma non volevo tirarmi indietro, non adesso.
Il volto radioso di Felix mi comparì nella mente, avevo provocato troppo dolore a tutti quanti.
Dovevo cercare di rimediare.
Deglutì, sistemandomi meglio sulla sedia, "Non ci sono scuse per quello che ho fatto, non avrei dovuto mentirvi sulla mia identità, ma il giorno in cui vi ho incontrato era terribilmente spaventato. Per me quella era una situazione completamente nuova, dato che" mi bloccai inspirando un po' d'aria "fino a quel momento non ero mai uscito di casa"
"In che senso?" Minho sembrò stranito dalla mia affermazione.
"Fin da quando ero piccolo ho sempre saputo di essere un grosso peso per la mia famiglia, un bambino privo di alcun potere era nato in una delle famiglie più prestigiose di tutta Seoul, inevitabilmente quell'immagine costituita solo da maghi forti e potenti era stata distrutta e, per evitare ulteriori problemi, dal momento in cui ho messo piede in quella casa, venni chiuso a chiave in una stanza; non ho mai avuto il permesso di uscire da lì se non per rare occasioni" presi la tazza tra le mani, sentendo un piacevole calore scaldarmi le ferite sui palmi, "passavo intere giornate a leggere grossi e pesanti libri o a guardare i miei fratelli giocare nel giardino di casa dalla finestra della mia stanza. La situazione è, diciamo, cambiata a seguito del decimo compleanno di mio fratello Dongsun. Avevo appena sei anni e in quel periodo iniziò la mia educazione"
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The lost land //Jeongchan
FanfictionLa famiglia Yang è sempre stata composta da maghi forti e coraggiosi, dotati di un incredibile potere, che gli ha permesso di ottenere un posto privilegiato all'interno della nuova società. Rigore, Ordine e Forza sono le tre leggi che governano da g...