Chapter.5

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Stavo per uscire dall'auto, agitata mi ricontrollai per assicurarmi di non aver dimenticato niente, e sperando di essermi vestita "adeguatamente",con un paio di converse bianche, pantalone di jeans a vita alta e una felpa bianca con due strisce blu su entrambe le braccia, scesi leggermente tremante, ma cercando di sembrare più tranquilla possibile. Camminai verso la segreteria per ritirare il mio orario, ma appena arrivata trovai chiuso, sbuffai sonoramente e iniziai a frugare nella borsa per trovare il telefono, quando sentii una voce dolce e un po' insicura alle spalle, mi voltai, già sorridente, -Ciao, sei n-nuova?- balbettò -Ha-hai bisogno di una mano?-, era davvero adorabile, era uno dei ragazzi che avevo visto la prima volta che venni qui, due occhioni azzurri e capelli castano chiari un po' arruffati, rimasi per un paio di secondi a fissarlo negli occhi, quando poi tornai alla realtà, risposi anche io un po' esitante -Oh mio dio, si grazie, sono nuova e avrei bisogno del mio orario ma qui- dissi indicando la segreteria - non c'è nessuno, quindii... non so che fare...- conclusi timidamente, lui sorrise e mi prese per mano mentre diceva -Non ti preoccupare, dimmi in che classe sei e ti ci porto io-, -la 3H- dissi seguendolo, -bene- disse lui tutto fiero; girando un'angolo però il ragazzo andò a sbattere contro qualcuno: un ragazzo alto e con un fisico slanciato, occhi verde acceso e con pelle e capelli scuri, anche lui era uno dei ragazzi che avevo visto quel giorno, un suo amico, o almeno così credevo prima di vedere lo sguardo infuriato del ragazzo difronte a me mentre osservava le nostre mani "relativamente-intrecciate", poi il suo sguardo si posò su di me, mi guardò negli occhi, sorrise, un sorriso da togliere il fiato e ammiccò sensualmente, era bello,ma dovrebbe avere un po più di rispetto, così mentre se ne stava andando, in stile "sodiesserebelloenonpossochiederescusaperciòdicuinonhocolpa", lo afferrai per un braccio e dissi con tono fermo -Che c'è? "Scusa" non va più di moda?" lui rimase a bocca aperta, quasi come se nessuno lo avesse mai contraddetto in vita sua , ma dopo essersi ripreso gli si formò un piccolo ghigno sulle labbra- A cosa è dovuto il mio "scusa", se posso chiedere principessa?-disse, che sfacciato, ma non mi scomposi e gli risposi a tono -È dovuto al fatto che ci sei praticamene finito addosso, tesoro- dissi pronunciando sensualmente, per quanto mi fosse possibile, l'ultima parola; in un primo minuto rimase un po' scosso, poi fece una specie d'inchino e sorridendo, anche più di prima, disse -Chiedo perdono sua maestà-, mi stava davvero innervosendo con questa principessa di qua, maestà di là, così mi giro e me ne vado, lasciandolo ancora mezzo inchinato. Dopo aver scoperto il nome di entrambi i ragazzi, quello simpatico,dolce e carino Liam e quello che se la tira Brett, finalmente arrivo in classe dove Liam mi lascia dicendo testualmente -Ricordati che se a pranzo sei da sola puoi venire da noi, e giuro che Brett no ti darà fastidio-, poi entrai, il prof mi presentava "gentilmente" come "la ragazza nuova", poi mi andai a sedere e notai che c'era un ragazzo al penultimo banco, uno di quelli che avevo visto la prima volta, che mi fissa quasi come se fosse in trance, è alto magro capelli castani come gli occhi e una faccia dolce, ma allo stesso tempo virile... "Stiles Stilinski!!" sento gridare il prof. "S-si coach?"risponde il ragazzo che mi fissava...
Coach?
Stiles?
Stilinski?
-Che nomi originali!- pensai.

S.N.L of a teenager(SuperNaturalLife|TeenWolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora