"Basta io me ne vado non ce la faccio più in questa cavolo di casa, io ne ne vado" ...
E così fu
Alexandra Solorzano era appena salita sull'aereo quando i ricordi della sera prima le riaffiorarono nella mente.
Lei, Alexandra, conosciuta come Alex era una di quelle adolescenti che avevano dei genitori che ti rendevano la vita un inferno.
Ma quella sera i suoi avevano fatto traboccare la goccia del vaso e l'acqua era uscita, come la rabbia e la tristezza che Alex aveva dentro.
Aveva raccolto le sue cose, preso un taxi e filata a prendersi il primo aereo per Los Angeles dove c'erano i suoi nonni, gli unici della famiglia che le volevano bene seriamente. Li aveva avvisati, loro naturalmente erano un po' confusi,ma capivano in che situazione stava Alexandra e la rassicurarono. Sentendo la loro voce Alex fu più tranquilla.
Adesso era acasciata sul sedile.
Le sembrava una follia, quello che progettava da mesi se non anni si era realizzato, era riuscita a scappare da quei mostri che chiamava genitori.Prese il cellulare e le cuffie, scorse tutte le canzoni e ascoltò l'unica musica che le faceva sentire veramente bene, quella appena ti metti ad ascoltarla fai fatica a staccarti da essa, fai fatica a staccarti dalla tua fonte di benessere, era la musica dei Big time rush.
Già lei era una rusher.
Alex si addormento sulle note di "We are"
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~《♡WISH♡》~
RandomE se un giorno la tua vita cambiasse? E se una boy band che a malapena conoscevi ti cambiasse la vita? Tutto questo è possibile in "swish"