UNMEI NO AKAI ITO. Una leggenda antichissima che mi affascina da tempo ormai. Un filo rosso che collega due anime destinate a stare insieme per l'eternità. Dramma e amore in un mito senza tempo e senza età.
Leggendo la storia originaria, ognuno di noi ha sin dalla nascita un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Un filo che ci lega profondamente sin da subito alla nostra anima gemella. E' un filo indistruttibile ed invisibile all'occhio umano, di un materiale non ben definito ed etereo. Un filo che serve a non perdersi per le vie del tempo e tenere unite tra loro due persone che sono, prima o poi, destinate a riconoscersi ed a restare insieme per sempre. Anche se tutto dovesse andar male e non finissero per incontrarsi mai. Come ogni favola che si rispetti però c'è sempre un cattivo. In questo racconto incantevole sarà la lunghezza del filo. Può succedere, legando due persone, che il filo, per la sua lunghezza, possa aggrovigliarsi in modo così complicato da creare difficoltà agli innamorati prima del loro ricongiungimento. Una cosa è certa: qualsiasi nodo non potrà impedire ai due amanti di essere legati nel cuore e nell'anima.
Una pesante tristezza mi invade quando penso che non sempre si ha la fortuna di capire a chi sia collegato il capo del filo che cerchiamo. Ancora più forte quella che si palesa quando perdiamo tempo dietro a uno sciame di pensieri confusi senza comprendere quanto vicina sia la nostra felicità. UNMEI NO AKAI ITO ci insegna qualcosa che vive al di là di tutto questo. L'importante non è quanto tempo impiegheremo o come arriveremo a capire, scoprire ed affrontare i nodi del destino, se con un pettine a denti fitti o una spazzola ampia e rettangolare Paddle Brush. No. L'importante è l'essere fedeli a quel legame che in fondo non rappresenta che noi stessi.
Ho incontrato il capo opposto del filo vermiglio una mattina di settembre mentre la giornata sembrava procedere serenamente nel suo progressivo galoppare in avanti. Ho incrociato uno sguardo severo, incorniciandolo in citazioni sbagliate di terze persone, e camminato passi che mi portarono esattamente nel posto e luogo che dovevano appartenermi nel momento più sbagliato eppure perfetto per farlo. Il filo aveva aggomitolato sè stesso organizzando un piano esemplare che neanche Bonnie Parker e Clyde Barrow avrebbero potuto migliorare. E tutto ha preso forma. E tutto ha avuto un senso. Situazioni inconcepibili in eventi stupidi di ore deframmentate di attimi confusi che si sono d'improvviso svelati.
Come un attore che toglie la maschera. Come un trucco che si scioglie rivelando il vero volto del tutto e del niente. Ho incontrato il capo opposto del filo vermiglio in una mattina di settembre, solo che non lo avevo capito.
Perchè se non possiedi la cultura e la conoscenza dell'astratto Guernica non sarà che un brutto quadro di soggetti buttati a casaccio su di una tela informe e Picasso non resterà che un folle incompreso.
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IRYANNE
Lãng mạn"Viviamo tra il profumo di istanti che fuggono i pensieri, pagine di libri che, con i giorni, dimenticherai tuo malgrado e attimi il cui tempo scandirà sempre la stessa ora, senza spostarsi, con quella lancetta sempre fissa, ancora li, in eterni tic...