Adozione

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Mi svegliai molto turbata quel giorno.
Mi alzai e trovai subito tommy con quel suo sorriso da super Figo stampato in faccia. Era il suo diciottesimo compleanno così corsi ad abbracciarlo e baciarlo sulla guancia fino allo sfinimento.
"Auguriiii mio principeeeee"dissi urlando.
"Hey hey principessa calma. Grazie mille comunque"disse arrossendo.

Iniziammo a parlare quando poi mi ricordai della proposta che dovevo fargli .
"Hemm tommy, devo dirti una cosa."
Dissi nascondendomi sotto le lenzuola del letto.
"Dimmi piccola"
"Visto che ora tu hai 18 anni, e visto
Che Sofia adesso andrà in orfanotrofio, che dici se c'è la prendiamo insieme ?" Nessuno a risposta.
"ehm tranquillo se non vuoi ti capisco"
Ma poi lui non mi fece neanche finire di parlare e disse:"certo, sarà la nostra figlioletta" disse arrossendo.
Ci abbracciammo e subito andammo da Sofia.
Gli spiegammo tutto e lei era molto felice.

Aspettammo quasi una settimana prima che Sofia fosse "nostra figlia",un po strano da dire.
Tornammo a Napoli e con il permesso di mia madre andai a vivere in casa di tommy, poiché lui abitava solo.
Beh io sono andata da lui solo per occuparmi di Sofia ovvio.
-sisi come no- disse la vocina nella mia testa. Quanto la odio.

~io lui e niente più ...e all'improvviso~
La sveglia suonò alle 7 in punto. Andai in bagno camminando come uno zombie sperando di non incontrare tommy. È da un paio di giorni che non ci rivolgiamo la parola , e lui torna a casa sempre con una ragazza diversa. Mi svegliai dai miei pensiero e mi feci una bella doccia fredda. Uscì dal bagno in accappatoio e mi andai a vestire. Scelsi un paio di jeans neri e una maglia che arrivava sulla pancia bianca, le mie vans nere e misi un paio di occhiali da sole.
Svegliai Sofia perché anche lei doveva andare a scuola, la lavai e la vestii e poi aspettai fino alle 8 meno 20 perché doveva passare il pulmino a prenderla.
Mi incamminai per la scuola con le miei cuffiette rosa nelle orecchie , ma inciampai in qualcosa e caddi a terra, facendo cadere tutto dal mio zaino.
Vidi un ragazzo che mi stava aiutando. Quei capelli.. Come potevo dimenticarli, anche se abitiamo nella stessa casa ,non ci vediamo mai. Era tommy.
"Stai attenta la prossima volta" disse lasciandomi la impalata. Le lacrime iniziarono a scendere senza poterle controllare.
Quel giorno decisi di non entrare a scuola e di andare a fare un giro, il più lontano possibile. Sofi sarebbe stata con mia madre dopo la scuola quindi non avevo nessun problema .
Non sapevo più dov'ero. Era un giardino immenso con tante margherite bianche.
Mi stesi in mezzo a quella meraviglia e inizia a piangere. Iniziai a pensare a mio padre e a tutto quello che ho passato. E adesso eccomi dinuovo qui a soffrire ... Per un ragazzo poi.
Così presi un foglio dalla mia cartella e una penna e iniziai a scrivere una lettera dove avrei scritto tutto quello che sentivo .
-caro Papà,
Vorrei averti qui vicino a me in questo momento .
Ho sofferto davvero tanto quando tu moristi.
E adesso questo dolore e ricomparso dopo tanto tempo.
Beh vedi , c'è un ragazzo che mi ha fatto completamente perdere la testa. Era dolce ,simpatico e sempre gentile con me, ma adesso non mi parla nemmeno più . Io non ho fatto nulla di male. Penso veramente di essermi innamorata di lui.
Come sai , io "ti amo" non l'ho mai detto a nessuno, perché non le ritenevo "il vero amore" come si dice nelle storie delle principesse.
Io lo amo ,papà , lo amo veramente.-
Dopo aver scritto quella lettera , mi addormentai con il pensiero di Tommaso nella mia testa.

TOMMASO:
L'avevo trattata troppo male , quindi decisi di non entrare a scuola e seguirla. Non sapeva dove andare. Era così bella sotto il sole con il vento che gli scompigliava i capelli. Quella ragazza mi fa impazzire.
Arrivò d'avanti a un prato pieno di margherite bianche stupende . Si sdraiò sull' erba e iniziò a scrivere qualcosa e poi si addormentò, così decisi di avvicinarmi per leggere ciò che aveva scritto.
Era una lettera a suo padre.
Quando lessi che era innamorata di me e che mi amava rimasi a bocca aperta e una lacrima mi rigò il viso.
Anche io ero innamorato di lei, ma non potevo dirglielo, l'avrei fatta solo soffrire. Così presi quella lettera e me ne andai .
Andai a prendere a Sofia a casa della mamma di chiara , e la portai a casa . La feci mangiare e la misi a letto. Ma ero moto preoccupato per chiara .
E se si sarà persa? E se le è successo qualcosa? Quelle domande mi inondavano la mente.
Ma finalmente la vidi entrare in tutta la sua bellezza e io sorrisi subito.
"Ciao" mi disse lei ,per poi andarsene in camera.
" hey aspetta" dissi io prendendo la per un braccio.
"Cosa c'è? Devi ancora rimproverarmi? "
Il mio sorriso sparì subito. Poi lei corse nella sua camera a piangere.

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