Nei giorni successivi Akira e Naoya non si incontrarono e non si sentirono. Ad esclusione di una rapida uscita al planetario organizzata dall'università.
Akira era sempre stato affascinato dalle stelle e quella piccola gita non poteva perdersela, così aveva inserito il proprio nome nell'elenco.
Naoya era passato per caso davanti alla bacheca centrale e vedendo l'iniziativa aveva sbuffato, però quando l'occhio gli era caduto sul nome dell'ultimo partecipante, un'idea perversa gli aveva invaso la mente. Così aveva aggiunto anche il proprio nome sperando di essere messo vicino a lui.
Altrimenti avrebbe trovato uno scusa per farsi cedere il posto.
Quando Akira arrivò erano già tutti seduti, cercò l'unico posto rimasto libero e rimase di sasso vedendo chi era il suo compagno.
Naoya era arrivato fra i primi e aveva notato con piacere che le poltrone erano molto grandi e divise a gruppi di due, perfette per la sua idea.
Aveva negato a tutte le ragazze che glielo avevano chiesto la possibilità di sedersi vicino a lui, così alla fine quello era rimasto l'unico posto libero per quel baka ritardatario.
Akira era molto stupito "Cosa ci fai tu qui?"
Naoya ghignò "Giochiamo?"
L'altro non capì il senso della domanda, ma iniziò a preoccuparsi.
Appena le luci si spensero, regnò il buio più assoluto, Akira non riusciva a distinguere il viso di Naoya poco distante da lui.
Il posto era magnifico sembrava di essere in cielo fra le stelle.
Appena partì la voce che spiegava le varie costellazioni, Akira sentì la mano del moro accarezzare la sua intimità e pensò "cazzo ecco cosa ha in mente ..."
Naoya si avvicinò al suo orecchio "Non puoi fare rumore altrimenti ci scopriranno"
Sentendo il sesso di Akira diventare duro lo tirò fuori dai pantaloni e senza dire niente si abbassò fra le sue gambe.
Il biondo non sapeva cosa fare la sua mente gli gridava di fermarlo, anche se era molto buio non erano soli, se fosse successo qualcosa e avessero acceso le luci all'improvviso?
Ma quando sentì la lingua di Naoya lambire il suo sesso ogni pensiero razionale se ne andò.
Portò una mano fra i capelli di Naoya per incitarlo a continuare e l'altro braccio davanti alla bocca. Si morse l'avambraccio con forza per evitare di far rumore.
Naoya sentendo la sua mano fra i capelli ghignò e prendendolo completamente in bocca continuò il suo lavoro.
Man mano che si avvicinava l'orgasmo i denti di Akira affondavano sempre di più nel suo braccio.
Al momento dell'apice si sentì stordito con la testa completamente nel pallone.
Naoya cercò di ingoiare senza tossire, si pulì le labbra e si rialzò "Complimenti"
Akira avrebbe voluto fare il broncio, ma un sorriso ebete non voleva abbandonare le sue labbra.
Era stato un orgasmo potente e strepitoso... Naoya si era dato decisamente da fare, il buio che li avvolgeva e l'adrenalina data dal fatto di essere circondati da persone ignare aveva reso tutto più eccitante.
Adesso voleva ricambiare ...Si avvicinò all'orecchio di Naoya e disse semplicemente "Adesso tocca a me" e si abbassò fra le sue gambe. Sorrise trovando il sesso dell'altro ragazzo già in tiro, si era eccitato anche lui a fargli la pompa.
Naoya ghignò e disse piano "Non riuscirai a farmi gemere"
Dovette rimangiarsi ciò che aveva detto, appena Akira prese a leccare e succhiare, dovette impegnarsi molto per cercare di resistere e non far uscire nessun rumore.
Alla fine fu costretto a portarsi una mano davanti alla bocca, mentre con l'altra stringeva forte i capelli biondi. Akira si muoveva veloce e lo stava portando inesorabilmente all'orgasmo.
Quando venne, buttò fuori l'aria che non si era accorto di trattenere.
Prima di rialzarsi passò la lingua sul sesso del moro per pulirlo dai residui che non era riuscito a trattenere in bocca, poi sussurrò "Ti ho fatto vedere le stelle".
Naoya lo afferrò per i capelli e tirandolo a sé lo bacio, le lingue andarono bramose ad invadere la bocca dell'altro, assaporando i propri umori mischiarsi, in un bacio che sapeva di sesso.
Si rimisero a sedere ancora ansimanti senza dirsi più niente, mentre la realtà di ciò che avevano fatto li colpì lasciandoli storditi.
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UNA PIEGA IMPREVISTA (rivista e corretta)
Short StoryIn un'università grande come quella di Tokyo è praticamente impossibile incontrarsi, ma il destino tesse trame inaspettate per stravolgere la vita di due ragazzi, trasformandoli da rivali per la stessa ragazza in amanti. Akira in quel momento si sen...