Timeline - Quella del capitolo di Olivia_ramirez_chasePosai Olivia sul lettino dell'infermeria e rimasi a guardarla per un attimo. Ero arrabbiata con me stessa, ero stata impotente in quella battaglia e lei aveva fatto tutto il lavoro. -Beh, io vado-Volevo rimanere, eccome se volevo rimanere, ma lei doveva riposare e io dovevo ancora cambiarmi. Sarei ripassata domani.
Ormai era pieno pomeriggio. Rientrai nella cabina di Ares e mi buttai sul mio letto. -Giada- -Clare- -Dov'eri? Mi sono preoccupata, Sol ha detto che eri scomparsa- -Che dolce. Sono cazzi miei- -Sei ancora in costume e te non ami stare in costume, cosa è successo?- -Sono cazzi miei- -Con chi eri?- -Te lo devo seriamente ripetere, Clarisse?- dissi. Meno domande, ti prego. Mi guardai la mano, il mio anello era finalmente tornato. Mannaggia a me che per fare il bagno lo avevo tolto. -Eri nel bosco- -Sì- -Con Olivia- -Sì- -Vi hanno attaccate, vero?- -Ti dobbiamo eleggere a nuovo oracolo, sorellina- -Ti sei fatta male?- -No, ho schivato tutto tranne un colpo- -Olivia?- non risposi, non volevo rispondere. Mi alzai dal mio letto presi i vestiti e mi diressi in bagno -Lascia, lascia stare- dissi prima di chiudere la porta. Mi feci una doccia e poi mi vestii velocemente. L'acqua calda mi aveva aiutato a calmarmi ma non ero ancora in ottime condizioni. Uscii dal bagno appena in tempo per la cena. Dentro la cabina c'era ancora Clarisse che mi aspettava. -Sicura di non volerne parlare?- chiese. Annuii con la testa.
Mangiai distratta. Più volte invece che infilzare il cibo infilzai a vuoto il piatto. I miei pensieri erano rivolti solo ad una persona: Olivia.
Dopo cena volli andare a trovarla. Lei dormiva. Le avrei voluto fare una ramanzina per non avermi detto niente su quella ferita ma lo avrei fatto dopo. Mi sedetti vicino al suo letto mentre vidi Will arrivare.
-Da quanto è che ha quella ferita- gli dissi. In realtà lo sapevo perfettamente, come minimo da lunedì quando ero passata e mi era stato vietato l'accesso al retro, non l'avevo vista per tutto il giorno. -Da lunedì, era stata attaccata da un segugio infernale- mi ritrovai a calciare una sedia dalla rabbia. -Perché non l'ha detto a nessuno- chiesi, più che una domanda lo stavo obbligando a rispondere ma non mi importava. -Non voleva- mi ritrovai a guardare i miei piedi. Stupido, stupido orgoglio dei figli di Atena. Mi alzai dalla sedia e feci per uscire dall'infermeria. -Dove vai?- -Ad avvisare Chirone- -Olivia non lo vorrebbe- -Per colpa del suo orgoglio il campo non era preparato ad altri attacchi e ora la sua ferita è anche peggiorata. Non voglio che succeda di nuovo. Non voglio che stia male un'altra volta. Non voglio sentirmi in colpa un'altra volta. Io in quel bosco sai cosa ho fatto? Niente! Perché è quello che potevo fare! Ero impotente, ma come puoi capire? Una figlia della guerra non può sentirsi impotente! Lei non deve sentirsi così. Non è la mia discendenza divina a preoccuparmi, è il fatto che in quel bosco non ho potuto fare un cazzo! E se risuccedesse? Se Olivia dovrà fare tutto il lavoro un'altra volta? Come potrei stare in pace?!- Uscii dall'infermeria e andai dal centauro. In quel momento non mi importava nulla.
Dopo la conversazione con il centauro ed il signor D le difese vennero rafforzate e le arpie oltre che a pulire avrebbero aiutato anche come sentinelle. Andai a trovare Olivia tutti i giorni a volte anche con Sol, spesso quando andavo dormiva e probabilmente era meglio così. Anche Agata passava spesso a trovarla come anche i suoi fratelli figli di Atena, di Federico e Chiara, invece, nemmeno l'ombra, quegli stronzi.
Ogni volta che andavo da Olivia avevo il battito che accelerava, rimanevo minuti a fissare i suoi bei lineamenti del viso, o per lo meno se dormiva, in caso contrario parlavamo un po', ma in quei momenti cavolo se avevo le farfalle allo stomaco.
Una mattina mi ritrovai a passeggiare insieme a Sol nei pressi della spiaggia. -Quindi?- -Quindi che?- -Non lo so, hai pensato di avere l'allergia di cui avevo parlato?- -Dimmi buoni motivi per cui avrei dovuto crederti- -Perché mi vuoi bene?- -Ritenta sarai più fortunata- le risposi -Sicura? Ho vi sto che arrossisci spesso quando sei con Olivia- -Quali erano i sintomi?- -Battuto del cuore accelerato, caldo, farfalle allo stomaco, balbettii, arrossire- feci una veloce lista mentale. Oh, cazzo. Probabilmente sbiancai. -Come hai detto che si curava?- lei sorrise maliziosa, come se avesse appena vinto una partita a scacchi contro un figlio di Atena. Io non volevo essere allergica ad Olivia.
Ok, sì Giada alla fine ci ha creduto, per alcune cose è scema, ok? *sfrega la lampada* io ti invoco Cassie_Wayland !!