Capitolo 1

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Questa storia non inizia oggi , inizia milioni di anni fa in Giappone , come la storia di ogni anima gemella.
Di cosa sto parlando?
Anche se molti di voi non crederanno a questo tipo di racconti , sto parlando di una leggenda Giapponese , una di quelle che si tramandano da generazione a generazione , una di quelle che si racconta ai bambini prima di andare a dormire.
Questa in particolare parla di un invisibile filo rosso , un filo che abbiamo fin dalla nostra nascita .
Esso è legato al nostro mignolo sinistro , e si racconta che un giorno , un giorno qualsiasi , questo filo e il destino ci condurranno dalla nostra anima gemella.
Ho conosciuto questa storia qualche anno fa , facendo delle ricerche per la scuola e fin da subito ci ho creduto , sono una tipa romantica anche se non ho ancora dato il primo bacio.
Molti mi reputano una sfigata per questo , anzi , secondo la loro opinione mi dovrei anche sbrigare a perdere la verginita' se non ho intenzione di diventare una zitella.
Pero' io voglio un amore travolgente , un amore che mi faccia battere il cuore cosi' velocemente da rischiare di svenire,un amore che mi faccia brillare gli occhi , un amore che nei momenti difficili mi rialzi , non un amore basato solo sull'attrazione fisica che é difficile da trovare in questa generazione .
Infatti non ho trovato ancora nessuno cosi' ma non mi importa perche' ho i libri ,mamma e sopratutto ho me stessa.
Ciao a tutti , sono tn ho 16 anni e mi piace leggere , fare ginnastica artistica e divertirmi .
Dopo anni di bullismo forse è arrivata una tregua , perché mi sto per trasferire ad Atlanta con i miei genitori .
Sono esattamente le sei di mattina e io e i miei siamo in aeroporto.
<<Tn , l'aereo parte tra poco , hai fame?>>
Mi chiese mio padre distogliendomi dai miei pensieri.
<<No papà tranquillo>>
Lui mi sorrise
<<Tesoro so che tutto questo é un cambiamento drastico,  ma so che starai bene e che farai amicizia >>
<<Grazie mamma>>
L'abbracciai e dopo poco si aggiunse anche mio padre , era uno dei nostri abbracci a tre che ci davamo quando dovevamo darci forza .
Dopo una mezz'oretta chiamarono il nostro aereo .
Furono dodici ore di viaggio, le più lunghe della mia vita , lessi dormii e parlai un pò con i miei .
Ma quando atterrammo iniziai a piangere , ero emozionata , stavo cambiando vita , Dio finalmente aveva ascoltato le mie preghiere.
Una volta scesi prendemmo un uber che ci portò a casa.
Eravamo tutti emozionati ora.
Una volta dentro la nostra villetta , posammo le valige e iniziammo a sistemare , c'è i miei sistemarono , io mi limitai a mettere a posto la mia camera , appendere i quadri , mettere i vestiti nell'armadio , rifare il letto , mettere i led e cose del genere.
Finii per le nove .
<<Tn , vieni a mangiare?>>
<<Si mamma , eccomi>>
Scesi di sotto e vidi mio padre intento ad apparecchiare , lo aiutai mettendo i piatti.
<<Grazie tesoro>>
Risposi con un sorriso
Mangiammo e parlammo un po' del programma per domani , saremmo andati ad iscrivermi a scuola che sarebbe iniziata fra pochi giorni , saremmo andati a comprare le sim e infine avremmo fatto spesa.
<<Poi per ginnastica artistica vediamo , perchè se ti ammettono a cheerleding saresti già troppo occupata>>
<<E poi dovrai fare anche i compiti>>
Continuò mia madre
Sbuffai
<<Ma è la mia passione>>
<<Lo sappiamo , però ci sono delle scelte da fare>>
<<E poi cheerliding è praticamente uguale no?>>
<<No perchè mancano gli attrezzi>>
Dissi leggermente arrabbiata,  era una mia decisione cosa fare.
scoppiò il silenzio
<<Noi lo diciamo per te tn>>
Disse mia madre dopo due minuti
<<Lo so , ma me la sento , e vi prometto che se dovesse risultare troppo pesante ve lo diró>>
I miei si guardarono , poi guardarono me
<<Vabbene ma ce lo devi dire>>
Annui sorridente .
Finimmo di cenare e poi consultammo le migliori palestre , ne avevamo trovata una perfetta , ci saremmo andati il giorno dopo.
Infine andammo a dormire , anche se io per colpa del fuso orario non chiusi occhio , così per le sei di mattina mi andai a fare una camminata per il quartiere , l'alba mi rilassava.
<<Eii>>
Una voce femminile da dietro mi salutò.
Mi girai verso di lei e vidi una ragazza bionda con gli occhi di un azzurro bellissimo che riflettevano sotto la luce dell'alba.
<<Eii>>
Risposi e lei venne vicino a me
<<Piacere caylee con la C>>
Sorrisi
<<Tn>>
Mi sorrise timida
<<E' la prima volta che ti vedo , sei nuova nel quartiere?>>
<<Si siamo arrivati ieri sera>>
Iniziammo a parlare e scoprii che era una tipa simpatica , che saremmo andate nella stessa scuola e che  abitavamo a due case di distanza.
Era bello iniziare a conoscere qualcuno .
<<Ti va di venire a una festa stasera? È l'ultima prima di iniziare scuola , verranno tutti e ti farò conoscere i miei amici>>
<<Okay peró per le due devo stare a casa>>
Lei sorrise
<<Qui in america abbiamo il coprifuoco alle undici>>
<<Davvero?>>
Chiesi scioccata e lei annuì sorridendo
<<Comunque dammi il tuo snapchat così ti dico a che ora passo a prenderti>>
<<Caylee , io non ho snapchat>>
Alzò gli occhi al cielo in modo ironico e poi mi fece cenno di sederci su un muretto.
Mi installò snapchat e mi fece un account , l'aggiunsi come amica e ora potevamo scriverci.
Lei mi spiegò come usarlo .
Poi per le sette e mezza ritornai a casa
<<Buongiorno tn>>
Disse mio padre appena entrai a casa
<<Buongiorno>>
<<Ti piace il quartiere?>>
<<Si ,ho anche conosciuto una ragazza si chiama Caylee , e stasera mi ha invitato ad una festa>>
<<Va bene ma stai attenta  , e mi raccomando per le due a casa>>
<<Papá , qui c'è il coprifuoco alle undici , tranquillo>>
<<Ah>>
Disse stupito e io nel mentre mi misi il té nella tazza .
Quando si svegliò mia madre ci preparammo .
Io mi misi un pantaloncino di jeans con un top a fascia bianco , e come scarpe le airforce , mascara , correttore e infine mi ripassai la piastra.
Per le nove uscimmo di casa e io dormí durante i piccoli viaggi in macchina.
Andammo prima a scuola e la preside ci fece fare il tour , era una scuola carina e non era come quelle italiane , c'erano un sacco di attività extracurriculari e anche il modo di organizzazione era diverso ,però mi piaceva.
Poi andammo a fare le sim e a iscrivermi a ginnastica artistica .
Per un accordo con i miei , nonostante faccio agonistico , abbiamo deciso di farmi fare due giorni a settimana , martedì e venerdì.
Ci mancava solo la spesa.
Io andai con papà a prendere prosciutti e formaggi mentre mamma era al reparto frigo,  quando la raggiungemmo la vedemmo parlare con una signora,  aveva i capelli neri e avrà avuto 40 anni massimo , vicino a lei c'era un ragazzo , moro occhi verdi e aveva un capellino da baseball.
Ci avvicinammo
<<Jessica lui é mio marito Alessio e lei mia figlia tn>>
<<Tn lui é Jaden e ha la tua etá>>
Disse la donna
<<Piacere>>
Disse lui sorridendo
<<Piacere>>
Risposi sorridendo anche io.
Incredibile come la gente qui sia così gentile,  in Italia é già tanto che ti guardano.
<<Jaden vai a prendere la frutta secca per tuo fratello , sennò ci ammazza>>
Gli disse la madre
<<Okay>>
Rispose lui , poi mi guardó
<<Mi vuoi accompagnare? Qui parlano di cose noiose>>
Disse e sorridendo tutti
<<Va bene>>
Ci incamminiamo
<<Allora tn,  ci sarai alla festa di stasera?>>
<<Si , ho conosciuto una ragazza stamattina caylee , e mi ha invitato>>
<<Allora ci vediamo stasera>>
Disse prima di prendere la frutta secca
<<Mai visto euphoria?>>
Non capivo perché questa domanda.
<<No , però la conosco di nome>>
<<Mio fratello ci lavora , interpreta Ashtray>>
<<Aspetta tuo fratello é il bambino che spaccia?>>
Lui sorrise
<<Se la vuoi mettere così si , é il bambino che spaccia>>
<<Pensa te , stra inaspettato>>
Dissi
<<Già mi stai simpatica>>
Disse lui cambiando discorso .
<<Grazie Jaden>>
E sorridemmo come due idioti
Parlammo finché non uscimmo dal supermercato , mi trovavo bene con lui.
I nostri genitori anche avevano legato , infatti ci avevano invitato domani a pranzo.
Che bella l'america , così spensierata e cosi felice , finalmente potevo essere me stessa.
Una volta a casa mi arrivó la richiesta di amicizia su snapachat da Jaden , l'accettai e iniziammo a scriverci cazzate , tipo "secondo te gli alieni esistono?" oppure "colore preferito?".
Era simpatico e un bel ragazzo .
Smettemmo di scriverci per le tre di pomeriggio e io crollai.
Mi sveglió una chiamata.
Spazio autrice:
Come va?
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Quel filo rosso che ci unisce-Javon walton-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora