La luce fioca della luna illuminava il viso ambrato di un certo biondino, che dormiva beato nel letto dell'Alpha, godendo del suo profumo di vaniglia e miele, che gli penetrava nella testa con fare autoritario.
Delle mani chiare e calde, non tanto più grandi delle sue, gli toccavano il viso, coccolandolo, il biondino era senza maglia, sdraiato sulle gambe del rosso, che lo stava ammirando.
«Ti amo» disse postando le sue labbra chiare e sottili su quelle del biondo.
«Anch'io» disse il biondino staccandosi da quel bacio bagnato dolcemente.Quell'amore diventò ossessione, le mani che prima lo toccavano delicatamente, avevano cominciato a stringerlo talmente forte, da impedirgli di respirare, il collo del più piccolo, era ricoperto, da segni di morsi e succhiotti violecei, che pulsavano,be che il biondo cercava di coprire.
«Sei mio!» diceva mentre il suo sguardo verdino scrutava gli occhi azzurri del biondo, che cercava di nascondere un leggero tremolio.
Naruto aprì gli occhi di colpo, forse non stava dormendo molto beatamente, il suo respiro era affannoso, si trovava su un letto matrimoniale a due piazze, in una stanza scura e ordinata, era solo, sentiva il profumo di Sasuke, solo quell'ododre così forte come droga, che lo accompagnava in quella notte stellata.
«Sasuke...» mormorò.
"Non agitarti... Tra poco arrivo"
Disse la voce dell'Alpha facendo sorridere il biondo.
«Naruto» disse un'altra voce, che il biondo conosceva bene, un brivido gli pervase la colonna vertebrale.
Il biondino si voltò, vide un viso diafano, gli occhi cristallini cadevano sulle ciocche d'oro di Naruto, quegli occhi che il biondo conosceva bene, contontati da occhiaie tanto marcate e nere, un tatuaggio rosso in fronte, i capelli rossastri.
«Cosa vuoi?» chiese il biondo con voce tremante.
«Te... Ti prego perdonami» disse il rosso, che fino ad ora era seduto sul davanzale delle finestra semiaperta.
Il biondo non rispose, avrebbe tanto voluto sfogarsi, urlrgli contro.
«Non rispondi?» chiese Gaara.«No! Gaara tra noi è finita, è finita due anni fa! Non né potevo più di tutti i lividi che mi lasciavi sul corpo, dei succhiotti violacei fatti con prepotenza, io ti amavo» disse il biondo trattenendo le lacrime.
«Lo so... Ma mi pento di quello che ho fatto! È normale che mi odi, ma ora potremmo ricominciare tutto» disse ancora il rosso avvicinandosi pericolosamente al biondo.
«No... Perché non riuscirei più a parlare con te come prima!» disse il biondo abbassando lo sguardo.
«Eppure in biblioteca l'hai fatto» aggiunse il rosso.
«Mentre parlavo con te... Mi sentivo andare in frantumi! Mi stavi spezzando dentro, sentivo lo stomaco annodarsi, ogni tua parola era un colpo lacerante, una fitta al cuore! Ripensavo a tutti quelli che mi avevi fatto! Quel giorno ero semplicemente troppo fragile per oppormi!» disse il biondo quasi urlando, ricordandosi del fratello di Sasuke e il suo fidanzato.
Il rosso senza dire parola si avvicinò sempre di più al biondo «Eravamo ancora bambini... Tu eri ancora un bambino» disse soffiando all'orecchio del biondo, poi poggiò le labbra al suo collo, lasciando un segno rossastro, il biondo sentendo ancora quella sensazione lasciò che una lacrima gli scivolò sul volto, infrangendo silenziosamente sulla sua mano.
Il rosso si allontanò sparendo.
Il biondo rimase in silenzio, sopraffatto, si sdraiò, avvolgendosi tra le coperte, tremando leggermente ed emettendo qualche gemito spezzato.
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Un demone dagli occhi azzurri|Sasunaru|Original|
ChickLit❝𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒓𝒆: 𝑵𝒐𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒍'𝒊𝒏𝒇𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒊 𝒇𝒊𝒐𝒓𝒊❞ «𝒯𝒾 𝒶𝓂ℴ 𝓅𝒾𝓊' 𝒹𝒾 𝓆𝓊𝒶𝓃𝓉ℴ 𝒾𝓁 𝓂𝒾ℴ 𝒸𝓊ℴ𝓇ℯ 𝓂𝒾 𝓅ℯ𝓇𝓂ℯ𝓉𝓉ℯ 𝒹𝒾 𝒶𝓂𝒶𝓇𝓉𝒾» Il sole e la luna, La luce e il buio...