"Liam" sento qualcuno chiamarmi. È Niall.
"Lee, stai bene? Ti vedo un po' assente." dice ridacchiando.
"S-si si, tutto bene." sorrido.
"Chi era quel ragazzo che era seduto al tavolo con te?" chiede inarcando un sopracciglio.
"Un cliente, niente di che." dico imbarazzato.
"Sei sicuro Lee?! Non sembra, visto il tuo sorriso mentre ne parli, e stai anche arrossendo." un ghigno spunta sul suo viso.
"Sicuro." sorrido arrossendo.
"Dai Lee. Chi era quello?" mi guarda con un sorrisetto.
"Era un cliente che-che mi ha chiesto il numero." dico abbassando lo sguardo.
"Lee, hai fatto colpo." dice ridacchiando.
"M-mi ha chiesto di uscire stasera." sorrido arrossendo.
"Payne hai un appuntamento." dice canticchiando.
"N-no, è solo un uscita tra due persone che vogliono conoscersi meglio, credo." Dico e Niall mi fa un espressione ovvia.
"Ecco, appunto." dice sorridendo.
"Ah" dico, non sapendo cosa altro dire. Lui ride.
"Ehm, io vado, ci vediamo domattina Ni." lo saluto con un bacio sulla guancia.
"Ciao Leeyum, stai attento stasera, e usate le precauzioni." ridacchia, arrossisco violentemente.
Entro in macchina, esco dal parcheggio. Non riesco a togliermelo dalla testa. È così bello, sexy, perfetto. Dio. Okay, basta, devo pensare a cosa indossare. Arrivo a casa, entro. Mangio un panino. Sento il cellulare squillare, è un messaggio, da un numero sconosciuto, ma so già chi è. Zayn.
'Lee, mandami il tuo indirizzo, alle 19:30 sono lì.' Gli invio il mio indirizzo.
Mi precipito di sopra a prepararmi, anche se mancano ancora tre ore e mezza. Mi faccio una doccia, poi vado verso l'armadio. Scelgo dei jeans attillati, una canotta bianca , lego in vita una camicia a quadri rossa, e infine indosso degli scarponcini marrone chiaro. Fisso i capelli all'insù con del gel.
Tra poco Zayn sarà qui. Ho lo stomaco attorcigliato. Forse è solo mal di pancia. Mi siedo sul divano a guardare la tv, aspettando il suo arrivo.
Mi arriva un messaggio. È Zayn "Piccolo sto arrivando." c'è scritto. Il cuore comincia a battere forte, non so per quale motivo.
Il campanello suona. Faccio un bel respiro, afferro la maniglia e apro.
"Liam" vedo la persona che mai mi sarei aspettato di vedere, qui, a New York. La voce fin troppo familiare. Strabuzzo gli occhi. Si avvicina a me. Non posso credere a quello che sto vedendo. Come ha fatto a trovarmi?
"Liam, per quale fottuto motivo non mi hai detto che ti sei trasferito qui a New York? Credevi che non ti avrei trovato eh?" Dice con tono duro e fissa il suo sguardo nel mio. Prende il mio colletto e lo tira verso di se. Rabbrividisco e mi dimeno dalla sua presa, fallisco. Mi avvicina al suo viso. Posso sentire il suo alito d'alcool sul mio viso.
"C-come hai fatto a trovarmi?" Dico mordendomi l'interno della guancia, bloccando le lacrime che tentano di uscire.
"Ho le mie fonti..Credevi forse di sfuggirmi?" Cerco di ribellarmi, improvvisamente sento una ago bucarmi il braccio, le gambe cedono, mi accascio a terra e l'unica cosa che vedo è il buio.
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Starbucks [Ziam]
Teen Fiction"Buongiorno, cosa desidera?" "Il tuo numero." Dove Zayn ci prova con Liam, cameriere di Starbucks.