Il Peccato

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L'acqua era tiepida e limpida. Il suo corpo era davanti al mio, con un bikini bianco mozzafiato. –Non ricordo il suo nome, ma aveva un fisico da paura.

"Quindi sei un attore?"

"Il migliore in circolazione!"

La presi tra le mani e uscii dall'acqua con lei al mio seguito. Era una di quelle aspiranti modelle che fanno di tutto per trovare una strada verso il successo. Ero quasi un approfittatore di ragazze del genere; un grande attore fa sempre colpo su ragazze che aspirano a qualcosa di più che semplici bariste.

"Qualche volta mi porti sul set?" chiese lei da dietro con voce soave.

"Quando lo desideri. Adesso ho una riunione, come ben sai gli attori sono molto impegnati. Questo è il mio numero."

Non davo quasi mai il mio numero alle ragazzine da 'una botta e via' ma questa era proprio carina e mi sarebbe piaciuto rivederla. Gli allungai il cartoncino con il mio numero e se ne andò felice come una bambina che ha appena ricevuto il regalo che tanto desiderava per Natale.

Il cellulare aziendale suonò da sopra il tavolino posto a bordo piscina.

"Pronto?"

"Hey Steven tutto bene? La riunione è stata anticipata ad oggi pomeriggio, ti aspetto nel mio ufficio."

"Cosa? Cazzo, io ho da fare oggi" risposi innervosito.

"Mi dispiace piccolino ma il film deve iniziare tra poco e il regista vuole incontrarti prima di iniziare le riprese."

Henry, il mio agente attaccò senza neanche darmi il tempo di parlare.

-'Fanculo.

Indossavo ancora il costume bagnato così decisi di cambiarmi per il pomeriggio. –Un'altra riunione di merda con quel regista del cazzo!

Le riunione del regista Hustin era estremamente noiose. Non tollerava né alcol né battute, voleva solo parlare di lavoro e di film.

Entrai nella mia stanza poco ordinata, con il letto ancora tutto disfatto. C'erano i vestiti della ragazza buttati per terra mischiati con i miei. Aprii l'armadio e presi una semplice camicia bianca con una giacca nera. Mi preparavo per una normale giornata ad Hollywood.

Partì 'no woman no cry' di Bob Marley dal mio secondo cellulare, segno che qualcuno di più intimo mi cercava.

"Steven ho saputo che oggi non puoi venire."

"Si mi dispiace amore ma sono impegnato. Un'altra cazzo di riunione dove Hustin mi dirà di comportarmi bene, di mettercela tutta e che non mi devo fare prima di andare sul set, solite stronzate."

"Ok sei perdonato. Cosa hai fatto questa mattina? Io sto all'ospedale da mio padre, sta sempre peggio."

"Mha, niente di straordinario. Mi sono svegliato tardi e ho ascoltato un po' di canzoni in camera." Grande bugia per buona causa.

"Bella la vita dell'attore! Ci sentiamo nel pomeriggio così magari questa sera possiamo vederci, è da un po' che non lo facciamo." La frase finale la disse con un sussulto per farmi eccitare ma non funzionò, il mio pistolino era già scarico.

"Okkey amore a dopo."

Sharly era la mia nuova compagna. L'avevo conosciuta in un convegno per attori anche se lei era solo una stagista. La storia si stava prolungando, ormai erano quattro mesi che stavamo insieme e andavamo molto d'accordo. Lei mi piaceva ma lo stare con altre donne mi faceva sentire un Dio; un onnipotente.

Una volta vestito presi la mia Mustang e partii verso il centro di Hollywood, 'la città dei VIP', la mia città.

Sfrecciavo sulla Santa Monica Blvd per andare all'ufficio del mio agente al centro di Hollywood. La strada era sgombra; tutti lavorano tranne me. Arrivai al centro del distretto e parcheggiai la macchina davanti al Centro Ricreativo di Hollywood, proprio di fronte all'ufficio. Erano le quattro di pomeriggio e il sole picchiava forte sopra la mia testa. Il grande grattacielo di vetro si innalzava davanti ai miei occhi e vi entrai.

Alla reception non c'era nessuno così mi recai all'ascensore per arrivare al 71° piano del grattacielo.

L'ufficio era pieno. C'erano sette persone seduti attorno al tavolo con dei bicchieri pieni d'acqua.

"Steven, finalmente. Sei leggermente in ritardo."

"Henry non rompermi, sono venuto il prima possibile. Allora di cosa voleva parlarmi signor McKanny?" Mi sedetti sulla poltrona di pelle e mi servii un po' di acqua.

"Steven, ti ho sempre apprezzato come attore ma di meno per la tua vita privata. Ti piace andare con molte donne, ti piace spendere in abiti e in macchine e questi scandali non faranno bene al film. Devi sistemarti. Trovati una donna e stacci per la durata delle riprese e del film, mi serve un personaggio modello e tu sei il protagonista del film."

Annuii per tutta la dorata della chiacchierata.

- Le solite stronzate!

"Sono bravo a nascondere la mia vita privata, non ci sarà nessuno scandalo glie lo prometto."

Mi avvicinai il bicchiere alle labbra con la speranza di trovarci qualcosa di buono ma era solo acqua.

"Vedo che non possiamo raggiungere un accordo.." fu interrotto dal mio agente.

"Invece l'accordo lo troviamo, diglielo Steven."

Ci guardammo per molto tempo ma non volevo cedere.

"Okkey. Niente ragazze ma non mi dica di rinunciare alle serate e alle bevute perché altrimenti può andare a fare in culo!"

Mi scolai il bicchiere d'acqua e poi mi alzai dalla sedia per uscire quando Hustin mi fermò.

"Dove credi di andare, questo era solo il primo problema!"

- 'Fanculo a tutti! 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 12, 2015 ⏰

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