Non lo so, una lezione di vita? - Giada Price

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Osservavo Olivia da lontano mentre combatteva all'arena. A lei non potevo avvicinarmi quindi solitamente la tenevo d'occhio da lontano. Ovviamente sia perché era bellissima e sia perché se qualcuno o qualcosa le facesse del male sapete la fine che avrebbe fatto.

Ad un certo punto vidi Capelli di Merda insieme a Pezzo di Merda avvicinarsi a lei e il mio sguardo non si staccò da quella situazione nemmeno per un secondo. Non riuscivo a sentirli ma era palese che stesse succedendo qualcosa.

Momentaneamente non feci nulla se non guardarli, o almeno, finché Olivia non lanciò delle scosse e le ritornarono indietro facendola cadere a terra.

Allora si che mi avvicinai. Nessuno la tocca.

A passo svelto mi avvicinai sempre di più con la folla che iniziava ad essere sempre più consistente ed io che mi facevo strada in essa. Finalmente riuscii ad uscire e vedere cosa stava succedendo. Olivia era a terra. Olivia stava piangendo. Olivia stava male.

Nessuno poteva farle male. Nessuno poteva farle del male davanti a me.

-Ehi coglioni! Lasciatela stare. Non vi ha fatto nulla. Posate quelle armi, scusatevi e sparite.- mi misi in mezzo tra loro due. Probabilmente i miei occhi brillarono dalla rabbia (Se serve ad intimidire, grazie padre. Un potere ma buono). Volevo andare da lei, chiedere come stesse, abbracciarla e dirle che andava tutto bene, che ci sarei stata io quando lei sarebbe caduta e che l'avrei aiutata a rialzarsi, per sempre.

-E perché dovremmo farlo?- chiese Federico. Non avevo intenzione di prenderlo per il culo, proprio no. In quel momento pensavo solo a farlo sparire dalla mia vista. Li guardai negli occhi, sia l'uno che l'altro trasmettendo solo una cosa: odio. -Perché sennò poi vi picchio io, e voi non lo volete.- mi scrocchiai le dita e iniziai a girare inconsapevolmente l'anello al dito, con me non si scherza.
Sputarono di fianco ad Olivia e non so cosa mi trattenne da non menarli in quel momento, probabilmente la preoccupazione per la ragazza.

Andai di corsa verso di lei e mi inginocchiai al suo fianco. La controllai un attimo per vedere se aveva ferite gravi. -Stai bene?- ma che domande facevo? -No, è ovvio che non stai bene, ti porto in infermeria.- La presi in braccio e mi diressi verso l'edificio che odorava di disinfettante. La vidi un po' scocciata all'inizio ma poi sembrò rilassarsi.

La posai su uno dei lettini liberi e Will mi corse subito in contro. -Cos'è successo?!- chiese -Te lo spiego più tardi, puoi fare il tuo lavoro per favore?- chiesi un po' irritata. Will, con tutto il rispetto, c'era Olivia che andava curata, non potevi dare la precedenza a lei? Iniziò prendendo delle bende ed esaminando le ferite più gravi. Poi prese del nettare e glielo fece bere.

-Quindi?- chiese. La pazienza dei medici mi stupisce ogni volta, perché ne hanno così poca? -Federico e Miller l'hanno attaccata, non conosco tutto quanto. Se vorrà te lo dirà lei dopo- spiegai a grandi linee -Oook, siamo a posto. La ferita è già quasi rimarginata, non era grave per fortuna.- Ridacchiai al per fortuna che sembrava più un per loro fortuna. Will a volte è iper protettivo. Perché mi state guardando tutti in quel modo? Io non sono iper protettiva.

-Bene ora riposati.- ordinò ad Olivia. -Allora, come stai?- chiesi probabilmente abbastanza preoccupata. -Perché ti importa?- Non nascondo il fatto che mi fece male, mi fece molto male. Rimasi in silenzio. Non sapevo cosa dire, non potevo uscirmene con Ho una cotta per te quindi non volevo che subissi l'ira di Afrodite. Non credo che fosse propriamente l'ideale. D'altra parte me l'ero meritato questo suo comportamento nei miei confronti, eccome se me lo ero meritato -Scusa.- dissi, non potevo dire altro. Eric entrò in infermeria probabilmente sfasciando la porta -Giada c'è bisogno di te.- Adesso? Lui se ne andò subito dopo quindi non ebbi il tempo di mandarlo a quel paese. Beh, non credo di avere altra scelta. Mi alzai e provai a fare un leggero sorriso alla ragazza distesa sul lettino e me ne andai.

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