18; Shibuya - mano nella mano

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21:00.

Saki's pov

Raggiunsi Geto accanto alla sua Yamaha e lo guardai salirci in sella, scavalcandola agilmente con la gamba.

Lo trovai inspiegabilmente sensuale nel farlo e non potei che farglielo notare.
«È così sexy vederti in moto.» Ammiccai.

Lui si imbronciò e sviò lo sguardo dal mio, troppo a disagio per tenerlo nei miei occhi vispi.

Seduto a gambe aperte sulla sella di pelle nera della moto, dovetti fare l'impossibile per non guardargli il cavallo dei pantaloni teso e che mostrava la sua lunghezza appoggiata morbidamente sulla struttura del veicolo.

Poi lui portò le mani sul casco e me lo porse.
«Mettilo.» Usò l'imperativo.

«Ma per te non ce n'è un altro...»

«Lo so, ma preferisco che lo tenga tu. Io dalla moto ci so cadere, tu invece no.»

Allora non potei che addolcirmi davanti alla sua accortezza e presi il casco fra le mani.
«Sei così dolce, Geto.»
Ma, al posto di infilarlo sul mio capo, lo infilai sul suo.
«Però è meglio che lo tenga tu.»

«Dai... Volevo solo essere carino con te...»
La sua voce suonò ovattata sotto la spugna del casco.

«Lo so, ma tu hai la priorità. Volevo dirtelo prima, ma non era il momento... Il tuo volto è su tutti i telegiornali.»

I sottili occhi di Geto si spalancarono, mostrandosi dallo spiffero del casco e guardandomi con spavento.
«Davvero?»

«A-ah... Dei droni sono riusciti a riprendere te e Fushiguro. Me no, quindi, visto che i miei ultimi crimini non sono freschi come quello di ieri, posso fare a meno di tenere un profilo basso.»
E gli abbassai con l'indice la visiera oscurata.
«Il casco ti terrà anonimo almeno durante viaggio.»

«Cazzo...» Mormorò lui.

«Tranquillo, dai. Ora non roviniamoci la serata.»

«A-ah.»

Così salii sul sellino dietro di lui.
«Wow, è alta questa moto...»
Notai con divertimento.
«Beh? Non mi dici che modello è, che cilindrata ha, il numero di cavalli, o che ne so...» Risi.

«Non pensavo che ti potesse interessare.»
Geto tolse il cavalletto, portando per terra un piede per non far cadere il veicolo nell'inclinazione.

«A me interessa tutto ciò che interessa a te.»
E gli avvolsi le mani attorno alla vita.

A quel contatto lui irrigidì l'addome e gemette dalla sorpresa, facendosi morire la voce in gola.

«Beh?» Insistetti io.

«Uhm... Okay, allora. Questa è una... Una Yamaha YZF-R1M... Rientra nella classifica delle dieci moto più veloci mai realizzate... E poi... Uhm...»
Prese un grande respiro.
«Potresti togliermi le mani di lì, per favore?»

Io risi di gusto.
«Non ti piace?»

«No, mi piace... È solo che... Ecco... Mi fa sentire strano.»

SOMETHING TO LOSE - cyberpunk; Suguru GetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora