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Corea, ore 6:15, 3 febbraio.

Bang Chan's pov:

Ero seduto sulla poltrona del mio ufficio che stavo guardando fuori dalla finestra mentre mi fumavo una sigaretta.

Avevo passato tutta la notte a rivedere i debiti che mi dovevano e ora mi stavo semplicemente godendo della brezza mattutina e il cinguettio degli uccelli.

Avevo riposato solo una mezz'ora ieri sera.Non ero stanco, ero abituato a dormire poco quindi per me era normale svolgere tutti questi lavori la notte e non il giorno, in qualche modo dovevo passare il tempo.

Toc toc toc

Qualcuno aveva bussato alla porta del mio ufficio «avanti.» dissi con tono tranquillo.

Sentii la porta aprirsi ma non vedevo chi fosse entrato dato che davo la schiena alla porta.

«Mi scusi capo, la disturbo?» ho riconosciuto fin da subito di chi si trattasse «No Jisung tranquillo. Cosa c'è?» ruotai sulla sedia fino a vederlo in faccia.

Aveva un espressione al quanto irritata, esita un attimo prima di parlare quindi io alzo un sopracciglio «su dimmi, mica mangio».

Infatti uccido.

«Ecco capo c'è questa famiglia, la Anderson che mi ha fatto un torto,» finalmente si era deciso a parlare «questo fatto mi ha infastidito.» fa una pausa.

«quindi cosa vorresti fare?» chiedo mentre spegnevo la mia sigaretta.

«mi sembra ovvio, voglio vendetta.» lo guardai negli occhi, aveva un ghigno in faccia che fece sorridere anche me.

«Posso contare sul suo aiuto capo?» mi chiese «certo Han, dimmi tutto di loro così mi viene in mente cosa fare, ah e dammi del tu, quante volte devo ancora ripeterlo?» non mi piace quando mi danno del lei, mi fa sentire vecchio.

«ok scusa capo. Comunque... La famiglia Anderson è benestante, hanno due figli e una figlia: Nigel che è il più grande con 27 anni, Lily che ha un anno in meno di te e Simon il più piccolo con 19 anni. Tutti e tre non vivono più con i genitori.»

Avevo smesso di ascoltarlo.

hanno una figlia... Beh il punto debole di ogni genitore è il proprio figlio, ancora maggiore se si parla al femminile. Ok avevo trovato l'idea ideale per vendicare il mio amico.

«ho un idea.» dico interrompendo il discorso dell'altro che si ammutolisce per farmi parlare.

Mi giro di nuovo verso la finestra guardando l'alba.

«hai detto che hanno una figlia, no?».
«si esatto.» risponde.
«bene, manda degli scagnozzi a prenderla, la terremo in ostaggio e dovranno pagarci per riaverla.»

Faccio una pausa.

«Jisung, il torto che ti hanno fatto è grave?» chiedo.

«si, mi hanno dato dei soldi finti, quei bastardi».

Faccio scoccare la lingua da quella affermazione «accidenti, quanti soldi ti dovevano?».

kidnapped in love | Bang Chan X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora