Ormai dei nostri litigi ho perso il conto.
Avvengono dal nulla, pronti a rovinare bei momenti.
Mi hai detto "come puoi capirmi se non mi senti?"
Non ho dato il giusto peso al tuo racconto.
Non sono tollerante, è vero.
La colpa non è tua, dico davvero.
Sono insulti continui, e mancanze di attenzioni
Ad averti portata a compiere certe azioni.
Il cielo azzurro, nei tuoi occhi è celato.
Quelle imperfezioni che tanto disprezzi
In qualsiasi modo di mascherare hai provato.
Ma ti ricordano che sei perfetta anche distrutta, a pezzi.
Sei unica, con tutte le tue ansie e preoccupazioni
E ti chiedo scusa per quando ho avuto brusche reazioni
Sai che certe volte mi viene difficile capirti
Dato anche dal fatto che raramente riesci ad aprirti.
Chiedo perdono, all'infinito se dovesse servire
Per non averti fatto sentire al sicuro
Per quando dei miei piani ti ho tenuta all'oscuro
E per quando i tuoi disagi avrei dovuto intuire.
Sei l'unica donna della mia vita, sorella
Hai mille e più qualità: da intelligente a bella.
Devi crescere ancora tanto
Ma averti al mio fianco è un vanto.
Non è da me darti consigli
Forse non sono mai stato in grado di dartene uno
Ma questa volta devo:
Amati, sempre. Non farti sminuire da nessuno.
Una stella, ecco cosa sei.
Di luce propria, pronta a brillare
E nonostante le mille avversità
Sorella mia, non smettere mai di sognare.
STAI LEGGENDO
Cuori Affranti
PoetryUna raccolta di poesie che parlano di me. Spero qualcuno possa immedesimarsi.